Polittico di Monte San Martino © Pietro Cassini
Milano, 02/12/2025.
Torna dal 3 dicembre 2025 all'11 gennaio 2026 la grande mostra di Natale a Palazzo Marino, l’appuntamento ormai tradizionale con la grande arte italiana e internazionale che ogni anno regala ai milanesi un’esposizione straordinaria, gratuita e allestita in Sala Alessi, il grande e storico salone di rappresentanza del Comune di Milano.
Per tutte le feste milanesi e turisti possono ammirare gratuitamente un grande capolavoro del Rinascimento italiano ed europeo: il Polittico di Monte San Martino di Carlo e Vittore Crivelli, opera del Quattrocento che raramente ha lasciato la sua sede originaria nella chiesa di San Martino Vescovo a Monte San Martino (Macerata). La complessa macchina pittorica, datata intorno al 1490, è composta da dieci tavole con una predella raffigurante Cristo benedicente tra i dodici apostoli. Al centro, la Vergine con il Bambino evoca il Mistero natalizio, offrendo ai visitatori un’esperienza artistica e spirituale di grande intensità.
© Pietro Cassini
«La mostra di Natale a Palazzo Marino è un appuntamento tradizionale e molto atteso dai milanesi», dichiara l’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi, «e quest’anno abbiamo l’onore di accogliere un capolavoro del Rinascimento italiano raramente visibile come il Polittico di Monte San Martino. Un’opera unica dei fratelli Crivelli composta da dieci tavole, per la prima volta nuovamente riunito per l’esposizione in Sala Alessi. È un dono che Milano fa ai cittadini e ai suoi visitatori: un’esperienza artistica e spirituale che unisce bellezza, storia e conoscenza, e che testimonia ancora una volta la capacità della nostra città nel valorizzare i grandi patrimoni del paese. Uno spirito che si ritrova anche quest’anno con l’iniziativa Natale nei borghi, alla scoperta dei tesori storico-artistici custoditi nei quartieri più periferici della città».
Nei suoi oltre cinque secoli di storia, il polittico è stato spostato solo tre volte: Ancona 1950, Fermo 1951 e Venezia 1961. L’allestimento a Milano rappresenta dunque un evento di rilievo straordinario, reso possibile grazie a un articolato lavoro di collaborazione istituzionale e culturale tra enti e amministrazioni. Prodotta e promossa dal Comune di Milano, Arcidiocesi di Fermo e Intesa Sanpaolo, Il Polittico di Monte San Martino di Carlo e Vittore Crivelli è un progetto di Palazzo Reale e Gallerie d’Italia, in collaborazione con il Comune e la Parrocchia di Monte San Martino, realizzato da Civita Mostre e Musei con il sostegno di Rinascente. Curata da Giovanni Morale e Marcello Smarrelli, l’esposizione rientra nel programma dell’Olimpiade Culturale di Milano Cortina 2026.
I fratelli Crivelli erano originari di Venezia, crocevia commerciale e artistico del Quattrocento insieme a Firenze. I collegamenti tra la Repubblica veneziana, le coste adriatiche e i centri manifatturieri dell'Appennino umbro-marchigiano favorivano gli scambi e il movimento di artisti. Carlo e Vittore Crivelli soggiornarono infatti anche a Zara, una delle principali città della Dalmazia, che in quel periodo era sotto il dominio veneziano, ma operarono prevalentemente nelle Marche. Qui realizzarono, di solito lavorando separatamente, numerosi polittici dorati, in maggioranza conservati oggi in importanti musei nazionali e internazionali. Il polittico della chiesa di Monte San Martino è l'unica opera realizzata insieme dai due fratelli: avviato da Carlo, che interruppe il lavoro per motivi sconosciuti, l’altare fu completato successivamente dal fratello minore.
