Dove raccogliere le castagne a Genova: 8 percorsi nell’entroterra

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Genova, 10/10/2023.

Quando l’autunno tinge la natura di giallo, arancio e marrone, quando le foglie passano all’ultima fase della loro vita, le giornate si accorciano. È il tempo di raccogliere le zucche, i funghi e le castagne, simbolo di questa stagione. Se in passato le castgane rappresentavano una vita basata sull'essenziale, oggi le esigenze delle persone sono cambiate, analogamente al loro stile di vita. Però è rimasto il piacere di camminare nei boschi per raccogliere le castagne.

Perché non organizzare una gita con gli amici o la famiglia per raccogliere questo frutto d’autunno nell’entroterra genovese? In questo articolo vi proponiamo 8 percorsi per dedicare una giornata alla raccolta delle castagne.

San Martino di Struppa – Canate di Marsiglia

Uno dei patrimoni naturalistici e umani dell’entroterra ligure è Canate di Marsiglia, un villaggio oggi quasi abbandonato. Canate si può raggiungere percorrendo le mulattiere che richiedono un impegno faticoso, ma lungo il sentiero si ha la possibilità di attraversare i castagneti inselvatichiti che, nel secolo scorso, costituivano fonte di sostentamento per le popolazioni.

Per raggiungere Canate di Marsiglia da San Martino di Struppa bisogna superare i ruderi delle Case Tiguie, un castagneto inselvatichito, seguendo le indicazioni. Il ripido sentiero dal villaggio ci porta poi alla Valle del Concasca, laddove si distende una delle tappe del percorso dell’Acquedotto storico.

Località di partenza e arrivo: San Martino di Struppa / Difficoltà: E / Dislivello: 300 metri a salire e 500 a scendere / Tempo di percorrenza: 5 ore.

Val Pentemina

A Péntema, una piccola frazione del comune di Torriglia, in Val Pentemina, rimangono ancora i castagni, soprattutto lungo nei sentieri del monte Prelà. Partendo dalla piazza, immersa nella suggestiva campagna, si segue una mulattiera che sale a mezza costa, seguita da una ripida salita che richiama il nome dell’antico rifugio rurale trovato lungo il percorso: Casoni della Scurtega.

Il cammino poi ci porta verso la piccola chiesa della N.S. della Guardia e poi si prosegue verso la Costa delle Galline. Da qui, godendo di un panorama mozzafiato della Val Brevenna, si continua la passeggiata per i boschi dove crescono le castagne. Proseguendo lungo il sentiero, si arriva al Passo del Colletto, da cui si prende una mulattiera che riconduce al piccolo borgo di Péntema.

Località di partenza e arrivo: Pentema / Difficoltà E / Dislivello 450 metri / Tempo di percorrenza 4 ore.

Anello di Chiappa

Chiappa, una piccola zona rurale che ancora conserva i resti di una civiltà contadina e pastorale, è situata all’interno del Parco dell’Antola, all’estremità più alta della Val Brevenna.

Si sale per le fasce coltivate e poi si arriva alla cappelletta della N.S. del Sacro Cuore. Superata la cappelletta, ci avviciniamo ai casoni di Lomà e di Giuàn. La via sale verso l’Antola, però si deve perdere quota verso Lavazzuoli. Lungo l’antica mulattiera si incontrano le vecchie case costruite di legno e di paglia. Si arriva poi a Piancassina, da dove parte un sentiero di mezza-costa che riconduce a Chiappa. Diversi castagneti si possono trovare lungo tutto l’itinerario.

Località di partenza e arrivo: Chiappa / Difficoltà E / Dislivello 300 metri / Tempo di percorrenza 4.30 ore.

Anello di Monte Reale

Senza allontanarci dal bacino imbrifero dell’Alta Valle Scrivia, l’anello di Monte Reale si sviluppa all’ombra dei castagneti dove il frutto rappresentava una voce importante dell’economia contadina.

Partendo dall'abitato di Cascine ci si dirige verso la zona del Parco dell'Antola, attraversando le salite tra le case, la cappelletta e il punto di partenza del nuovo servizio funicolare per Monte Reale. In prossimità della cima del monte, dove si trova la riserva N.S. della Bastia, si segue il sentiero che scende a Minceto, uno dei tanti borghi agricoli dell'Alta Valle Scrivia. Una carrareccia conduce attraverso la Costa della Bandia, all'ombra dei castagni, ma ciò non impedisce di scorgere il panorama su Ronco Scrivia; dopo Malvasi e Case di Matteo si ritorna a Le Cascine.

