Ahi Maria! © Gianfranco Ferraro
Dall'11 al 21 e dal 27 al 31 dicembre 2025 (con una speciale replica di Capodanno) va in scena in prima nazionale al Teatro Menotti di Milano (via Ciro Menotti 11) lo spettacolo Ahi Maria! Un teatro canzone per Rino Gaetano, interpretato da Andrea Miró, Camilla Barbarito, Laura Frascari, Federica Garavaglia, Francesca Tripaldi, Sofia Weck e Maria Luisa Zaltron; la drammaturgia è di Emilio Russo, gli arrangiamenti musicali e la direzione artistica di Alessandro Nidi.
Un cast interamente al femminile di attrici, cantanti e musiciste dà corpo e voce a Berta, Aida, Gianna, Lucia, Maria, Daniela, Rosita, le figure femminili delle canzoni di Rino Gaetano. Un cabaret degli anni ’80, uno spazio alternativo attraversato dal pensiero anarchico e visionario del cantautore. Un luogo di libertà dove si parla di cambiamento, lotta, rabbia, amore e disincanto.
Ahi Maria è il titolo di una delle canzoni più note e teatrali di Rino Gaetano. Un’invocazione grottesca, surreale, poetica. È da lì che nasce questo spettacolo, che non è un concerto, né una biografia, ma un teatro-canzone: un viaggio dissacrante e appassionato tra le sue canzoni e il suo mondo, tra parole e musica, tra costume e visione.
Rino Gaetano - calabrese d’origine, romano d’adozione - affonda le sue radici artistiche nel teatro cantina della Roma degli anni ’70, tra sperimentazione, ironia e disobbedienza creativa. Prima ancora che icona musicale, è stato uomo di scena, influenzato da Petrolini, Ionesco, Beckett, Karl Valentin, e da quel filone di autori scomodi che hanno saputo raccontare il mondo dal margine, con il sorriso obliquo del grottesco. Questo spettacolo è un omaggio alla sua capacità unica di trasformare il disincanto in linguaggio popolare, di entrare nelle case degli italiani con canzoni che sembrano semplici ma sono cariche di senso, sberleffi, utopie e contraddizioni.
Brani come Mio fratello è figlio unico, Nuntereggae più, Gianna, Escluso il cane, Sfiorivano le viole non sono solo canzoni: sono atti teatrali, sketch sociali, paradossi in musica che raccontano un paese confuso e vivissimo. Lo spettacolo è pensato come una forma di cabaret teatrale: tra monologhi, canzoni e frammenti di dialogo, per raccontare un tempo che esplodeva di speranze, utopie e nuove identità. È anche un viaggio in un’Italia che voleva cambiare, e che Gaetano raccontava con ironia tagliente e dolcezza disperata.
Orari: da martedì a sabato ore 20.00; domenica ore 16.30 (lunedì riposo). Biglietti (esclusi diritti di prevendita): intero 32 euro; ridotto 16 euro per under 14 e over 65. Speciale Capodanno: biglietto unico 60 euro, con inizio alle ore 22.30 (a partire dalle ore 20.00, il Meno Bistrot offre inoltre la possibilità di una cena pre-spettacolo per completare l’esperienza: per info 02 82873611).