© Pietro Cassini
L’esposizione a Palazzo Marino consente quindi sia di apprezzare la maestria di Carlo, sia di riscoprire la figura meno nota di Vittore, costituendo un’importante occasione di approfondimento per studiosi e pubblico. Milano è profondamente crivellesca, soprattutto grazie a Napoleone che ordinò il trasferimento dall’Italia centrale di molte tavole di Carlo Crivelli: una quindicina di queste sono custodite alla Pinacoteca di Brera, due si trovano al Castello Sforzesco e altre due al Museo Poldi Pezzoli, testimonianza della lungimiranza collezionistica di Gian Giacomo Poldi Pezzoli. Fu quindi il periodo storico napoleonico a portare a Milano le opere di un autore allora poco conosciuto che oggi è entrato a far parte del patrimonio culturale cittadino, e proprio a questo periodo sono dedicate a Milano due importanti mostre, aperte anche durante le festività natalizie: una monografica a Palazzo Reale su Andrea Appiani, primo pittore di Napoleone ed epigono del Neoclassicismo a Milano, esponente di rilievo della Pinacoteca proprio quando arrivarono le tavole di Crivelli; e una mostra alle Gallerie d’Italia su Milano Capitale, che rievoca il periodo napoleonico in Italia (1796-1815), epoca di profonde trasformazioni politiche, economiche e sociali che segnarono anche il mondo dell’arte. Roma, custode del patrimonio antico, rimane la capitale universale delle arti, mentre Milano, cuore politico e culturale del Nord e sede del Regno d’Italia, diventa un vivace centro di innovazione artistica. L’esposizione celebra il dialogo tra queste due città, simboli di una straordinaria stagione creativa, sospesa tra l’eredità del passato e le aspirazioni dell’Europa moderna.
© Pietro Cassini
L’allestimento scenografico è ideato dall’architetto Corrado Anselmi e prevede una vera e propria macchina visiva posta al centro della Sala Alessi, pensata come un elemento autonomo rispetto all’ambiente che la ospita. Questa scelta consente una fruizione dinamica e circolare, offrendo al pubblico due momenti distinti di incontro con l’opera. In un primo percorso, all’interno di uno spazio volutamente semibuio, il visitatore è accolto da una grande struttura espositiva che si apre come una libreria luminosa: una sequenza di immagini ad alta definizione dei dettagli del polittico dei Crivelli, che si accendono progressivamente, guidando lo sguardo attraverso i principali temi iconografici e storici. È un’esperienza immersiva che non mostra l’opera nella sua totalità, ma ne rivela la finezza dei particolari, invitando a una visione più lenta e consapevole. L’intento è quello di educare lo sguardo, favorendo una comprensione profonda del linguaggio pittorico dei Crivelli, in cui ogni dettaglio assume valore narrativo e simbolico. Solo al termine di questo percorso, il pubblico giunge davanti al polittico nella sua integrità, collocato in una grande nicchia di luce diffusa che evoca le proporzioni e l’atmosfera della cappella originaria di Monte San Martino. La visione d’insieme dell’opera, dopo l’esperienza analitica dei singoli dettagli, diventa così un momento di sintesi e di emozione: un ritorno all’unità dopo l’osservazione, un modo per restituire a ciascun visitatore un rapporto personale, consapevole e rinnovato con questo capolavoro.
© Pietro Cassini
La mostra è a ingresso libero ed è aperta tutti i giorni in orario 9.30-20.00 (aperture in orario ridotto solo nelle seguenti date: 7 dicembre, 9.30-12.00; 8 e 26 dicembre, 1 e 6 gennaio, 9.30-20.00; 25 dicembre, 14.30-18.30), con ultimo ingresso 30 minuti prima dell'orario di chiusura (per info 800 167619). I visitatori vengono accolti da storici dell’arte, coordinati da Civita, che li accompagneano in visite guidate gratuite.
La grande mostra di Natale di Palazzo Marino si arricchisce con l’iniziativa Natale nei borghi 2025, che offre un programma di visite guidate gratuite a 19 siti storico-artistici distribuiti nei nove Municipi, in collaborazione tra il Comune di Milano e l’Associazione Antichi Borghi Milanesi. Alla sua seconda edizione, l'iniziativa non solo valorizzare i borghi come nuclei urbani, ma anche far scoprire, attraverso percorsi culturali, opere d’arte figurativa custodite negli edifici religiosi che caratterizzano i diversi quartieri della città: chiese, santuari, abbazie e oratori, con particolare attenzione ai soggetti relativi alla Natività, all’adorazione dei Magi e alle figure della Sacra Famiglia dal Medioevo a tutto il Novecento.