Sentiero dell'Acquedotto Storico di Genova: percorso da Prato e da dove partire

commons.wikimedia.org

Genova, 14/04/2021.

L’Acquedotto storico di Genova costituisce un’importante testimonianza dell’antica strada dell’acqua, monumento risalente all’epoca dei romani che nei secoli permise alla città di accedere all’acqua potabile. Oggi, grazie anche ai progetti di restyling attuati negli ultimi anni, si è trasformato in un piacevole percorso pedonale di circa 28 chilometri che permette di esplorare tra orti e uliveti la Val Bisagno, sovrastando il Cimitero di Staglieno e attraversando i ponti-sifone sul Geirato e sul Veilino, considerati capolavori dell’ingegneria idraulica. Si tratta di un sentiero per lo più pianeggiante, che presenta numerosi punti di ingresso; qui tratteremo quello in prossimità di Prato (e arriveremo fino alla chiesa di Molassana).

Dopo aver posteggiato la macchina a Prato o essere scesi al capolinea delle linee 13 e 14 dell’autobus, recarsi in via Raitano; il percorso dell’Acquedotto di Genova comincia in fondo alla via, di fronte alla Scuola di Infanzia La Coccinella. 

Passato un primo tratto di creuza (salita Ruina) piuttosto ripido, si imbocca l’Acquedotto e il sentiero diventa del tutto pianeggiante. È per questo motivo una passeggiata adatta a bambini di tutte le età, perfetta per una rilassante gita domenicale; ha il vantaggio di essere tanto lunga e con tanti accessi e uscite da non avere dei veri e propri punti di partenza e di arrivo, permettendo quindi a ciascuno di scegliere il punto in cui tornare indietro. È una gita che si può svolgere in totale tranquillità, l’unica cosa a cui si dovrà dedicare particolare attenzione, soprattutto in presenza di bambini, sarà la mancanza di protezioni a valle lungo alcuni tratti del percorso.

Sarà facile riconoscere il giusto itinerario, dato che è quasi del tutto ricoperto dalle caratteristiche lastre di pietra di Luserna, recentemente messe in sesto dai volontari della Federazione Acquedotto Storico di Genova. Proseguendo lungo il percorso, ci si immergerà fin da subito nella natura, provando la sensazione di essere in piena campagna pur avendo la città a pochi metri. Una volta imboccato il sentiero, si prende la direzione verso Genova, e dopo pochi metri si incontra il portale del Barabino della Galleria della Rovinata, dove nell’Ottocento scorreva un canale che alimentava l’acquedotto. Proseguendo, si incontrano: un piccolo lavatoio, lo sbocco della Galleria di Gambonia, i filtri dell’antico acquedotto e alcuni edifici che un tempo venivano utilizzati come mulini. Poco più avanti, si attraversa il primo grande ponte in pietra a sei arcate, che sovrasta il Rio Torbido. In prossimità del ponte, si trova l’unica area di sosta del percorso, con due tavoli e panche dove fare pic-nic.

 A tratti il sentiero sembra terminare in una strada asfaltata, ma basterà attraversarla e seguire il segnale pedonale “Antico Civico Acquedotto” per proseguire nella giusta direzione. Si cammina affiancando muretti a secco e fasce ricche di ulivi, si possono incontrare numerosi animali che faranno emozionare i più piccoli, come capre, pecore, galline e tartarughe. Si attraversa l’antico borgo di San Siro e si procede paralleli al muro di cinta del cimitero di Struppa, attraverso un ponte canale di tredici arcate. Si passa accanto alla chiesa di Nostra Signora Assunta e si supera il rivo Crosa. Si prosegue fino a quando non si è stanchi, perché raggiungere il Cimitero di Staglieno trasformerebbe la passeggiata in un’esperienza più impegnativa. Un’idea potrebbe essere quella di giungere fino alla Chiesa di Molassana, impiegando così poco meno di due ore per la sola andata.

Di Elisa Morando

Argomenti trattati

Newsletter EventiResta aggiornato su tutti gli eventi a Genova e dintorni, iscriviti gratis alla newsletter