Genius Loci: Franco Moschino (xxx anni dal kaos), mostra

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DA Venerdì05Aprile2024
A Domenica21Aprile2024

Dal 5 al 21 aprile 2024 Abbiategrasso (Milano) celebra il geniale stilista Franco Moschino a 30 anni dalla morte con la mostra Genius Loci: Franco Moschino (xxx anni dal kaos), una retrospettiva sulla figura di Franco in quanto uomo, più che su Moschino come stilista; un racconto fatto di quotidianità, attraverso le testimonianze di chi ha condiviso con lui l’amore per il suo territorio.

La mostra è allestita presso i sotterranei del Castello Visconteo di Abbiategrasso (piazza Castello) e la Chiesa Santa Maria Vecchia (via Santa Maria 23): l'inaugurazione è fissata per le ore 17.30 di sabato 6 aprile con un'esibizione della Banda Garibaldi. Questi gli orari di apertura: giovedì dalle 15.00 alle 19.30; da venerdì a domenica dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.30 alle 19.30.

Pioniere eclettico e stravagante che ha riversato nel proprio lavoro tutta la sua creatività, Franco Moschino è nato ad Abbiategrasso nel 1950. Fin da piccolo ha sviluppato un profondo interesse per l'arte e il disegno, tanto da frequentare l'Accademia delle Belle Arti di Milano nel 1967 iniziando in contemporanea a disegnare bozzetti e illustrazioni per riviste e case di moda. Nel 1971 ha iniziato la sua carriera con Gianni Versace come disegnatore di bozzetti per una campagna pubblicitaria, disegnando anche per Genny (all'epoca sotto la guida di Versace). Nel 1976 Franco Moschino ha assunto il primo incarico come stilista presso il brand italiano Cadette prendendo il posto di Walter Albini. Nel 1983 ha lasciato Versace per aprire la sua azienda Moonshadow, in via Ceradini a Milano, e per lanciare il suo marchio eponimo: Moschino.

Fin dalle prime sfilate il successo è stato immediato. Moschino era benvoluto dalla stampa per la sua natura giocosa e per la sua capacità di infrangere le regole della moda. Era il portatore dell'eredità di Schiapparelli: il suo lavoro aveva la stessa miscela di arte, surrealismo, fascino irriverente e design innovativo di Elsa. Sebbene le case di moda affermate guardassero con orrore al clamoroso successo ottenuto da Moschino, i fan adoranti chiedevano combinazioni e creazioni più potenti ed evocative, stili audaci e una moda ironica e autoironica.

Franco Moschino era tanto commentatore sociale quanto stilista, e si dilettava a ridicolizzare gli eccessi degli anni Ottanta con applicazioni, loghi e slogan che facevano riflettere. Il suo umorismo prendeva spesso la forma di azioni trasgressive, come ridicolizzare il tailleur di Chanel, rivisto in chiave Moschino e ricamato con la scritta This is a Waste of Money al posto della tradizionale cintura con catena d’oro.

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