Sabato 3 maggio 2025, Escursionismo Liguria organizza Gifarco: la spada nella roccia! Il mito di Excalibur in Alta Val Trebbia. L'itinerario vede la partecipazione di Stefano Spadacini, Guida Ambientale Escursionistica, figura professionale che ha il compito principale di accompagnare il gruppo illustrando loro le caratteristiche culturali, ambientali, morfologiche e paesaggistiche dell'area visitata.
Di seguito la presentazione di Enrico Bottino - Trekking promoter. ''In quanti di voi amano il mito di Excalibur? In Alta Val Trebbia una spada conficcata nella roccia c’è per davvero e si racconta che chi riuscirà ad estrarla dalla cima del
Gifarco diventerà di diritto possessore di tutte le terre del Genovesato e delle strutture castellane che vigilavano sui valichi appenninici. Excalibur del Monte Gifarco è pura leggenda, senza dubbio, però è inserita in un paesaggio naturale di notevole pregio, attraversato da antiche direttrici che univano gli attracchi commerciali della costa ligure ai mercati della pianura Padana. Questi luoghi hanno visto il dominio dei Fieschi di Lavagna, succeduti ai Malaspina signori della Lunigiana, poi controllati dall’ordinamento doganale della Repubblica di Genova e donati al feudo della famiglia Doria, passando infine sotto il Regno Sabaudo.
Questa è storia! A noi però piace giocare anche di fantasia, ecco perché il Monte Gifarco e il Bosco delle Fate ci rammentano personaggi come il giovane apprendista Semola, educato prima di sedere al trono dal suo precettore Merlino, oppure la stravagante Maga Magò, uno dei personaggi più buffi, irriverenti e strampalati di casa Disney. Le sembianze del saggio Anacleto, il mitico gufetto compagno di avventure di Merlino, potrebbero essere assunte dalla guida ambientale ed escursionistica Stefano Spadacini. Lui possiede conoscenze approfondite del Parco dell’Antola e ne va
giustamente orgoglioso. Anche voi come Semola potreste passare una giornata da scoiattolo nella foresta, da pesciolino nell’acqua, da uccellino nell’aria, tutti animali indifesi che però riescono a superare le avversità della vita; sono loro i simboli di uno degli insegnamenti fondamentali della storia di Excalibur, ossia credere in se stessi. Ma non temete, non subirete trasformazioni mirabolanti come lo scudiero Semola, però il nostro incantesimo sarà quello di fidarci delle nostre capacità e superare lo stretto canalino roccioso che consente di conquistare la cupola di roccia del Gifarco dove è conficcata Excalibur!
E allora crediamoci fino in fondo: da Fontanigorda (819 m) seguiremo una pista larga che attraversa il Bosco delle Fate, un castagneto da frutto dove il suolo è tormentato da strani massi affioranti che ospitano piante secolari contorte dal tempo. Un ambiente davvero fiabesco! Ad aspettarci sarà poi una bella abetaia, lungo un sentiero più acclive che taglia il crinale da dove si mostra la cupola di roccia del Gifarco: lo stretto canalino roccioso ci metterà alla prova, l’obiettivo è li vicino (1380 m). Un’altra breve deviazione, proseguendo lungo la pista principale, offre un panorama mozzafiato dalla cima del Monte Rocca Bruna (1418 m), dove si narra che Sir Gawain, il fedele cavaliere di Re Artù, alla fine delle sue avventure si ritirò in eremitaggio in questi boschi dell’Appennino ligure!''.
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