Milano, 11/09/2018.
Le Gallerie d’Italia di piazza Scala, sede museale di Intesa Sanpaolo a Milano, e il Museo Poldi Pezzoli presentano dal 26 ottobre 2018 al 17 marzo 2019 la mostra Romanticismo, la prima dedicata al contributo italiano al movimento che ha cambiato nel corso della prima metà dell’Ottocento la sensibilità e l’immaginario del mondo occidentale. Le 200 opere prescelte vengono inserite, e così spiegate, nel confronto col vivace dibattito culturale svoltosi tra l’Inghilterra, la Francia e i paesi del Nord, soprattutto la Germania e l’Impero austriaco, negli anni che vanno dal Congresso di Vienna alle rivoluzioni che nel 1848 sconvolsero il vecchio continente.
La rassegna prende inoltre in considerazione i precedenti fermenti preromantici e le ultime manifestazioni di una cultura che, almeno nel nostro paese, avrà termine con la realizzazione dell’Unità d’Italia e l’affermazione del Realismo, che del Romanticismo rappresenta l’antitesi. E poi Milano, la città italiana che più di tutte le altre ha avuto in quegli anni una maggiore vocazione europea, è stata uno dei centri della civiltà romantica, sia per quanto riguarda le arti figurative che sul versante letterario e musicale. Basti pensare alle annuali esposizioni d’arte che si sono tenute in quegli anni all’Accademia di Brera, alle sue imprese editoriali, ai suoi teatri, tra cui La Scala e il Carcano, ai protagonisti che l’hanno abitata, come Ugo Foscolo, Alessandro Manzoni, Gioacchino Rossini, Francesco Hayez e Giuseppe Verdi.
Le sezioni in cui è diviso il percorso espositivo - 12 alle Gallerie d’Italia e 5 al Museo Poldi Pezzoli - intendono restituire la decisiva rottura avvenuta nella gerarchia dei generi per cui alcuni degli ambiti prima considerati minori, come il paesaggio, il ritratto, la rappresentazione della vita del popolo, assumono lo stesso interesse e importanza della pittura sacra e della pittura di storia, per tradizione collocate al primo posto e adesso completamente rinnovate.
La mostra Romanticismo annovera le opere di alcuni tra i protagonisti di questa nuova interpretazione del reale quali Giuseppe Pietro Bagetti, Luigi Basiletti, Ippolito Caffi, Giuseppe e Carlo Canella, Giovanni Carnovali detto il Piccio, Massimo d’Azeglio, Giovanni Battista De Gubernatis, Salvatore Fergola,, Francesco Hayez, Domenico e Girolamo Induno, Angelo Inganni, Giovanni Migliara, Giuseppe Molteni, Natale Schiavoni. In alcuni momenti di particolare impatto scenografico, il percorso della mostra è caratterizzato dal dialogo tra pittura e scultura: quest’ultima, rappresentata in mostra da diverse opere tra le quali quelle di tre maestri - i toscani Lorenzo Bartolini e Pietro Tenerani, il ticinese Vincenzo Vela -, abbandonata la bellezza ideale della mitologia e i modelli antichi, si confronta ora non solo con il reale, ma anche con i percorsi inediti della letteratura e della storia.
All’interno dell’esposizione, l’inserimento di artisti di diversa nazionalità, come Caspar David Friedrich, Franz Ludwig Catel, Joseph Mallor, William Turner, Jean-Baptiste-Camille Corot, Sil’vestr Feodosievic Šcedrin, Franz Vervloet, Lancelot-Théodore Turpin de Crissé, Karl Pavlovic Brjullov, Friedrich von Amerling, Ferdinand Georg Waldmüller, Léopold Robert, serve a chiarire le relazioni intercorse, grazie proprio a questi protagonisti presenti e attivi in Italia, tra il Romanticismo italiano e quello europeo.
Alcuni costumi provenienti dalla Scala, delle più famose opere ottocentesche - Nabucco, Anna Bolena (indossato da Maria Callas), Lucia di Lammermoor - e un ricco apparato video, con spezzoni delle opere liriche e di film ispirati ad esse e/o al clima romantico in genere, raccontano il successo culturale che è proseguito fino al Novecento. In occasione della mostra viene pubblicato, da Silvana Editoriale, un catalogo illustrato con saggi del curatore Fernando Mazzocca e di Virginia Bertone, Omar Cucciniello, Lavinia Galli, Sabine Grabner, Stefano Grandesso, Francesco Leone, Isabella Marelli, Luisa Martorelli, Susanna Zatti, dedicati ai temi affrontati nella mostra e schede dedicate alle sezioni in cui è suddivisa.
Le sezioni della mostra Romanticismo sono visitabili dal 26 ottobre 2018 al 17 marzo 2019 nei seguenti orari: alle Gallerie d'Italia 9.30-19.30 (giovedì chiusura alle ore 22.30; lunedì chiuso); al Museo Poldi Pezzoli 10.00-18.00 (giovedì chiusura alle ore 22.30; martedì chiuso). I biglietti d'ingresso hanno un prezzo di 10 euro per l'accesso in una sola sede della mostra e 7 euro per l'accesso alla seconda sede (previa presentazione del primo biglietto d’ingresso).