Impianti sciistici aperti in Lombardia dal 15 febbraio al 31 marzo: regole anti Covid per piste e baite

Milano, 11/02/2021.

Ora è ufficiale, gli impianti da sci in Lombardia riaprono lunedì 15 febbraio 2021: il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana ha infatti firmato un'ordinanza (l'ordinanza 669 di martedì 10 febbraio 2021) che consente anche  anche gli sciatori amatoriali di tornare a sciare sulla neve delle Alpi Lombarde.

L'ordinanza prevede che gli impianti nelle stazioni e nei comprensori sciistici della Lombardia (qui la top 10 delle migliori piste da sci in Lombardia) siano aperti fino a mercoledì 31 marzo 2021, ma solo nei giorni in cui la regione si trova in zona gialla (quando la Lombardia è in zona arancione o rossa le piste da sci sono dunque chiuse). Viene inoltre definito un numero massimo di presenze giornaliere, determinato nella misura del 30% della portata oraria complessiva di tutti gli impianti a fune (cabinovie, funivie, seggiovie, skilift) presenti nel comprensorio o nella stazione (fanno eccezione le stazioni sciistiche che non superano i due impianti complessivi, per le quali il numero di presenze previsto è del 50%; altra eccezione riguarda le aperture in notturna, per le quali il calcolo delle persone ammesse deve essere riferito alla sola portata oraria dell’impianto o degli impianti aperti in notturna).

L’utilizzo degli impianti di risalita deve comunque avvenire in sicurezza, secondo le regole previste dalle Linee guida per l’utilizzo degli impianti di risalita nelle stazioni e nei comprensori sciistici da parte degli sciatori amatoriali. Proviamo a riassumere. Innanzitutto su tutti gli impianti di risalita è obbligatorio indossare la mascherina chirurgica (sono esentati unicamente i bambini di età inferiore ai 6 anni, mentre quelli dai 6 anni in su devono avere una mascherina chirurgica per bambini), che può essere anche eventualmente utilizzata inserendola in strumenti (come la fascia scalda collo) che ne facilitano l’utilizzabilità.

Nella fase di accesso alle biglietterie e successivamente agli impianti di risalita deve essere evitata la formazione di gruppi, anche grazie alla creazione di percorsi opportunamente segnalati che garantiscano il distanziamento sociale di almeno 1 metro. La regola del distanziamento vale anche anche per nuclei familiari, conviventi e congiunti, ad eccezione dei soggetti che necessitano di accompagnamento (ad esempio i bambini al di sotto di 1,25 m di altezza, nel caso delle seggiovie) o di assistenza (ad esempio, gli utenti non vedenti). Se possibile, per limitare il più possibile la formazione di code e decongestionare i flussi, è caldamente raccomandato l'acquisto on line di biglietti e skipass.

Tutti gli impianti - sciovie (skilift), funivie, seggiovie, cabinovie, ma anche anche tapis-roulant e nastri trasportatori per i brevi collegamenti - devono comunque essere predisposti per essere utilizzati in sicurezza, evitando le possibilità di assembramento e riducendo le occasioni di contatto, soprattutto nei prevedibili momenti di maggiore afflusso e comunque nel corso dell’intera giornata.

Per quanto riguarda l'attività di ristorazione sulle piste da sci (ad esempio baite o chioschi) o nei loro pressi, il servizio bar e ristorazione può essere gestito solo con posti a sedere e con accessi contingentati (il numero massimo di persone consentito contemporaneamente all’interno dei locali è definito dalle singole struttura sulla base delle regole sul distanziamento definite nel protocollo ristorazione e deve essere opportunamente segnalato all'ingresso). È comunque consigliata la consumazione di alimenti e bevande all’aperto. In caso di condizioni meteorologiche avverse (temperature molto basse, bufere di neve o altre situazioni estreme), le regole sul distanziamento saltano e le strutture possono dare riparo a tutte le persone eventualmente in difficoltà: in questo caso è però vietata la somministrazione di alimenti e tutti hanno l'obbligo di indossare la mascherina; se possibile, è inoltre raccomandato di tenere aperta una porta o una finestra verso l’esterno.

Per assicurare un adeguato monitoraggio delle misure adottate, i gestori di ogni comprensorio sciistico o stazione sciistica non ricompresa in un comprensorio sciistico devono comunicare, entro la data di apertura degli impianti: gli impianti aperti; la portata oraria dei singoli impianti e la portata complessiva del comprensorio sciistico o della stazione sciistica; le presenze giornaliere ammissibili nel comprensorio o stazione, determinate in applicazione dei criteri stabiliti dall'ordinanza regionale. Tali informazioni devono essere comunicate sia alla Regione Lombardia che alle Agenzie di Tutela della Salute competenti per territorio.

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