Giovedì 8 maggio 2025, alle ore 17.30, presso la Biblioteca Berio, Sala dei Chierici, è presentato il libro di Massimo Sorci dal titolo Ottomila dal divano. Tecniche di spostamento dell’orizzonte, Serel - Stefano Termanini Editore. Dialogano con l'autore, Marzia Fontana, giornalista del «Corriere della Sera», e Stefano Termanini.
Una sera di gennaio, un uomo con qualche sogno incartapecorito nel cassetto, progetta - seduto sul divano di casa - di conquistare tutti gli Ottomila, trasformandosi in alpinista di risulta. La sua intenzione è salire in un anno solare un totale di 116mila metri mettendo in fila le quattordici vette più alte della terra, dall’Everest allo Shisha Pangma, rosicchiando tempo agli impegni familiari e al lavoro.
Inizia così una serie di ripetute scorribande, anche notturne, tra le alture di Liguria e Umbria - suoi luoghi di vita e di origine - con qualche puntatina sulle Alpi e su alcune “cime del cuore” nell’Appennino marchigiano e abruzzese. Il monte Fasce diventa così un fantasmatico Nanga Parbat con tanto di parete Rupal, mentre l’Everest assume le sembianze del Gran Sasso d’Italia. E poi ci sono i sentieri della Val d’Aveto, tanta Alta Via dei Monti Liguri, il promontorio di Portofino in un pout-pourri in bilico tra realtà e fantasia. Una lunga marcia romanzata, che non è soltanto una simulazione o una metafora, ma un viaggio vero e “misurabile”.
Il racconto è arricchito con le storie di alcuni protagonisti delle ascese “eroiche” e storiche degli Ottomila, da Hermann Buhl a Walter Bonatti, da Reinhold Messner a Herbert Tichy, diventando così un pretesto per alcune pillole di storia dell’alpinismo.
«Il libro di Massimo Sorci - commenta Stefano Termanini, editore - vuole dirci che ogni tipo di “impresa” in fondo è una sfida con sé stessi. Mi piace questo aspetto, che il sottotitolo dichiara: si può spostare il proprio orizzonte, ponendosi obiettivi e lavorando duro per raggiungerli con fiato, gambe e cuore. L’esito di questo continuo “spostamento” però è sorprendente: una dilatazione quasi infinita dello spazio e del tempo raggiunta attraverso la marcia lenta. Nel libro sono riportate, oltre alle sensazioni e alle descrizioni di paesaggi, storie e itinerari, veloci schizzi visivi appuntati in un personale quaderno di vetta. Insomma, un viaggio compiuto non soltanto… dal divano».
Massimo Sorci, giornalista, da quasi trent’anni vive a Genova. Ha una moglie, due figli e lavora come addetto stampa presso Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura. «Ottomila dal divano» di Massimo Sorci, Serel - Stefano Termanini Editore, si trova in libreria e, online, sui principali store e sul sito della casa editrice.