Frinti, il borgo sommerso nel Lago del Brugneto tra leggenda e realtà

Fabio Liguori

Genova, 27/11/2021.

Le escursioni in Liguria hanno sempre qualcosa di speciale. Per due motivi: il primo è perché danno modo di ammirare panorami mozzafiato e immergersi nella ricchezza paesaggistica della regione. Il secondo è perché sono in grado di narrare storie incredibili: racconti insoliti, particolari sconosciuti ai più e... leggende metropolitane. Un esempio? Avete mai fatto l'escursione ad anello attorno al Lago del Brugneto? L'itinerario, insieme ad altre escursioni per l'autunno in Liguria, è uno dei più consigliati nella stagione autunnale per ammirare il foliage e suggestivi scorci sul Lago del Brugneto. Quel lago che, a vederlo, sembra quasi sia lì da sempre. E invece no.

Dovete sapere che il Lago del Brugneto, nel Parco dell'Antola, è in realtà un invaso artificiale realizzato nel 1959 dallo sbarramento dell'omonimo torrente tramite una diga. Oggi è una fortuna per Genova, poichè il Brugneto è diventata la maggior risorsa idrica della città. Ma un tempo, quando il lago era ancora in fase di realizzazione, alcuni piccoli borghi che si trovavano dove adesso sorge lo specchio d'acqua dovettero soccombere di fronte alla costruzione di questa immensa opera. Fra questi c'era il piccolo insediamento montano di Frinti, da anni ormai sommerso dalle acque del Brugneto. Ma sotto la supercficie del lago, ancora oggi Frinti continua a far parlare di sè per via di una curiosa leggenda metropolitana legata al borgo e avvolta nel mistero. Volete scoprirla? Allora è necessario partire da lontano e raccontarvi la storia di come Frinti scomparve...

Come scomparve Frinti nelle acque del Brugneto? Come detto, il Lago del Brugneto vide la luce alla fine degli anni Cinquanta, ma per poter realizzare la diga si rese necessario demolire due borghi: Frinti, appunto, e Mulini di Brugneto. Il primo contava 15 abitazioni, il secondo solo. A nulla servirono le proteste da parte dei cittadini dei piccoli borghi, poichè i lavori iniziarono lo stesso e gli edifici furono abbattuti con l'aiuto delle mine. In particolare, gli uomini e le donne che abitavano a Frinti si dispersero in altri paesi della valle, alcuni si trasferirono a Genova. Diversi abitanti di Frinti lasciarono addirittura la propria casa con l’acqua che già saliva a formare il lago e assistettero perfino alla distruzione delle case. Tuttavia l'abbattimento delle abitazioni di Frinti fu necessaio, per non lasciare strutture che potessero diventare pericolose quando fossero riemerse dopo una lunga permanenza nell’acqua. Oggi il piccolo borgo di Frinti riposa sul fondale del Lago del Brugneto. O almeno quel che ne rimane, cioè pochi ruderi delle case, che appaiono soltanto in occasione delle secche del lago.

Nonostante sia sommerso dalle acque del Brugneto, Frinti oggi continua a far parlare di sè. Avete mai sentito parlare della leggenda di Frinti? Tra gli abitanti della Val Trebbia, negli anni si è diffusa una leggenda, raccontata dai pescatori che si recavano presso il lago. Secondo questo racconto metropolitano, nei periodi di siccità si potrebbe vedere spuntare dalle acque la punta del campanile della chiesa di Frinti e si potrebbe anche sentire il suono della sua campana. In realtà questa circostanza è priva di fondamento: come raccontano i vecchi abitanti di Frinti ancora in vita, nel borgo non è mai esistita nessuna chiesa.

Nel 2004, alcuni sommozzatori perlustrarono il fondale del lago senza trovare traccia del campanile, screditando così definitivamente la leggenda del Brugneto. Tuttavia, qualcuno ancora insiste nel sostenere che i sommozzatori nel 2004 avessero sbagliato il punto di immersione e che quel campanile in realtà esista.  Piaciuta la leggenda? Sappiate che non è l'unica in Liguria: date un'occhiata alla leggenda della spada nella roccia del Monte Gifarco e alla leggenda di Cala dell'Oro nel Parco di Portofino, raccontate dal blog Il Cappellino Errante.

Di Fabio Liguori

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