Milano nelle opere di Marco Crippa: 50 anni di pittura per strada, mostra antologica

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DA Mercoledì29Novembre2023
A Domenica07Gennaio2024

Dal 30 novembre 2023 al 7 gennaio 2024 è aperta al pubblico a ingresso gratuito presso il Museo della Permanente di Milano (via Turati 34) la mostra Milano nelle opere di Marco Crippa: 50 anni di pittura per strada: un omaggio alla città e a uno degli artisti locali che l’hanno celebrata per oltre cinquant’anni di attività.

L’esposizione, a cura di Mimmo Di Marzio, comprende una sessantina di opere, appartenenti a quasi sei decenni di attività di Marco Crippa (Milano, 1936), artista considerato l’ultimo pittore en plein air di Milano.

Oltre trent’anni dopo la mostra che il Comune di Milano ha dedicato a Crippa sulle grandi piazze lombarde (1989), che testimonia la passione dell'artista per la città, sua unica modella, questa antologica svela al pubblico una visione originale e inaspettata di luoghi noti e meno noti della citta meneghina.

Nonostante gli esordi dell’artista siano legati a molteplici viaggi (Spagna, Francia, Olanda, Svizzera), Milano, sua città natale, restò sempre indiscussa protagonista delle sue opere e la sua grande officina. Una città fatta di scorci immortalati nelle sue opere, prosaica e al contempo onirica, nostalgica e struggente nella sua anima popolare piena di vivacità e mistero.

Negli anni Sessanta, Milano era un mondo da scoprire, capitale italiana assoluta dell’arte europea. Crippa visse appieno il decennio magico che contraddistinse il panorama culturale e, in generale, della creatività all’ombra della Madonnina, e dipinse in strada raffigurando ogni angolo della città, dai vicoli alle piazze più famose. La sera frequentava l’Accademia di Belle Arti di Brera, dove il suo talento naturale trovò presto sfogo in una pittura senza regole: istintiva, esuberante, gestuale.

Crippa era affascinato dalle opere di Impressionisti ed Espressionisti, ammirava  l’arte del Rinascimento e in generale gli antichi maestri. Ma la sua era una tecnica originale che nel tempo maturò esiti sorprendenti, unita a un temperamento che non conobbe crisi e incertezze, sempre sorretto da una immutata ispirazione. Coloro che lo hanno osservato dipingere (di giorno, di notte, sotto la neve, in qualche città d’Italia o d’Europa), ricordano un pittore che spremeva tubi di colore direttamente sulla tela bianca, ricordano il gesto rapido, ampio e generoso della spatola e opere materiche dai forti contrasti cromatici; oli di fronte ai quali non è possibile parlare di Impressionismo, poiché le impressioni soccombono sotto il linguaggio più urgente e vibrante delle emozioni.

I suoi soggetti, come è evidente dalle opere in mostra, sono le vie, le piazze del centro, i luoghi della finanza e della moda, i monumenti, ma anche i vicoli della città vecchia, le aree diroccate, le case di ringhiera con i panni stesi, i bidoni allineati nei cortili; i Navigli, Brera, Porta Venezia, ma anche quartieri come Greco, Garibaldi, Bovisa, le stazioni, i parchi cittadini.

Marco Crippa non può tuttavia essere considerato un pittore di architetture ma piuttosto un pittore dell’attimo, o meglio, di attimi di vita. Al visitatore non resta che lasciarsi accogliere, abbracciare, inebriare da questa città. L’artista non si pone davanti alla veduta, egli è piuttosto dentro l’opera, ne è avvolto, completamente immerso. Il suo gesto è sempre presente, visibile, magistrale. E allo stesso tempo lo spettatore ne viene attratto, coinvolto, ne diviene protagonista.

Il suo segno rapido, essenziale, vitale, chiama l’occhio dello spettatore semplicemente a testimoniare la naturalità del suo processo pittorico. Le vedute di Crippa che eseguiva con il cavalletto, strategicamente piazzato agli angoli delle piazze o nei vicoli pedonali del centro storico, catturavano i passanti per l’istantaneità e il respiro di una pittura abbozzata, senza l’ausilio del disegno, ma appena tratteggiata dal colore poi steso e graffiato con le spatole o con i manici dei pennelli. Ogni opera è stata realizzata interamente dal vero, sulla strada, a contatto con il pubblico.

L'inaugurazione è fissata per le ore 18.00 di mercoledì 29 novembre. La mostra è poi visitabilie a ingresso gratuito fino a domenica 7 gennaio dal lunedì alla domenica in orario 10.00-13.00 e 14.30-18.30 (giorni di chiusura, domenica 24, lunedì 25, martedì 26, domenica 31 dicembre e lunedì primo gennaio).

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