Il Sentiero di Einstein nel Parco dell'Antola, sulle tracce del genio della fisica. Il percorso

Genova, 02/04/2023.

Albert Einstein non era solo un genio della fisica, Premio Nobel nel 1921, ma anche un trekker. Uno di quelli con la gamba allenata, perchè nella primavera del 1895 da Pavia raggiunse Genova, attraversando l'Appennino e il Parco dell'Antola. La lunghezza da Pavia a Genova, secondo il moderno Google Maps è di poco meno di 115 chilometri, ma il percorso che prendiamo in considerazione, ossia quello attraversa la Val Trebbia, nei comuni di Fascia, Rondanina, Montebruno e Propata, copre una distanza di 48 km. Il Parco regionale dell'Antola ha ripristinato, ripulito e dotato di segnaletica questo lungo percorso che, ovviamente, prende il nome di Sentiero di Einstein.

Ma come mai Albert il trekker si è avventurato su questi sentieri? Nel 1895 Einstein lasciò la Germania per raggiungere suo padre, che si era trasferito per affari in Italia, a Pavia. Il padre non era l'unico membro della famiglia a vivere qui in Italia, anche lo zio aveva infatti scelto il Bel Paese per il suo business, che aveva come base proprio Genova, più precisamente uno scagno in piazza delle Oche.

Il giovane Einstein, che allora aveva solo sedici anni, decise di fare visita allo zio a Genova ed ecco alcune delle zone che ha attraversato nel suo lungo tragitto, che oggi può essere finalmente scoperto e apprezzato dagli appassionati di trekking. L'area che comprende le zone racchiuse lungo il Sentiero di Einstein è infatti vasta e può essere presa come punto di snodo e riferimento per muoverso all'interno del Parco dell'Antola.

Partiamo da Fascia, il comune più il più alto della Liguria, che svetta dai suoi 1.118 metri, al confine tra Liguria, Piemonte, Emilia e Lombardia. E' il comune più alto, ma anche quello più piccolo della Liguria, visto che vanta ben centoventi abitanti ed è sede dell'Osservatorio Astronomico più grande di tutta la regione. Le altre attrazioni turistiche sono la chiesa di San Rocco e qualcosa che sarà particolarmente apprezzato dai golosi, ovvero i ravioli. Si sa che il trekking mette fame, quindi l'unica locaanda del paese, specializzata proprio nella produzione di ravioli ai funghi è un must. Una menzione d'onore va al passato di Fascia, che fu un centro molto attivo e strategico durante la Resistenza.

Ci spostiamo a Rondanina, paese di montagna il cui omonmo Bric si erge per 1.340 e che si può raggiungere attraverso una camminata di circa due ore, con poco più di trecento metri di dislivello, per un trekking di livello E (escursionismo). L'area attorno a Rondanina si affaccia sul Lago del Brugneto: attorno a questo grande invaso artificiale è possibile effettuare un anello di 13 kilometri, che si snoda all'interno di estese faggete.

Il Lago del Brugneto può essere punto di partenza per tornare nei luoghi di Albert Einstein e arrivare a Propata. Da qui, inoltre è possibile spingersi verso il monte Antola e tutta la zona circostante, percorrendo il Sentiero dei Narcisi, che nella tarda primavera colorano i prati, soprattutto a Pian della Cavalla, raggiungibile da Fascia o dalla località Casa del Romano. Ma torniamo a Propata, sede del Rifugio dell’Antola, aperto nei mesi di primavera, estate e autunno, che offre ospitalità agli appassionati di natura e trekking, oltre che piatti succulenti. Dai suoi 1460 metri di quota è possibile spaziare con lo sguardo su un'immensa vallata sottostante.

Terminiamo con Montebruno, che oltre alle bellezze naturalistiche, ha anche il patrimonio artistio e storico più ricco della zona. Da visitare il Santuario, risalente al Quattrocento, con il suo stile gotico, reso ancora più sontuoso da un altare in stile Barocco. Da segnalare il ponte in pietra sul Trebbia e le piccole botteghe del paese, che riservano curiosità e golosità.

Albert Einstein non ci ha solo lasciato la Teoria della Relatività, ma anche consigli per trekking e itinerari, per scoprire le bellezze del Parco dell'Antola

Di Paola Popa

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