Località di partenza e arrivo: Le Cascine, Ronco Scrivia / Difficoltà E / Dislivello 530 metri / Tempo di percorrenza 3 ore.

Sentiero dei Castellani

Altra escursione da segnalare è il Sentiero dei Castellani, dove potrete ammirare anche un capolavoro dell'architettura castellana ligure: il Castello della Pietra.

L’itinerario documenta lo stretto legame che c’era tra la popolazione e le risorse locali, rappresentate soprattutto dal castagno. L’achenio veniva raccolto in autunno e, fino agli anni ‘50, vigeva una vera e propria regolamentazione della castagnadura: in molti paesi, il parroco annunciava la banditura e da quel giorno i proprietari dei castagneti, insieme alle raccoglitrici (alle quali spettava vitto, alloggio e un quintale di farina dolce) davano inizio alla raccolta.

Località di partenza e arrivo: Vobbia / Difficoltà E / Dislivello 180 metri / Tempo di percorrenza 2.30 ore.

Boschi di Viganego

La prossima tappa che vi consigliamo si trova nel Comune di Bargagli, nell’entroterra dell’Alta Val Bisagno. Il percorso tra i boschi di Viganego è un’escursione facile, rilassante, immersa nella natura e l'esperienza più vantaggiosa per un colpo d'occhio perfetto sulle lontane vette alpine e il vicino mare, senza affrontare grandi dislivelli.

La Croce dei Fo a Viganego è alla portata di tutti, per tutte le gambe. Un posto dove provare sensazioni di calma ed estrema tranquillità, insieme ai cavalli selvatici che vivono bradi sui pascoli sommitali. Sono una dozzina, simbolo di libertà, è buona regola restare immobili e godersi lo spettacolo.

Località di partenza e arrivo: Viganego / Difficoltà T / Dislivello 180 metri / Tempo di percorrenza 2.30 ore.

Lago del Brugneto

Un’altra meta facile da raggiungere è il lago del Brugneto, il più grande lago artificiale di Liguria all’interno nel parco dell’Antola. Prima degli anni '50, in questo luogo ornato oggi dal lago di color smeraldo, non si vedeva altro che castagneti.

Dopo la sommersione degli insediamenti, i boschi sono tornati al loro aspetto selvaggio. Oggi, lungo il sentiero vicino al lago sono facilmente trovabili i castagneti ed è un semplice percorso ad anello per trascorrere una giornata per raccogliere le castagne insieme ai bambini, senza anche fare tanta strada.

Località di partenza e arrivo: Brugneto / Difficoltà E / Dislivello 400 metri / Tempo di percorrenza 5 ore.

Anello di Fontanigorda

La Castagnata di Fontanigorda, la tradizionale sagra autunnale del paesino Fontanigorda dell’Alta Val Trebbia, è un evento speciale che unisce tutta la località da oltre 30 anni. Un evento durante il quale si sente ovunque il crepitio delle caldarroste. Per chi vuole passare una giornata alla raccolta delle castagne con i bambini, il Bosco delle Fate a Fontanigorda è un posto ideale, un bosco dove i piccoli possono scoprire i segreti della natura immergendosi nel verde, anzi nel marrone, nel giallo e nell’arancio.

La camminata inizia dalla piazza del Comune di Fontanigorda prendendo la via Al Bosco delle Fate, e si arriva al Bosco delle Fate percorrendo una strada che dista di circa mezzo chilometro. Il Bosco, pieno di castagni e faggi, è un luogo ideale per una giornata fuori porta e si può praticare anche diversi sport come tennis, calcio e minigolf. Per chi vuole fare un trekking ci sono anche diversi punti di partenza che portano a un itinerario più o meno impegnativo. Un percorso molto consigliato è quello che porta al Monte Gifarco. Una volta attraversato il bosco, bisogna seguire le indicazioni con il cerchio giallo vuoto, prestando attenzione anche ai bivi. Fino a raggiungere la cima erbosa la pendenza della salita è moderata, ma poi si aumenta leggermente fino alla vetta del monte. Alla vetta è posizionata l’elsa di una spada a differenza della croce.

Località di partenza e arrivo: Fontanigorda / Difficoltà EE / Dislivello 681 metri / Tempo di percorrenza 6 ore circa.

Di Ancila Mettekkatt

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