A Genova la Libreria Antiquaria Dallai: libri rari e antichi, con preziose stampe della città

Elisa Morando

Genova, 25/02/2022.

La quindicesima tappa del tour di mentelocale #Genovaattraversolebotteghestoriche è la libreria antiquaria Dallai, bottega storica di Genova dal 1939, giunta oggi alla sua terza generazione (si spera nella volontà dell’ultimo arrivato, il piccolo Giovanni, di soli 3 anni, di portare avanti l’attività un giorno).

Il fondatore della libreria è stato Domenico Dallai, che scelse piazza De Marini, nel cuore dei caruggi del centro storico e della vita marittima cittadini, il luogo dove dare vita al suo mondo di carta. La sua vetrina si trova proprio a fianco del portale del palazzo De Marini Croce, appartenente al sistema dei Rolli riconosciuti dall'UNESCO. Basta salire tre gradini per raggiungere la piccola porta in legno ed entrare in un altro secolo. In pochi metri quadri riescono a trovare il loro spazio centinaia di libri antichi, disposti ordinatamente sugli scaffali alternati a preziose stampe d'epoca. Oggi è Marta Dallai, nipote di Domenico e figlia di Giovanna, a occuparsi del raro patrimonio librario. 

«Teniamo principalmente libri e stampe antiche, qualche stampa e ristampa giapponese, libri di svariati argomenti - spiega Marta - Il prodotto più richiesto è il libro a tema locale o i grandi classici come la Divina Commedia o i Promessi Sposi. Abbiamo anche una ricca raccolta di iconografia di Genova, dal Cinquecento all'Ottocento, stampe di genere e cartografia. È guardando le stampe di Genova che possiamo vedere tutta l'evoluzione della città dal punto di vista urbano». Poi aggiunge: «Il pubblico del libro antico è un po' diminuito e a questo problema si aggiunge la difficoltà di sopravvivere all'epoca dell'e-commerce. Oggi ci appoggiamo a un sito di vendita libraria, Maremagnum, in cui è possibile inserire il proprio catalogo, ma rappresenta comunque un lavoro in più per noi molto lungo e che spesso non compensa gli sforzi. Ci sono alcune cose che restano invendibili».

«Il libro più costoso è relativo, dipende tanto dalla moda: c'è il libro futurista del Novecento che la gente è disposta a pagare anche un migliaio di euro e la Cinquecentina che, invece, non considera nessuno. Purtroppo, come per tutto il mondo dell'antiquariato, non vale più il concetto che 'se è antico vale e interessa', anzi». Marta ci mostra un raro libro dell'Ottocento, dedicato alle colonie commerciali genovesi nella località turca Galata, che vale nei suoi due volumi circa cinquecento euro. Subito dopo, sfoglia con cura davanti ai nostri occhi una guida di Genova molto famosa, stampata in diverse edizioni, pubblicata a Genova da un francese nel 1781, che presenta inserti con la pianta della città.

Ci spiega che la stampa di un tempo aveva una cura diversa. Oltre a una carta migliore c'era anche più tempo per dedicarvisi; dietro a questo processo si nascondevano lavori di precisione come quello dello stampatore, da cui i libri uscivano divisi in quaderni, e quello del legatore, che aggiungeva alla carta la costa in pelle, i ferri con dorature, i marchi a secco. Qualcuno pensa che il mondo del libro di carta sia destinato a scomparire, ma Marta è fiduciosa e nota con ottimismo che tanti giovani oggi si stanno riavvicinando all'oggetto-libro e ne stanno riscoprendo il fascino. 

Di Elisa Morando

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