Genova, trenino di Casella: dal Governo 17 milioni per sicurezza e servizio

Andrea Martinelli

Genova, 02/02/2018.

Per il trenino di Casella arrivano 17,4 milioni dal Governo. Il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio ha infatti stanziato 17,4 milioni di euro per la Genova-Casella, linea tornata in funzione  sabato 21 maggio 2016, dopo uno stop durato tre anni. Il convoglio parte da Manin e, percorrendo un tratto di 25 chilometri, valica l'Appennino fino ad arrivare a Casella.

Questi finanziamenti serviranno a dotare la linea di sistemi tecnologici di blocco e protezione della marcia del treno, al fine di migliorare i livelli di sicurezza secondo gli standard individuati dall'Agenzia Nazionale per la Sicurezza Ferroviaria. Lo stanziamento per la Genova-Casella è inserito in un decreto da 440 milioni per la messa in sicurezza delle ferrovie regionali isolate, e cioè quelle linee ferroviarie che non sono interconnesse con la rete nazionale.

Un contributo importante per una linea ferroviaria a scartamento ridotto, che collega il centro del capoluogo ligure all’entroterra, idea che era già concreta nella seconda metà dell’Ottocento. Una linea piena di storia e fascino, che viene utilizzata sia dai pendolari sia dai turisti in visita a Genova e in Liguria. Poi l'inaugurazione nel 1929: il trenino è entrato subito nel cuore dei genovesi e per anni ha rappresentato un mezzo di trasporto amatissimo anche da chi, visitatore o genovese doc, organizzava gite nei weekend.

Ha superato momenti complessi, come quello bellico, ma negli anni Settanta iniziò l’opera di rinnovamento, partendo dall’armamento con la sostituzione delle rotaie originali da 27 kg/m con rotaie da 36. Negli anni '90 e 2000, la gestione della ferrovia passò a Ferrovie dello Stato, Regione Liguria e infine Amt. Oggi è un viaggio utile e panoramico, una linea piena di storia e fascino utilizzata da pendolari e turisti.

Questi interventi si aggiungono agli interventi appena appaltati (i cantieri partiranno a breve) per 740mila euro relativi al rinnovo dell'armamento (che permetteranno di eliminare tutti i rallentamenti residui e mantenere in efficienza l'armamento con elevati standard manutentivi) nonché ai fondi esistenti (1.7mln di euro) per la Revisione Generale del materiale rotabile (che riguarderà sia i mezzi storici di grande pregio quali A1 (ex Ora), A5 (ex-Spoleto), 29 (ex-Sangritana), che manterranno inalterate le loro caratteristiche attuali sia l'A6 (ex-Spoleto) che sarà rinnovata secondo moderni standard di comfort).

Di Andrea Sessarego

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