Il Mudec prosegue il suo percorso di approfondimento sull’espressione artistica delle culture del mondo, dall’antico al contemporaneo, con un taglio antropologico. Prima viene raccontata la storia del tatuaggio fin dalle sue più remote origini, percorrendo oltre settemila anni di storia umana (Tatuaggio: storie dal Mediterraneo, dal 28 marzo al 28 luglio 2024) e analizzata la centralità della vetrina nei progetti espositivi con interventi contemporanei di Theo Eshetu, Mark Dion, Sam Durant e Monia Ben Hamouda (Exposure: arte, culture, moda dentro e fuori la vetrina, dal primo marzo all'8 settembre 2024). Poi vengono proposti due diversi progetti originali: una retrospettiva sulla scultrice franco-americana Niki de Saint Phalle, nota anche in Italia per il suo capolavoro Il Giardino dei Tarocchi realizzato sulle colline senesi (Niki de Saint Phalle, da ottobre 2024 a febbraio 2025) e una mostra che illustra genesi e sviluppo del genere conosciuto come Art Brut a partire dal suo ideatore, Jean Dubuffet, che per primo coniò questo termine per indicare le creazioni spontanee realizzate da bambini o adulti completamente estranei agli ambienti culturali e privi di qualsiasi educazione artistica, spesso in condizioni di alienazione e sofferenza mentale (Da Dubuffet all'Art Brut, dal 16 ottobre 2024 al 16 febbraio 2025).
La programmazione del Pac è completata da due importanti progetti: la prima mostra antologica del duo di artisti italo-americani Alessandro Codagnone e John Lovett nato a Milano nel 1995 (Lovett/Codagnone, da luglio a settembre 2025) e un progetto collettivo di ampio respiro che rappresenta uno spaccato sull'arte e sulla vita nell’India di oggi, partendo dal basso, dalle strade, allegoriche e non (India Arte Contemporanea, da novembre 2025 a gennaio 2026): nessuna atmosfera new age, né esotiche divinità o seducenti star di Bollywood per questo nuovo progetto con cui il Pac prosegue l’esplorazione delle culture del mondo attraverso lo sguardo degli artisti contemporanei.
Tra gli eventi in programma negli spazi di Fabbrica del Vapore spicca la mostra dedicata a Tim Burton (Labirynth, dal 3 dicembre 2024 al 3 marzo 2025): nelle diverse stanze del labirinto si possono esplorare i diversi temi del regista, produttore, scrittore e artista, grazie a tecnologia, luci, suoni, opere d’arte originali e scenografie dei suoi film.
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