The Fridays, mostre e concerti allo Spazio Made di Luni

Gianmaria Simon
dalle 18:30
Venerdì06Dicembre2024

Venerdì 6 dicembre, allo Spazio Made di Luni (via Morucciola, 36), proseguono gli appuntamenti di The Fridays, un'iniziativa dell’Associazione Culturale Aesthetica che unisce, in una atmosfera industrial-chicgusto, arte e musica dal vivo.

Durante la serata sarà presente la Galleria Valeria Lattanzi, con il pittore, scultore e scenografo Michelangelo Toffetti. L’ingresso libero alla mostra, a partire dalle 18.30 in Sala Giotto.

Allo Spazio Made verrà esposto, inoltre, il violino cosiddetto Marmolino, realizzato dallo scultore genovese Fabio Pessimo Rebora, attivo su Carrara da molti anni e con notevole esperienza di libero professionista scultore. 

Ideatrice del progetto del violino è la stessa gallerista Valeria Lattanzi, che ha voluto abbinare la sua passione per il marmo di Carrara alla predilezione per la musica e che ha, da tempo, intrapreso un percorso volto alla realizzazione di strumenti musicali in marmo. La commissione di Marmolino e la collaborazione con Fabio Pessimo Rebora hanno contemplato una fase accurata di studio nella scelta del marmo più adatto per le caratteristiche sonore del materiale. Marmolino è un 4/4 sottile e leggero (il peso è di circa 2 chili), realizzato interamente in marmo bianco di Carraratipologia Canaloni.

Valentina Biondi, artista capace di spaziare dalla ceramica al design digitale, passando per la grafica di moda, presenta The Second Life, esposizione (con accesso libero) che vuole celebrare la trasformazione dei materiali e la bellezza della semplicità. 

Dalle ore 20.30 sarà possibile consumare l’apericena in sala Leonardo e, dalle 21.30, sarà possibile assistere, nella tradizione dei Café-chantant, al concerto di Gianmaria Simon.

Dalle 18.30 ingresso libero alla mostra. Alle 20.30 Apericena e Live Music: 30 euro. Dalle  21.30 Ingresso Live Music con drink in omaggio 15 euro. Prenotazione consigliata al 333 319 4172.

Note biografiche
Michelangelo Toffetti, trevigliese, classe 1976, premiato nel 2014 come Eccellenza italiana per la scultura a Washington D.C., al Caffè Milano di Franco Nuschese, si forma nella “bottega” bergamasca di Fornovo San Giovanni del padre Mario Toffetti, detto lo scultore dei Papi, in piena attività nelle chiese cremonesi e poi in seguito a Roma e in Vaticano.
Si muove in un ambiente che è fondamentale per l’apprendimento delle tecniche scultoree: smodellatura, puntatura, ingrandimento, finitura, levigatura, lucidatura con smerigli o carta vetra, modellazione della plastilina e della creta (terracotta) per la creazione dei bozzetti preparatori, formatura tramite stampi in gomma siliconica per la realizzazione del positivo dell’opera in cera, passaggio necessario per la fusione bronzea (fusione a cera persa).
Nello sviluppo d’interni realizza elementi architettonici decorativi autoportanti costituiti da travi di legno (parte portante) legate da manila sfilacciata, materiale simile alla paglia, imbevuta nel gesso.
Nell’estate del 1995 inizia la sua ricerca pittorica, che parte dal figurativo per poi evolversi in dipinti astratti, volti arcaici e mitologici con tecnica materica. Nel 2005 sviluppa linee e dinamiche futuriste.
Nel 2003 inizia ad operare nella scenografia paesaggistica e nella scenografia d’interni grazie alla collaborazione con architetti. Sempre presente e costante l’interesse per la fotografia (paesaggi, ritratti, nudi artistici, lavori scultorei, interni). Dal 2000 si succedono esposizioni a Brescia, Firenze, Roma, Reggio Emilia, Parma, Napoli, Bologna, Como, Milano, Carrara, Pietra Santa, Lugano e Vevey in Svizzera e San Paolo del Brasile.

Valentina Biondi, forte di oltre 25 anni di esperienza nel fashion design e di una visione creativa inedita-maturata durante i suoi viaggi-che coniuga estetica, funzionalità e rispetto per l’essenza degli elementi, Biondi dona una seconda vita a materiali di recupero, come il cartone, trasformandoli in sculture che intrecciano natura, artigianalità e innovazione.
Attraverso il riciclo creativo nelle opere confluiscono narrazioni nuove, nate dall’esplorazione del dialogo tra passato e futuro e dalla rifunzionalizzazione. Lo spettatore è invitato, attraverso il contatto con una pratica che mescola sostenibilità e creatività, a riscoprire la meraviglia nelle piccole cose.
Nel 2018 si trasferisce a Carrara, dove apre il suo nuovo laboratorio d’arte (in via San Martino 1), nel quale prende forma una inedita serie di sculture astratte in onice.

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