Marco Goldin in Gli ultimi giorni di Van Gogh: il diario ritrovato

Teatro Lirico Giorgio Gaber Cerca sulla mappa
Martedì29Novembre2022

Martedì 29 novembre 2022 alle 20.45 presso il Teatro Lirico Giorgio Gaber di Milano va in scena lo spettacolo Gli ultimi giorni di Van Gogh: il diario ritrovato, di e con Marco Goldin: seguendo il ritmo del suo omonimo romanzo uscito due mesi fa, Goldin racconta le ultime settimane della vita di Vincent van Gogh.

Nel libro alla base dello spettacolo Goldin immagina che Van Gogh avrebbe potuto tenere un diario proprio in quelle settimane finali e per questo gli presta la sua voce. Ovviamente mai staccandosi dai fatti realmente accaduti eppure dilatando molti vuoti e altrettanti silenzi del pittore. In quelle settimane conclusive l’artista olandese scrive tra l’altro un numero minore di lettere rispetto al solito e parla di meno della metà degli oltre 70 quadri che realizza. Il romanzo e lo spettacolo sono quindi un continuo gioco di specchi e di rimandi, tra i colori, le parole e i silenzi nei quali quasi si adagiano le musiche di Franco Battiato, tratte per metà dal suo Gilgamesh, e poi dal Telesio e da quell’album così particolare e nuovo che fu il Joe Patti’s Experimental Group

Il diario («un quaderno un po’ lacero, di pelle verde scura, con dei ricami dorati e il dorso nero») viene ritrovato casualmente da Arthur Gustave Ravoux, il titolare della locanda nella quale Van Gogh vive tra la fine di maggio e la fine di luglio del 1890. Mancano due settimane alla morte del pittore e Ravoux sale nella sua camera di sottotetto per rifargli il letto e trova il cassetto dello scrittoio appena accostato. Lo apre e scopre quel diario di cui nessuno conosceva l’esistenza, ma non lo dice nemmeno a Theo. 

Da questo espediente narrativo parte anche l’azione teatrale, nel parlare quasi tra sé e sé che Goldin fa come fosse colui che accompagna Van Gogh, e dunque osservandolo lo racconta. Tutta la scenografia punta su un effetto di stupefazione davanti alle immagini dei quadri, i loro particolari e anche fotografie d’epoca. Oltre a una nutrita parte filmica appositamente girata nei luoghi di Van Gogh a Auvers, ma anche in Provenza, tra Arles e la pianura della Crau, le amate Alpilles e l’istituto di cura per le malattie mentali di Saint-Rémy nel quale scelse di stare per un anno, tornando indietro fino al natio Brabante.

Biglietti: poltronissima 35 euro, poltrona 29 euro, galleria 24 euro. Ulteriori informazioni via email.

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