Sabato 3 maggio 2025, Escursionismo Liguria organizza La traversata del Golfo Paradiso: Sori - Redentore - Camogli. Una passeggiata tra mare e natura, con panorami mozzafiato.
Ecco la presentazione di Enrico Bottino - Trekking promoter. ''La ruota dei colori non si fa mancare nulla in Liguria. Tuffiamoci allora, metaforicamente parlando, nel Golfo Paradiso. Lo faremo seguendo la cornice alta di uno dei tratti di
litorale più suggestivi della regione: da Sori a Recco e Camogli, lungo la seconda tappa della Traversata del Paradiso.
Dalla stazione ferroviaria di Sori, camminando lungo crêuze, sentieri e mulattiere, frutto dell’intelligenza e del raziocinio dei nostri vecchi, scopriremo la Liguria più recondita e lontana dalle spiagge. All’inizio, ad assurgere protagonista è il verde argenteo degli ulivi che riempie il paesaggio più vicino al mare. Il fiatone ci ricorderà come questa terra che abbraccia il Golfo Paradiso si arcua rapidamente per raggiungere i monti.
Prima tappa, la bella Chiesa di Sant’Apollinare che ha mantenuto la sua semplice e austera struttura di pieve romanica: qui vicino lo sguardo spazia dal Promontorio di Portofino verso Genova e oltre. Esemplari di corbezzolo, mirto, roverelle, lecci e castagni caratterizzano la salita verso il Redentore e la cappella campestre di Sant’Uberto (465 m), da dove ammirare ancora meglio questa mirabile terra a ridosso del mare. E già! In Liguria basta un attimo per respirare dapprima l’odore della salsedine e subito dopo l’odore campestre della terra. Dopo una meritata sosta, dal Redentore proseguiremo sul filo del crinale, fin sotto alla cima del Monte Castelletto.
Sempre lungo un sentiero aperto e panoramico, l’escursione prosegue dapprima a mezzacosta, per poi perdere quota verso Recco. Passo dopo passo ci lasceremo alle spalle i sentieri alti per tornare al mare lungo terrazzamenti, muretti a secco, uliveti, orti, eleganti giardini e case! Questa è l'essenza della Liguria che si mostra pietra dopo pietra. Ma non precediamo i tempi: dal passo Quattro strade scenderemo nel bosco di roverelle verso un luogo silenzioso e raccolto, la sobria chiesetta dell’Ascensione (260 metri slm), dove lecci, castagni e cipressi ne sono i suoi custodi. L’escursione prosegue lungo ripide gradinate e crêuze che accompagneranno i nostri passi tra orti e sparute nicchie di case in pietra. Ormai prossimi al mare, giungeremo alla parrocchiale di Megli… L’acciottolato della piazza della chiesa, le panchine rivolte verso la Superba, i gatti e i gabbiani, tutto collabora alla realizzazione di un’unica scena: la meraviglia del Golfo Paradiso.
Giunti a Recco, patria della fugassa al formaggio (a proposito…), l’escursione prosegue lungo gradinate e crêuze che accompagneranno i nostri passi verso Camogli, la “città dei mille bianchi velieri” come era stata battezzata nell’Ottocento!
Un rincorrersi di case color pastello, ocra, giallo, vinaccia, la spiaggia e il porticciolo, il castello della Dragonara e la Basilica di Santa Maria Assunta a picco sul mare, il clima mite: Camogli è la metafora perfetta della Liguria. Sensazioni mediterranee da vivere intensamente nella “città dei mille bianchi velieri”, come veniva chiamata nell’Ottocento''.
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