Sardine a Genova, in piazza contro odio e razzismo: la manifestazione

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Genova, 25/11/2019.

In piazza contro odio e divisioni. L'ondata di Sardine arriva a Genova, nel tardo pomeriggio di giovedì 28 novembre 2019, il giorno prima del quarto sciopero globale per il clima Fridays for Future. Appuntamento in piazza De Ferrari, dalle ore 18 e fino alle 22 circa, nel centro della città, per sventolare le sardine di carta e far sentire la propria voce. Niente palco, ma molte sardine da riprodurre anche sulle magliette indossate dagli organizzatori. L'evento facebook Sardine di Genova, ha giù superato le 12mila persone interessate. De Ferrari si prepara ad accogliere, così, migliaia di manifestanti. Il tutto senza altri simboli o bandiere, vietati anche all'evento genovese.

Il movimento delle sardine, slegato dai partiti, ha riempito nei giorni scorsi le piazze dell'Emilia Romagna, Perugia e Palermo, in attesa di riempire Firenze (30 novembre) e Roma (dicembre 2019). Un movimento che parte dai valori ed è nato dai social network nel giro di poche ore, in contrasto alle politiche leghiste nella non accoglienza.

Anche la manifestazione a Genova, lanciata su Facebook da tre educatori - Roberto Revelli, Micol Franceschi e Alessandra Milanesi - è nata sull’onda del primo flash mob organizzato in piazza Maggiore, a Bologna, in contrapposizione al comizio di Matteo Salvini. I valori messi in campo dalle Sardine sono contro la violenza, l’odio e il razzismo, oltre alla politica della falsità. Si scende a De Ferrari per riaffermare che l’antifascismo è un valore trasversale alla politica e elemento fondante della nostra democrazia.

«Per contarci e chiedere con forza un paese più umano e solidale, per dire che siamo contro l'odio e le divisioni, che non si costruisce il consenso sulla paura e sulla manipolazione. Per pretendere che le regioni e i comuni che presto andranno al voto non siano considerate terra di conquista ma comunità di persone, in cui nessuno viene prima degli altri. Per dimostrare che noi stessi siamo comunità e che la politica deve essere al nostro servizio e non servirsi di noi. Nessun insulto, nessun simbolo, nessun partito. Ci troviamo in Piazza De Ferrari. Portatevi dietro un Pescione di carta da sventolare. Dobbiamo solo essere in tanti. Lo scopo di questo evento vuole essere lo stesso di quello di Bologna».

Una nuova mobilitazione contro il populismo che trova terreno fertile nell’indifferenza e nell’individualismo. Come nella manifestazione di Bologna e nelle altre piazze italiane, per le sardine di Genova: «ritrovarsi significa dar corpo e voce a una relazione umana reale, condividere uno spazio e dei principi, a cui non vogliamo rinunciare. I diritti sono indivisibili, e le perone ugualmente, senza distinzione di condizione sociale o personale, genere, fede o nazionalità». In piazza a Genova sono attesi giovani, donne, migranti, lavoratori e lavoratrici, studenti e studentesse, che avranno spazio e parola. Per info, scrivere a questa e-mail.

Di A.S.

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