Noire, installazione immersiva sulla storia di Claudette Colvin

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DA Giovedì01Febbraio2024
A Domenica10Marzo2024

Dal 3 febbraio al 10 marzo 2024 presso il Meet Digital Culture Center di Milano arriva per la prima volta in Italia Noire, installazione immersiva prodotta dalla casa di produzione Novaya e dal Centre Pompidou di Parigi: si tratta di un’esperienza narrata con il linguaggio della realtà aumentata che permette agli spettatori di entrare nella scena e rivivere il gesto rivoluzionario compiuto dalla studentessa Claudette Colvin nel 1955 a Montgomery, in Alabama, quando questa ragazzina di colore, allora quindicenne, si rifiutò di cedere il proprio posto a un passeggero bianco, nonostante le minacce; per questo fu arrestata, ma decise di citare in giudizio la città e dichiararsi non colpevole.

Una mostra che vuole essere anche un riscatto per la giovane Claudette Colvin (oggi ottantaquattrenne), il cui nome, malgrado il suo coraggio, non è ricordato come quello della più famosa Rosa Parks, che sempre a Montgomery nove mesi dopo - grazie anche al gesto di Claudette e all’incontro fortunato con il giovane pastore Martin Luther King - diventò un’icona per il movimento per i diritti civili delle persone di colore.

L’installazione Noire è fruibile in gruppi di 10 persone; a ogni visitatore vengono forniti un paio di occhiali Ar Hololens 2 (che permettono di vedere in contemporanea reale e virtuale) e cuffie a conduzione ossea con cui entrano in un set di 250 metri quadrati creato per l'occasione e arricchito da figure virtuali e oggetti connessi (che riproducono luci, vento, vibrazioni). Set che, appena entrati, è abitato dai protagonisti di quella storia avvenuta in Alabama negli anni Cinquanta. Con l’equipaggiamento innovativo fornito, l’esperienza (durata 32 minuti) risulta totalmente impattante e molto forte, grazie anche a una voce fuori campo che accompagna i visitatori, che possono sentire sulla propria pelle cosa significasse essere una persona di colore nell’America di quegli anni.

Fai un respiro profondo, inspira, ora sei a Montgomery, in Alabama, negli anni Cinquanta. Inizia così il cammino di ogni visitatore attraverso una storia per lo più dolorosa che fino a quel 2 marzo 1955 non era mai cambiata e che grazie a Claudette Colvin avrebbe iniziato a prendere un corso diverso, nel rispetto delle differenze di razza, genere e censo. Un cammino partito dal Sud degli Stati Uniti che ha profondamente segnato la storia dei diritti civili, diventati da quel momento protagonisti di diverse rivoluzioni culturali, contribuendo così al cambiamento sociale anche in Europa.

La storia è tratta dal saggio biografico Noire, la vie méconnue de Claudette Colvin della scrittrice Tania de Montaigne, adattato dai registi Stéphan Foenkinos e Pierre-Alain Giraud. Prodotta da Emanuela Righi e Patrick Mao Huang, è stata realizzata da un team di eccellenze del settore: per esempio, il compositore Valgeir Sigurðsson (produttore della musica di Björk per il film Dancer in the Dark di Lars von Trier) e il sound designer Nicolas Becker (vincitore del Premio Oscar per il miglior suono nel 2021 con Sound of Metal di Darius Marder) hanno composto musica e suoni originali che consentono al pubblico un'immersione totale e organica nella storia. In scena anche montaggi di archivio, video, trailer e immagini originali accompagnano i fantasmi di Claudette Colvin e Tania de Montaigne nella ricostruzione di questo mondo.

La sala immersiva del Meet è aperta al pubblico in orario 15.00-19.00 dal martedì alla domenica (ultimo ingresso ore 18.00; chiuso il lunedì); per un’esperienza immersiva personalizzata, la storia è disponibile per ogni visitatore in italiano, francese e inglese. La registrazione on line è obbligatoria. Biglietti: intero 10 euro; ridotto 7 euro per under 25 e over 65.

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