25 aprile 2020. Genova celebra la Liberazione con un concerto al Carlo Felice: dove vederlo in streaming

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Genova, 23/04/2020.

Sulle note dell’Inno di Mameli, in una raffinata versione per quintetto d’archi, prenderanno il via sabato 25 aprile 2020 le celebrazioni per la Festa della Liberazione all’interno del Teatro Carlo Felice di Genova. Per la prima volta, nella città che è un unicum a livello nazionale in cui gli invasori firmarono la resa nelle mani della Resistenza, saranno festeggiamenti che non riempiranno le piazze ma che daranno comunque il senso dell’unità di una comunità distante ma unita e pronta a rincontrarsi.

 Alle ore 11.00 la memoria del 75° anniversario della Liberazione risuonerà grazie a un Quintetto d’Archi formato da cinque componenti dell’Orchestra del Teatro Carlo Felice (Elisabetta Garetti e Pierdomenico Sommati, violini; Laura Safadi, viola, Giulio Glavina, violoncello; Andrea Lumachi, contrabbasso), che si esibirà in un concerto dedicato a Genova e alla Liguria, per la prima volta, a causa del Coronavirus, senza pubblico. Una commemorazione voluta da Regione Liguria, Comune di Genova, Istituto Storico della Resistenza e dalla Fondazione Teatro Carlo Felice per ricordare la fine vittoriosa della guerra di Liberazione e l’impegno che si deve mettere in campo per superare le attuali difficoltà nei confronti di un nemico che ieri, come oggi, mette in discussione la libertà e la possibilità di una vita normale.

Il programma, messo a punto dal Teatro Carlo Felice, con la collaborazione dell’Istituto Storico della Resistenza, prevede la lettura di brani di condannati a morte della Resistenza, da parte del regista e attore Pino Petruzzelli, a cui seguirà il concerto,  trasmesso attraverso una diretta social sui canali di Regione Liguria, del Comune di Genova e del Teatro Carlo Felice.

Dopo l’Inno di Mameli, il programma prevede una serie di brani accomunati da un forte significato storico, sociale ed emotivo: il Largo dalla Kammer Symphonie in do minore di Shostakovich , scritto dall’autore russo nel 1960 per commemorare le vittime di tutte le guerre e i totalitarismi; il Canone in Re maggiore di Pachelbel, uno dei più celebri e coinvolgenti brani barocchi; l’Adagio di Barber, composto nel 1936, un brano doloroso e struggente, colonna sonora di molti film drammatici come Platoon e The Elephant Man e spesso eseguito in circostanze luttuose che hanno coinvolto intere comunità, come i funerali di Kennedy, di Grace Kelly, di Einstein, Roosvelt; Oblivion di Piazzolla (arrangiamento di Elio Veniali), in cui il tango argentino diventa una musica internazionale che travalica le frontiere; un medley di canti partigiani (arrangiamento di Elio Veniali); e, per chiudere, la celebre e toccante Aria sulla quarta corda di Bach

Una occasione per riaffermare la funzione culturale e sociale dei teatri d’opera e dell’arte come espressione di libertà e democrazia. Interverranno alla celebrazione il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti, il sindaco di Genova Marco Bucci, il presidente dell’Istituto storico della Resistenza Giacomo Ronzitti e il sovrintendente del Teatro Carlo Felice Claudio Orazi.

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