Prehistoric Wave, mostra di Andrea Benetti

DA Sabato18Novembre2023
A Sabato02Dicembre2023

Dal 18 novembre al 2 dicembre 2023 gli spazi espositivi della agenzia di comunicazione e marketing Theoria, in via Settala 41 a Milano, ospitano la mostra Prehistoric Wave di Andrea Benetti (Bologna, 1964), a cura di Luciana Apicella.

Pittore, fotografo e disegnatore, ideatore del Manifesto dell'arte Neorupestre presentato alla 53a Biennale di Venezia, Andrea Benetti da molti anni svolge la propria ricerca artistica sulla pittura rupestre, rendendole omaggio con opere che la citano, la trasformano e la reinventano, partendo dal presupposto che l'arte delle caverne, come un'onda preistorica, ha indicato fino a oggi le future vie della pittura, tra cui il figurativo, l'astrattismo, il simbolismo e il concettuale.

Le opere in mostra presso Theoria hanno origine da uno scavo archeologico dell’Università di Ferrara, nella grotta di Fumane (Verona), dove sono state rinvenute cinque pietre dipinte 40 mila anni fa da un uomo preistorico. Con esse, vi era un ingente quantitativo di pigmenti, utilizzati dall'artista delle caverne per dipingere le cinque pietre rinvenute. L’Università di Ferrara ha consegnato ad Andrea Benetti una parte di questi pigmenti, con i quali ha creato un ciclo di opere utilizzando i colori del suo collega del Paleolitico.

Con questa mostra, Andrea Benetti ha creato un ponte immaginario tra la contemporaneità e la genesi dell'arte. È nato così il progetto Prehistoric Wave, realizzato in collaborazione con i Dipartimenti delle Arti dell'Università di Bologna e di Biologia ed Evoluzione dell'Università di Ferrara. Esposte a Milano per la prima volta in assoluto, grazie alla collaborazione tra Benetti e Theoria, le opere sono state realizzate su tela, utilizzando polvere di gesso, marmo e pietra serena, successivamente pigmentate usando il materiale risalente al Paleolitico (sedimenti del lavaggio di reperti, terra, ocra e carbone).

Con questa collezione, Benetti evidenzia la similitudine dell'odierno modo di comunicare, basato sull'iconografia e l'estrema semplificazione dei segni, con parte del simbolismo proprio della pittura rupestre. L’artista sottolinea come i più diffusi dispositivi di comunicazione di massa, in uso nella società contemporanea, interagiscano con l'uomo attraverso l'uso di due sensi, vista e udito, sincronizzati come percettori digitali di immagini e di suoni. Televisione, computer, smartphone, tablet sono popolari mezzi con cui l'uomo percepisce e trasmette la realtà, o l'illusione di essa, proprio attraverso quei due sensi.

La mostra è visitabile a ingresso gratuito dal lunedì al sabato in orario 15.00-19.00.

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