Milan Longevity Summit: Riscrivere il Tempo (scienza e miti nella corsa alla longevità)

DA Giovedì14Marzo2024
A Mercoledì27Marzo2024

Rallentare l’invecchiamento mantenendo una vita più lunga in buona salute psicofisica è un tema di grande attualità, una sfida per i principali centri di ricerca e università in tutto il mondo. Dal 14 al 27 marzo 2024 Milano ospita a tal proposito l'evento Milan Longevity Summit: Riscrivere il Tempo (scienza e miti nella corsa alla longevità), che ospita 60 tra i più noti e affermati studiosi e studiose provenienti da tutto il mondo, alcune vere e proprie star, che espongono le loro ricerche più all'avanguardia per rallentare il processo di invecchiamento.

Per sostenere una società sempre più longeva, la sfida è promuovere quella che in inglese viene chiamata la aging intelligence, la consapevolezza dei comportamenti individuali e dello stile di vita, mettendo contemporaneamente a punto nuovi paradigmi sociali in materia di politiche di welfare, economia, lavoro, organizzazione delle città. Un cambiamento che richiederà lo sviluppo di una nuova consapevolezza politica, sociale e amministrativa per massimizzare le opportunità che derivano da una vita più lunga e per far sì che i benefici della ricerca sulla longevità possano generare ricadute positive su tutta la popolazione.

Il Milan Longevity Summit vuole valorizzare la città di Milano con un programma di incontri gratuiti, aperti al pubblico previa registrazione sul sito ufficiale del Milan Longevity Summit.

Anteprima della kermesse, giovedì 14 marzo alle 18.30, è l’inaugurazione di Forever Young: The Dorian Gray Syndrome, un percorso espositivo realizzato dal Meet Digital Culture Center che analizza il modo in cui la società odierna implementa soluzioni tecnologiche innovative per creare rappresentazioni di sé in tempo reale e in continua evoluzione. 

Venerdì 15 marzo alle 18.00 all'Università Bocconi è poi in programma una tavola rotonda dedicata al tema dei centenari, moderata dalla scrittrice Camilla Baresani e con ospiti Graziella Caselli, professoressa emerita di Demografia della Sapienza, e Camillo Ricordi, direttore del Diabetes Research Institute di Miami.

Si passa poi a giovedì 21 marzo quando, alle 11.45 a Palazzo Marino, si tiene l’apertura istituzionale dei lavori alla presenza del sindaco Giuseppe Sala, che consegna il riconoscimento Una Grande Vita ai  protagonisti della scienza, dell’industria e della cultura milanese, che continuano a testimoniare con il loro impegno e la loro visione che l’età è solo un dato anagrafico. Il premio è dedicato a Rita Levi Montalcini, che ha vissuto 103 anni portando avanti fino in fondo il suo impegno scientifico ed etico.

Sempre giovedì 21, alle 19.00, il Meet Digital Culture Center, ospita il primo incontro scientifico con Jamie Metzl, scrittore ed esperto di intelligenza artificiale e biotecnologie, autore del saggio Hacking Darwin, che parla di come l’intelligenza artificiale e la tecnologia trasformeranno le nostre vite. L’incontro è parte del calendario di Meet the Media Guru, realizzato in collaborazione con la Fondazione Giannino Bassetti, e si articola sui temi della longevità e dell’innovazione.

La giornata di venerdì 22 marzo, sempre al Meet Digital Culture Center, dalle 10.00 alle 18.00 vede protagonisti Irccs Ospedale San RaffaeleIstituti Clinici Scientifici Maugeri Irccs, che illustrano gli strumenti che consentono di rendere migliore l’invecchiamento. Nello specifico vengono analizzate le tendenze e le applicazioni dell’intelligenza artificiale alla salute e all’invecchiamento: l’intelligenza artificiale può essere utile a prevenire e trattare malattie croniche e degenerative associate all’invecchiamento. Il San Raffaele ha avviato un nuovo progetto di ricerca strategico sull’aging con l’obiettivo di creare sinergie tra le competenze scientifiche e mediche - in campi differenti come la senescenza cellulare, la risposta allo stress, l’infiammazione, la neurodegenerazione e la genesi tumorale - per meglio comprendere il fenomeno dell’invecchiamento, nel suo doppio ruolo di causa e conseguenza degli stati di malattia. Massimo Filippi, Federica Agosta, Simone CenciCristina ColomboLuigi Ferini Strambi Riccardo Caccialanza affrontano tutti i temi relativi alla sfida biomedica, all’invecchiamento e come l’intelligenza artificiale, la plasticità cerebrale, la corretta alimentazione, l’igiene del sonno e il benessere psichico possono aiutare a prevenire le malattie neurodegenerative e invecchiare in salute. Christian Lunetta, direttore del Dipartimento di Medicina Riabilitativa Neuromotoria degli Istituti Clinici Scientifici Maugeri Irccs, presenta un innovativo intervento personalizzato multimodale, atto a promuovere un più corretto e sano invecchiamento celebrale attraverso l'approccio multidisciplinare, l’utilizzo di tecnologie avanzate e l'intelligenza artificiale, nell'ambito di uno studio sulla prevenzione delle malattie neurodegenerative.

