Fin dalle prime sfilate il successo è stato immediato. Moschino era benvoluto dalla stampa per la sua natura giocosa e per la sua capacità di infrangere le regole della moda. Era il portatore dell'eredità di Schiapparelli: il suo lavoro aveva la stessa miscela di arte, surrealismo, fascino irriverente e design innovativo di Elsa. Sebbene le case di moda affermate guardassero con orrore al clamoroso successo ottenuto da Moschino, i fan adoranti chiedevano combinazioni e creazioni più potenti ed evocative, stili audaci e una moda ironica e autoironica.
Franco Moschino era tanto commentatore sociale quanto stilista, e si dilettava a ridicolizzare gli eccessi degli anni Ottanta con applicazioni, loghi e slogan che facevano riflettere. Il suo umorismo prendeva spesso la forma di azioni trasgressive, come ridicolizzare il tailleur di Chanel, rivisto in chiave Moschino e ricamato con la scritta This is a Waste of Money al posto della tradizionale cintura con catena d’oro.