Coronavirus Liguria, l'ordinanza restrittiva per l'estremo ponente: le misure e fino a quando

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Imperia, 23/02/2021.

"La situazione nell'estremo ponente della Liguria continua a essere preoccupante, l'incidenza di diffusione del virus è il doppio rispetto al resto della regione. Per questo, nella mattinata del 23 febbraio firmerò un'ordinanza restrittiva per i comuni di Ventimiglia e Sanremo e i distretti sociosanitari 1 e 2 che sarà in vigore da mercoledì 24 febbraio a venerdì 5 marzo 2021".

Ecco, in sintesi, cosa prevede l'ordinanza restrittiva per l'estremo ponente ligure: "Comporta la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado per distretti socio sanitari 1 (Ventimiglia e altri comuni) e 2 (Sanremo e altri comuni) e, solo per Ventimiglia e comuni del distretto 1, divieto di asporto dopo le 18 (solo consegna a domicilio) e anche di vendita di alcolici dalla stessa ora, per evitare ogni assembramento, e divieto di spostamento dai comuni di residenza e tra distretti diversi (anche se da prossima settimana fossimo in zona gialla). I sindaci avranno facoltà, come già accaduto in situazioni analoghe, di vietare l'accesso ad alcune zone in giorni o fasce orarie considerati a rischio di eccessivo assembramento". Lo ha detto il Presidente di Regione Liguria Giovanni Toti nel corso del consueto punto stampa serale di aggiornamento. Qui misure restrittive e precisazioni sull'ordinanza.

Ricordiamo che, dal 2 al 6 marzo, è previsto il Festival di Sanremo 2021. "Oggi (lunedì 22 febbraio 2021, ndr), ho parlato più volte con il ministro Speranza e con i sindaci del territorio - prosegue - Con questo provvedimento speriamo di raffreddare un picco pandemico che, se si prolungasse, potrebbe portare problemi nelle strutture ospedaliere di Asl 1. Speriamo che dieci giorni di misure ulteriormente restrittive, che ovviamente verranno debitamente ristorate dalle misure nazionali previste, possano essere efficaci. Vale per i congedi parentali, per i ristori delle attività che subiscono alcune limitazioni da questa ordinanza. È in corso la vaccinazione di tutti i frontalieri che contiamo di finire nei prossimi giorni. Abbiamo chiesto oggi ad Asl 1 di istituire un punto speciale tamponi antigenici a Ventimiglia per uno screening accurato dell'intera popolazione che consenta una mappatura del virus, come abbiamo fatto a Genova e alla Spezia in autunno".

"L'accordo di venerdì scorso con i medici di medicina generale liguri - dice in conclusione il governatore - ha preceduto l'accordo firmato oggi a livello nazionale. La categoria si porterà sulle spalle la maggior parte del peso della somministrazione dei vaccini Astrazeneca, quelli destinati ai cittadini sotto i 65 anni".
"Venerdì abbiamo firmato l'accordo regionale subito prima di quello nazionale - dice Andrea Stimamiglio, segretario ligure Fimmg - Interveniamo sia come prenotazioni sia come somministrazione dei vaccini Astrazeneca. La categoria c'è, abbiamo parlato con i direttori generali e abbiamo assicurato che, in caso di carenza di personale anche per vaccini pfizer possiamo intervenire nelle strutture delle asl. Per i vaccini che possiamo sommministrare nei nostri studi ci daranno una mano le farmacie, che li distribuiranno ai medici a seconda delle esigenze. Avremo probabilmente la possibilità di vaccinare già in marzo alcune categorie, come insegnanti e vigili urbani. Tutti i pazienti chiamano, chiedono quando toccherà a loro, chiedono consigli: rispondiamo a tutti e continueremo naturalmente a farlo, ma non sarà possibile probabilmente procedere al grosso delle vaccinazioni Astrazeneca prima dell'estate".

"Il quadro epidemiologico in Asl 1 che ha portato alla stesura dell'ordinanza che verrà firmata il 23 febbraio - ha detto Filippo Ansaldi, responsabile prevenzione di Alisa - risente della situazione in Costa Azzurra, che registra un'incidenza superiore a 3,5 casi ogni diecimila abitanti al giorno, decisamente elevata. In Asl 1 la curva si è innalzata già alla fine di gennaio, ma è rimasta sostanzialmente stabile per tre settimane fino a metà febbraio e poi ha fatto un ulteriore salto, degno di attenzione perché supera la soglia dei 3,5 casi per diecimila abitanti. Si tratta di un'incidenza doppia rispetto al resto della regione, che si riflette anche sulla pressione ospedaliera".

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