Palazzo Rosso restaurato riapre al pubblico: dagli affreschi a uno spazio inedito

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Genova, 18/05/2022.

Palazzo Rosso riaprirà presto al pubblico, con una delle collezioni museali più ricche e sorprendenti di Genova, per completare un tour che prevede anche le visite a Palazzo Bianco e Palazzo Tursi. Dopo il successo dei Rolli Days 2022 di Primavera, Strada Nuova si prepara per la riapertura di uno dei palazzi più amati dai genovesi. Durante la presentazione alla stampa, a cui ha partecipato l'assessore alla cultura del Comune di Genova Barbara Grosso, è stata anche fissata la data: martedì 7 giugno 2022. E questi sono gli orari: dal martedì al venerdì (9-19); sabato e domenica (10-19.30); lunedì chiuso. Dopo oltre due anni di restauro, ci sarà anche uno spazio inedito, quello del mezzanino con le decorazioni del '700.

Per la residenza dei Brignole-Sale erano necessari importanti interventi di adeguamento impiantistico e strutturale, ora quasi terminati. Alla imminente riapertura, le sale di uno tra i più importanti e visitati musei della città saranno dotate . dunque di impianti all'altezza delle nuove necessità tecnologiche delle esposizioni. I lavori a Palazzo Rosso, che hanno adeguato la struttura ai vigenti standard di qualità e sicurezza, sono iniziati alla fine del 2019 e sono stati finanziati grazie al Patto per Genova e al sostegno della Compagnia di San Paolo, da sempre vicina al mondo culturale genovese. Di 2,8 milioni di euro l'importo complessivo degli interventi cui ha partecipato anche l'amministrazione comunale per il rifacimento di parte dei serramenti, il restauro di arredi monumentali e la realizzazione di alcuni tendaggi.

I lavori hanno riguardato l'ammodernamento tecnologico e la messa a norma degli impianti (idraulici, meccanici, elettrici e speciali), con adeguamenti necessari per l'utilizzo delle reti informatiche che nei musei moderni permettono di offrire esperienze di visita del tutto differenti rispetto al passato. In particolare si è proceduto al restauro della Sala della Grotta del secondo piano ammezzato, con l'apertura al pubblico della relativa alcova, uno ambiente che rappresenta un vero e proprio unicum. Restaurata anche la volta della Sala della Primavera affrescata da Gregorio De Ferrari, vero capolavoro della grande decorazione genovese. Il progetto aveva come finalità il ripristino degli impianti nel rispetto assoluto delle caratteristiche storiche del complesso e degli interventi eseguiti negli anni '50 ad opera dell'architetto Franco Albini. Sono stati inoltre filologicamente sostituiti gli allestimenti in tessuto.

Per la nuova progettazione degli impianti è stata dedicata particolare attenzione a trovare - d'intesa con la Soprintendenza - soluzioni che non danneggiassero l'apparato decorativo parietale del secondo piano nobile (l’unico affrescato) e i pavimenti di marmo. Le delicate operazioni di smontaggio per far posto ai cantieri non sono state comunque "integrali". Nel periodo di chiusura infatti una parte delle collezioni del “Rosso” sono state in ogni caso visibili a genovesi e turisti.

Il percorso di Palazzo Bianco era stato rinnovato per accogliere una preziosa selezione di capolavori di Palazzo Rosso. Infatti, nelle sale affacciate sul giardino sono stati esposti i grandi capolavori della collezione, dalla tavola di Palma il Vecchio con la Sacra Conversazione, all’olio su rame di Ludovico Carracci, dipinto a Bologna nel 1602, alle celebri tele di Giovan Francesco Barbieri detto Guercino - la Cleopatra e il Dio Padre con angioletto - e Guido Reni - il San Sebastiano. E poi un prezioso rame di Orazio Gentileschi, la tela con Clorinda libera Olindo e Sofronia dal rogo di Mattia Preti, il Ritratto di Geronima Brignole-Sale con la figlia Aurelia di Anton Van Dyck, e altri quadri di Grechetto e Bernardo Strozzi, come la celeberrima Cuoca, ora in prestito, insieme ad altre opere del museo, alle Scuderie del Quirinale per la grande mostra Superbarocco. Arte a Genova da Rubens a Magnasco.

Di Silvia Frattini

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