Coronavirus alla Spezia: chiusi sentieri e scalinate fino al 3 aprile. L'ordinanza

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La Spezia, 16/03/2020.

Il Sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini ha firmato nella mattina di lunedì 16 marzo 2020 una nuova ordinanza con la quale dispone dalle ore 00.00 del 17 marzo e fino alle ore 24 del 3 aprile 2020 il divieto di percorrenza di tutti i sentieri escursionistici e scalinate annesse del territorio del Comune di La Spezia, salva la necessità di percorrenza per il raggiungimento della propria abitazione. Il mancato rispetto di tutte le ordinanza in atto, compresa questa, comporta l'applicazione delle sanzioni di cui all'art. 7 bis della L. 267/2000, nonché segnalazione all'Autorità giudiziaria ai sensi dell'art. 650 del Codice Penale.

«Chiusi sentieri e scalinate, se non per motivi di rientro nelle proprie abitazioni - dice il Sindaco di La Spezia Pierluigi Peracchini - dopo un'analisi di questo weekend e un colloquio con il Prefetto che ringrazio per i suoi appelli e la fattiva sinergia, ho deciso di firmare un'ordinanza per impedire un affollamento nei sentieri e nelle scalinate delle nostre colline. Gli spezzini stanno reagendo in modo straordinario a questa emergenza, ma possiamo e dobbiamo fare di più rimanendo a casa e limitando gli spostamenti il più possibile. Il peggio, purtroppo, non è ancora alle nostre spalle, dobbiamo continuare a avere un grande senso civico e di responsabilità verso di sé e verso il prossimo».

Continua Peracchini: «Soprattutto, è necessario farlo per rispetto ai medici, agli infermieri, agli operatori socio sanitari, agli ausiliari che sono in prima linea e che stanno lavorando giorno e notte per salvare le nostre vite. Con questa ordinanza credo che otterremo l'effetto di poter concentrare i controlli nel centro e nelle periferie: ancora troppe persone pensano che la situazione non sia seria, ma i bollettini che ogni giorno sono emanati da Regione Liguria e ASL parlano chiaro, non possiamo permettere la diffusione del contagio. L'unica possibilità che abbiamo per vincere questa battaglia è rimanere a casa, questo è il nostro dovere prioritario».

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