Giovanni Rivara fu Luigi, la bottega storica di tessuti a metraggio e biancheria dal 1802

Elisa Morando

Genova, 03/12/2021.

Prosegue il viaggio di mentelocale tra le botteghe storiche genovesi, i piccoli musei di Genova nascosti tra i caruggi, carichi di tradizione e storie da raccontare. È Giovanni Rivara fu Luigi, negozio di tessuti dal lontano 1802 in piazza San Lorenzo, la nostra terza tappa di #Genovaattraversolebotteghe (rubrica che potete seguire sulla nostra pagina Instagram @mentelocale_it).

Tutto ebbe inizio con Niccolò Rivara, un esperto mercante di tessuti, che decise di trasmettere la sua passione al figlio Luigi. E fu grazie a Luigi e a sua moglie che quel negozio all'angolo tra piazza san Lorenzo e via di Scurreria, proprio ai piedi della Cattedrale, un giorno prese vita. Sono passati più di duecento anni da quel giorno, ma il negozio di stoffe resta ancora in piedi, conquistandosi il primo posto sul podio della vendita di teli a metraggio in città

«È stato tramandato di padre in figlio per tanti anni e continua ad appartenere alla stessa famiglia - spiega Luigi Rivara, proprietario della teleria - Continuiamo a vendere teli a metraggio, lini, cotoni, lenzuola e tovaglie, come un tempo. Abbiamo un laboratorio che produce ancora le tovaglie per tavoli lunghi, difficili da trovare in commercio. Ci siamo dovuti un po' rimodernare per stare al passo con i tempi, abbiamo ormai roba anche già confezionata come mezzeri di lino, camiceria, asciugamani, accappatoi». 

Il negozio è sempre lo stesso da ben 219 anni, si è solamente amplificato in parte negli anni '70 e poi negli anni '90. Tanto per avere un riferimento, il banco di noce su cui si serve è un pezzo unico, pieno, tutto di noce nostrana bionda. Quell'alberello, quando è stato tagliato avrà avuto sui duecento o duecentoventi anni. Se si conta che si è trasformato in banco da circa altri duecento, basta fare due calcoli per rendersi conto che ha sulla sua superficie quasi mezzo millennio di storia. «Quando Cristoforo Colombo andava in America, probabilmente stava mettendo su i primi fiorellini».

Sopra quel bancone chissà quante stoffe colorate, quante lenzuola, quanti mezzeri decorati sono stati piegati. Sotto quel bancone, però, scopriamo che si nasconde ancora oggi qualcosa di molto più prezioso: un vecchio registro di cassa risalente al biennio 1847-1848, che attesta non solo le commissioni della vasta clientela del tempo, tra cui si annoveravano borghesi, aristocratici, ordini religiosi e perfino la regina Maria Cristina di Savoia, ma anche tutte le entrate e le uscite del negozio, mance e beneficenza incluse. Bisogna sottolineare il fatto che la fortuna di Rivara è stata davvero grande, si pensi ad esempio che, a dormire tra le lenzuola della ditta, è stato addirittura Papa Giovanni Paolo II in persona. «Cerchiamo di mantenere viva la tradizione, anche se spesso è davvero difficile - conclude Rivara - È comunque un'emozione vedere entrare ogni giorno anche tanti turisti, intenti ad ammirare la struttura e gli arredi del negozio. Sappiamo che non ne esistono più di negozi così».

Di Elisa Morando

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