Due importanti tematiche saranno affrontate nello stesso giorno: una relativa alle corrette regole per un sano invecchiamento insieme a esperti e scienziati di diversi settori come nutrizione, sonno, esercizio fisico, plasticità celebrale, musico terapia e psicologia; successivamente ci si focalizza su come garantire un invecchiamento sano a tutti, presentando con Antonio Spanevello, coordinatore dei Dipartimenti di Ricerca e Clinico Assistenziali, l’esperienza degli Istituti Clinici Scientifici Maugeri Irccs nella promozione di attività multidisciplinari che consentano il giusto equilibrio tra fragilità e longevità. Conclude la giornata l’incontro con diversi rappresentanti delle istituzioni, da Francesco Billari, rettore dell’Università Bocconi, a Giovanni Azzone, presidente della Fondazione Cariplo, per illustrare il ruolo delle istituzioni nell’accompagnare i processi di invecchiamento della popolazione, insieme a ospiti internazionali, come Rym Amadi, fondatrice e presidente della Euro Mediterranean Economists Association, Harris Eyre, leader di Brain Capital Alliance, Frédéric Destrebecq, direttore esecutivo dell'European Brain Council, ed Emiliano Albanese che parla del nuovo piano svizzero per la salute del cervello.

Sabato 23 e domenica 24 marzo, rispettivamente dalle 10.00 alle 17.00 e dalle 15.00 alle 18.00, il summit si sposta al Teatro Franco Parenti per presentare la ricerca scientifica più all’avanguardia, con la presenza delle massime eccellenze mondiali della lotta all’invecchiamento: David Sinclair, professore del Dipartimento di Genetica e Presidente dell'Academy for Health & Lifespan Research, il guru che ha rivoluzionato la comprensione dei meccanismi dell’invecchiamento; Nir Barzilai, direttore dell'Institute for Aging Research dell’Albert Einstein College of Medicine, somma autorità mondiale; Luigi Ferrucci, presidente del National Institute of Health americano; Juan Carlos Izpisua Belmonte, direttore della compagnia di biotecnologie californiana Altos Lab. E tante brillanti scienziate, perché BrainCircle Italia, fondata da Viviana Kasam con Rita Levi Montalcini, ha tra i suoi obiettivi quello di valorizzare le donne nella scienza: Laura Niedernhofer, direttrice dell'Istituto di Biologia dell'invecchiamento e del metabolismo, Università del Minnesota; Ana Maria Cuervo, co-direttrice dell'Istituto per la ricerca sull'invecchiamento presso l’Albert Einstein College; Andrea Maier da Singapore, celebrità sulle nuove tecnologie applicate al mantenimento della buona salute; Vera Gorbunova, evoluzionista; Antonella Santuccione Chada, che spiega perché le donne vivono più a lungo ma invecchiano peggio. I nuovi target di Rna e gli strumenti per l'antiaging e la rigenerazione dei tessuti, le cellule staminali, i nuovi legami tra stabilità del genoma, la dieta e la longevità nell'evoluzione, i sistemi di intervento sulle cellule, l’epigenetica e le metodologie omics sono alcune delle tematiche su cui si confronteranno gli esperti, tra cui due brillanti italiani: Valerio Orlando, esperto di epigenetica, e Fabrizio D’Adda di Fagagna, esperto di telomeri.

Lunedì 25 marzo, sempre presso il Teatro Franco Parenti, dalle 9.00 alle 18.00 è in programma l’incontro organizzato da Fondazione SoLongevity. La mattinata verte sulle sfide socio-demografiche e il progetto di Nic Palmarini, direttore del National Innovation Centre for Ageing del Regno Unito che ha creato la rete City of Longevity, una piattaforma in cui le amministrazioni locali all’avanguardia nell’ambito della longevità possono scambiarsi le best practices. Presenti sindaci e rappresentanti delle città che nel mondo hanno aderito al progetto, tra cui il sindaco di Bergamo Giorgio Gori e l’architect in chief Maria Buhigas di Barcellona. L'architetto milanese Stefano Boeri parla di un innovativo progetto internazionale di città ridisegnate con tutti i servizi a distanza pedonale. C'è poi l’occasione di comprendere come imprese di prodotti e servizi stanno ridisegnando la loro offerta per recepire le sfide di una popolazione che vivrà più a lungo e più in salute e di come l’organizzazione del lavoro possa operare in un’ottica di longevità e senior work ability. Questo grazie agli interventi di Harris Eyre (Brain Capital Alliance), Tina Woods (British Society for Research on Aging, founder and ceo di Collider Health and Business for Health) e Cetti Galante (ad di Intoo) con la roundtable Longevity Senior Work Ability. Nel pomeriggio, protagonista è la comunità scientifica chiamata a interrogarsi sui progressi e il futuro della Longevity Medicine, dagli orologi biologici con Steve Horvath al fenomeno dell’Inflammaging e le tecniche correlate presentate da David Furman. Poi Sofiya Milman parla dei suoi studi sui centenari, seguita dall'intervento di Joann Mannick sugli ultimi progressi nello studio degli effetti sul sistema immunitario della Rapamicina e dei suoi derivati. A trarre le conclusioni del dibattito è Alberto Beretta, drettore scientifico della Fondazione SoLongevity, immunologo ed esperto di medicina della longevità, che spiega come tutte queste ricerche possono raggiungere il pubblico e impattare da subito le aspettative di salute e longevità. Chiude le presentazioni una tavola rotonda per un confronto a tutto campo con tutti gli ospiti di New frontiers in longevity medicine. A concludere la giornata, la tavola rotonda dedicata a FemGevity, progetto di SoLongevity per riflettere a 360 gradi sul tema della longevità al femminile e disegnare le specificità di questa realtà, a cui contribuiscono Guendalina Graffigna, Hellas CenaFrancesca Baglio e la Longevity Strategist Emanuela Notari.

