Rai5: Danco Singer, direttore del Festival della Comunicazione, racconta l'Abbazia di San Fruttuoso

Genova, 08/06/2022.

È Frame - Festival della Comunicazione, tramite la voce e la testimonianza del suo direttore Danco Singer, a raccontare la storia e il fascino dell'Abbazia di San Fruttuoso a Camogli in una puntata in onda in prima visione alle ore 21.15 di giovedì 9 giugno su Rai5. "A ben vedere il Fai 2022" è il titolo dello speciale che celebra le bellezze del nostro Paese che grazie al Fondo Ambiente Italiano sono state riportate al loro splendore. La puntata è parte di Visioni, il nuovo programma di Rai Cultura in onda su Rai5.

Insieme alle testimonianze di altri illustri ospiti come il Presidente Fai Marco Magnifico, Danco Singer racconta come la memoria storica e culturale dell'Abbazia di San Fruttuoso possa e debba essere conservata. E spiega anche come il Festival della Comunicazione di Camogli, che si tiene ogni anno a settembre a Camogli, entri in questo percorso di valorizzazione culturale dell'area dell'abbazia e di uno dei borghi marinari più belli e affascinanti d'Italia.

Le origini del complesso abbaziale risalgono, secondo la leggenda, all'VIII secolo, quando Prospero, vescovo di Tarragona, per sfuggire all'invasione araba della Spagna, si rifugiò nella baia costruendovi una chiesa per conservare le reliquie del martire san Fruttuoso. Un primo edificio religioso fu costruito a mezza costa, nella località oggi detta "Chiesa Vecchia", dove ancora si vedono pochi resti di un'antica costruzione, mentre l'attuale abbazia sarebbe sorta intorno alla metà del IX secolo e fu ricostruita tra la fine del X secolo e l'inizio dell'XI per volere di Adelaide di Borgogna, vedova dell'imperatore Ottone I.

Nello stesso secolo passò ai monaci benedettini e fu ingrandita nel XII secolo con l'aggiunta di un piano. Nel XIII secolo vi fu aggiunto il corpo edilizio con loggiato verso il mare, a opera della famiglia genovese dei Doria, che utilizzò una sala dell'abbazia per le proprie sepolture. Il chiostro superiore fu ricostruito nel XVI secolo per volontà di Andrea Doria, mentre nel 1562 fu costruito il torrione di avvistamento quadrato che tuttora domina la baia. L'abbazia fu in seguito abbandonata e utilizzata come abitazione. Nel 1933 fu restaurata dallo Stato Italiano e, nel 1983, i Doria Pamphili donarono gli edifici e i terreni al Fai - Fondo Ambiente Italiano. Oggi è 

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