La storia di Diego, il giovane ligure nominato Alfiere della Repubblica da Mattarella

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Genova, 11/03/2021.

C'è anche un ligure tra i 28 giovani che, nella mattinata di giovedì 11 marzo 2021, hanno ricevuto l'attestato d'onore di "Alfiere della Repubblica" dal Presidente Sergio Mattarella per essersi distinti nel 2020 per l'impegno e le azioni coraggiose e solidali. Diego Barbieri, 14 anni di Ceranesi (entroterra di Genova), è stato premiato per la forza e l'impegno con cui trasmette l'amore per la montagna. Dopo un grave incidente che lo ha visto convolto in giovanissima età, Diego è tornato tra le sue amate montagne, grazie alla grande tenacia che lo contaddistingue: ora è un esempio di resilienza e di riscatto non soltanto per la Liguria ma per l'Italia intera.

"Nonostante il grave incidente avuto a 8 anni, il genovese Diego Barbieri non si è arreso e, a soli 14 anni, è stato nominato 'Alfiere della Repubblica' dal presidente Sergio Mattarella. Dopo essere stato salvato dai medici dell'ospedale Gaslini di Genova, Diego è diventato un esempio per amici e compagni di scuola e dopo il suo incidente nel bosco continua ad andare in montagna e a promuovere le bellezze della nostra terra. Bravo Diego per aver dimostrato che nessun ostacolo è insormontabile!". Così il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti dopo la nomina del giovane ligure da parte di Mattarella.

"Quella di Diego Barbieri è una storia toccante - aggiunge l’assessore alle Politiche giovanili e alla Scuola Ilaria Cavo - Che emerge grazie al riconoscimento di oggi e che è giusto valorizzare. Racconta e riconosce la forza di un ragazzino che non si è arreso, ma contemporaneamente riconosce la forza di una scuola e di una comunità che hanno saputo capirlo e accompagnarlo: prima nei piccoli passi necessari per una vita nuova, più difficile, diversa da quella a cui era abituato a causa di un terribile incidente, poi di nuovo sulle montagne grazie a una joelette, un mezzo speciale per l'arrampicata, che ora gli permette di raggiungere le vette insieme ai suoi compagni. Mi sono complimentata con Marco, suo papà. Mi ha spiegato quanta forza gli ha dato il progetto che la sua scuola, l'Alice Noli di Campomorone, ha dedicato alla 'montagna'. Quella montagna che Diego ama e che lo ha stimolato. È stata la svolta: ha dato forza a lui, e ha dato forza ai compagni. Un messaggio di inclusione a doppio senso”.

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