Roberto Recchioni, da Genova al Lucca Comics 2017 nel segno di Dylan Dog

Genova, 10/07/2017.

Il lungo fine settimana del primo Cine&Comic Fest, tenutosi a Genova dal 5 al 9 luglio, è stato un’ottima occasione per i genovesi di godere di anteprime cinematografiche - Spider-Man Homecoming, Nemesi, Monolith e la prima mondiale del terzo capitolo della trilogia dedicata al Pianeta delle scimmie - alternate agli incontri con due autori d’eccezione come Roberto Recchioni, curatore di Dylan Dog, e Zerocalcare.

Incontro Roberto Recchioni al termine del suo weekend genovese, domenica 8 luglio. Una chiacchierata davanti ad un caffè, aspettando il suo treno per tornare a Roma. Alle spalle il bel convegno sulla figura della donna nei fumetti, che si è svolto sabato pomeriggio all'interno del Museo Luzzati di Porta Siberia, insieme a Giorgio Viaro e Laura Guglielmi. Un dibattito decisamente pieno di spunti, grazie all’approccio raccontato da Recchioni e Zerocalcare,a cui è seguita una chiacchierata tra lo stesso fumettista e Giorgio Viaro, direttore di Best Movie e della manifestazione genovese, con Dylan Dog e il cinema al centro della serata.

«Dylan - racconta Recchioni - non è solo un cinefilo, ricco di rimandi al cinema, ma è anche un fumetto risultato di un’operazione post moderna che Sclavi operava fin dagli inizi». Una scrittura innovativa, non solo rimando didascalico, che racconta di un fumetto costruito come se il divario tra cellulosa e celluloide non esistesse. «Genova - continua - un po’ la conosco, ma è una città che mi piacerebbe conoscere meglio. E poi, da amante dichiarato della poesia di De André, devo dire che a Genova avete dei grandi autori».

Recchioni è un viaggiatore curioso, un aspetto che emerge dai suoi lavori e che viene fuori con evidenza quando parla del mondo visto attraverso i suoi occhi. «Sai - confessa - una delle cose che mi piacciono di più del mio lavoro è che mi permette di girare per l’Italia; una fonte di arricchimento enorme. È bello scoprire le differenze tra le città e i loro tesori e non solamente quello».

Al centro della chiacchierata ovviamente il Dylan che verrà, ma non solo. «Al numero sette di Craven Road, a Londra, vive un uomo estremamente affascinante. Il suo coinquilino è Dylan Dog» ha dichiarato sorridendo. Proprio a Groucho, la spalla di Dylan Dog, sarà dedicata la fine delle celebrazioni del trentennale del personaggio di Tiziano Sclavi. «A Lucca regaleremo anche delle maschere, avremo Groucho ovunque per chiudere in bellezza l’anno Dylaniato». Una celebrazione che è una dichiarazione di affetto per il pard, l'amico fidato più surreale della famiglia Bonelli. «Abbiamo cominciato a celebrare Dylan e i suoi trent’anni di vita lo scorso anno, lo chiuderemo con una vera e propria festa dedicata al suo amico e assistente».

«L’idea - racconta - è di organizzare a Lucca Comics and Games 2017 il primo Groucho raduno ma non solo. Durante la manifestazione saranno i dodici - forse tredici - albi dedicati a Groucho la grande novità. Gli albi saranno protagonisti di un’operazione editoriale interessante; tutta la collana sarà messa a disposizione contemporaneamente». Come le serie di Netflix. «Gli albi, realizzati in piena libertà creativa, hanno autori straordinari. Alcuni si stanno aggiungendo, quelli certi sono Maicol&Mirco, Giacomo Bevilacqua, Tito Faraci, Silvia Ziche, Alessandro Bilotta, Sergio Ponchione, Luca Enoch, Sio, Francesco Artibani, Giorgio Cavazzano, Paola Barbato, Luigi Piccatto, Riccardo Torti, Marco e Giulio Rincione, Tuono Pettinato, Dario Moccia, Jacopo Carmagni, Marco Bucci, Daw, Zerocalcare. Mancano all’appello Leo Ortolani, che però sta lavorando direttamente su una storia di Dylan e Gipi». Un laboratorio mica da ridere, o tutto da ridere, trattandosi di Groucho.

«Vorrei che fosse un momento per fare una fotografia del fumetto italiano, come fossero gli Stati Generali. L’idea che tutti questi autori, almeno una volta, saranno tutti riuniti su un tavolo allo stand Bonelli, devo ammettere, è una figata». Tredici Groucho in cerca di autore, e che autori, ma non solo. «A Lucca verrà presentato il numero #375 della serie, la nuova storia scritta da Tiziano Sclavi e disegnata da Angelo Stano - la coppia del numero uno - ed una variant di Dylan davvero particolare (massimo riservo ovviamente) e che sarà una vera sorpresa, senza dimenticare l’anteprima dei Racconti di Domani, la nuova collana di Sclavi».