Martedì 26 marzo dalle 10.00 alle 17.45 si torna al Meet Digital Culture Center per un evento organizzato dalla Fondazione Aeon. I lavori si concentrano sull'impatto della rivoluzione della longevità in Italia, esplorando in particolare il suo peso e significato nel contesto italiano. Per illustrare questo tema, in linea con l'approccio multidisciplinare e multilivello di Aeon, i panel coprono diversi punti di vista. Quello istituzionale, che include figure come Elsa Fornero e Elena Bonetti, mette in luce il ruolo demografico della longevità. La sessione medico-scientifica, mirata a definire la medicina della longevità, vede la partecipazione di Roberto Bernabei e di Silvio Garattini, fondatore dell'Istituto Mario Negri. Il panel business coinvolge manager di spicco come Giovanna Gigliotti, ceo di UniSalute, Luca Magnani, direttore Assicurazione Qualità di Esselunga, Stefano Malagoli, partner di Quadrivio Silver Economy Fund, e Annarosa Racca, presidente di Federfarma Lombardia. Il panel scientifico presenta esperti come Andrea Maier, ricercatrice alla National University of Singapore, Anna Erat, direttrice medica del Longevity Center di Zurigo, e Marco Quarta, ceo di Rubedo Life Sciences. È anche prevista una lectio magistralis di Simone Bianco di Altos Labs.

Nella stessa giornata di martedì 26 marzo, dalle 10.00 alle 13.00, presso la Social Innovation Academy di Mind - Milano Innovation District si tiene un incontro organizzato da Fondazione Triulza, Auser Lombardia e Anteas Lombardia, in collaborazione con Fondazione di Comunità Milano. Il tema è l’impatto sociale ed economico di una longevità sana, attiva e accessibile a tutti, che consenta ai cittadini e alle cittadine che hanno concluso la carriera lavorativa di donare competenze, tempo e risorse alla propria comunità. Esperti di welfare e invecchiamento attivo, rappresentanti delle istituzioni pubbliche e della filantropia si confrontano su come progettare una nuova alleanza del terzo settore con il mondo della ricerca e della pubblica amministrazione. Vengono presentate ricerche ed esperienze - regionali e nazionali - che fanno emergere il ruolo delle reti territoriali per la generatività della silver age. Si parla infine di come rispondere ai nuovi bisogni delle persone mature attraverso le leve offerte dalle nuove tecnologie e di diversi progetti di dialogo e scambio intergenerazionale.

Il Milan Longevity Summit si conclude mercoledì 27 marzo dalle 10.00 alle 18.00 presso l'Aula Magna dell'Università degli Studi di Milano con una giornata che ha l’obiettivo di fornire un'approfondita analisi del legame tra benessere e processi di invecchiamento, affrontando la tematica sia dal punto di vista filosofico, epistemologico ed estetico, grazie al contributo del rettore Elio Franzini, sia da una prospettiva biologica, che spazia tra le neuroscienze, l'immunologia e l'epigenetica, con l’introduzione della prorettrice vicaria e alla ricerca Maria Pia Abbracchio. Durante l'evento, organizzato dall’Università degli Studi di Milano Statale, Hebe Project, Giovanni Lorenzini Foundation e BrainCircle Italia, vemgono presentate relazioni scientifiche sia al mattino che al pomeriggio, accompagnate da testimonianze culturali e dalla presentazione di ricerche scientifiche originali. La giornata culmina in una tavola rotonda conclusiva, moderata da Viviana Kasam. Alla sera, in Aula Magna è previsto un concerto di chiusura dell’Orchestra dell’Università degli Studi di Milano Statale diretto da Luisella Molina.

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