Roberto Recchioni è al suo quarto anno con Dylan. «Un periodo ricco di riflessioni. Diventare curatore di Dylan Dog è stato un passaggio tosto. Confrontarsi con il suo pubblico poi è complicatissimo perché si tratta di una platea enorme, eterogenea. C’è anche un'audience virtuale - che fa parte del mezzo milione di lettori a cui Dylan era arrivato quando era un fenomeno sociale - che continua a seguire il personaggio e che resta affezionato. E poi c’è da fare i conti con la nostalgia, che è una carogna forte. Vedi - racconta Recchioni - noi possiamo scrivere il miglior Dylan Dog possibile, ma non possiamo restituire l’adolescenza. Quello che proviamo a fare è portare tutti i mesi in edicola un personaggio con storie con sostanza, spunti di riflessione, anche provocazioni. Motivi per aspettarlo e leggerlo. Farlo è un’esperienza difficile, molto totalizzante e ricca di stimoli».

Roberto Recchioni mette in Dylan passione, idee e coraggio. Tutte qualità di cui Dylan Dog aveva bisogno e che è tornato ad avere. «Adesso - aggiunge - con il ritorno a casa dei diritti media e consumer products di Dylan Dog - che è HomeComing come Spider-Man - si aprono nuovi scenari». In pratica il ritorno dei diritti e la sperimentazione fatta con il progetto fumetto/film Monolith potrebbero essere la stessa strada intrapresa da Dylan, una cosa che Recchioni non esclude. «Abbiamo fatto tanta fatica per riprendere i diritti, per cui è ovvio che faremo in modo e maniera che questa fatica venga ripagata». Nessun progetto di cui fare più che un accento, ma quella che dà è un’indicazione di intenti piuttosto chiara. «Qualsiasi cosa un appassionato possa immaginare - sorride - è al vaglio».

Il Dylan Dog laboratorio poi, trova immediata applicazione in quello che mensilmente troviamo in edicola. Alla fine di luglio e ad inizio agosto uscirà il primo crossover Bonelli. Quello tra Dylan Dog e Dampyr, il mezzo vampiro di Mauro Boselli. «Un lavoro portato avanti con Mauro Boselli che è un amico, ma è anche talmente straordinario; lavorare con lui è davvero impegnativo. Quando si parla con lui - scherza - è come avere avanti un monumento come Tex». «Il crossover di Dylan è stata un’operazione tanto complicata quanto bella, che avrà la prima variant da edicola, una copertina doppia di Cavenago».

In edicola in questi giorni c’è invece un albo che si pone di fronte ad un tema quanto mai attuale, delicato come il terrorismo: Il Terrore scritto da Gabriella Contu e disegnato da Gianpiero Casertano. Un albo che parla di terrorismo usando i paradigmi della commedia e che sdrammatizza un tema che è davvero un nervo scoperto. E lo fa molto bene. È la paura a fare paura, lei l’incubo da affrontare. «Il terrorismo - racconta Roberto Recchioni parlando dell’albo - vince quando viene preso seriamente, perché trascende la realtà dei fatti. Basta vedere quel che è successo a Torino in occasione della finale di Champions per comprenderlo. Il meccanismo del terrore è creare una percezione che diventa realtà. Occorre fare un’operazione che sappia scardinare un meccanismo che si nutre di paura. Depotenziarla attraverso la risata è il modo migliore per vincerla».

NonsoloDylan. Ricca infatti è anche la lista dei progetti non Dylaniati su cui sta lavorando Recchioni. «Di alcuni posso accennare ma non dire, sono in fase di realizzazione e parlarne è prematuro. Sulle certezze. Per prima cosa Orfani. All’epilogo di Sam, la serie in corso, seguiranno due speciali all’anno», una continuità narrativa che sottolinea quanto questa serie sia diventata paradigmatica per la Bonelli. «Agli special a fumetti si vanno ad aggiungere due romanzi pubblicati da Multiplayer. A Lucca presenteremo 4 Hoods, la serie Bonelli Kids che avrà il suo esordio ufficiale nell’Estate 2018».

Se Dylan è il presente, e Orfani il futuro, a chiudere il cerchio ci sono i Samurai. «Prossimo anche l’inizio di Chambara, ambientata nel Giappone feudale e disegnata da Andrea Accardi». «E poi YA. Anche Stecco e Marta li ritroveremo a Lucca». Tanti anche i progetti extra Bonelli. «Per Cosmo collana Battaglia, il vampiro che cammina sulla storia d’Italia, e il Cosmo Universe. Serie Horror. Le copertine saranno di Marco Mastrazzo mentre ai testi autori giovani che hanno avuto a che fare con Battaglia». «Con StarComics. Tornano le serie dedicate ai maestri della letteratura. Protagonisti gli autori del Mistero».

Mentre Roberto Recchioni si accende una sigaretta avviandosi al suo treno penso al team-up villains di Dylan, alle origini dei pards, al Dylan Dog scritto da Dario Argento e a Roma Brucerà in un Giorno, progetti accennati e non detti. Mentre nell’aria restano sospese le mille domande fatte e ne arrivano altre si chiudeva con l’incontro con Zerocalcare il Cine&Comic Fest. Una manifestazione che ha mostrato un potenziale enorme, e che si spera diventi tradizione.

Di Francesco Cascione

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