Tablao Beat di Boccanegra alla Claque, il flamenco della nuova beat generation

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Giovedì03Ottobre2024

Con la forza espressiva del flamenco, cinque ragazzi tra i 20 e i 30 anni provenienti da parti del mondo diverse - Italia, Spagna, Francia e Stati Uniti - raccontano i sentimenti di una nuova beat generation che rifiuta il mito del successo. Con Tablao Beat si esibiscono in prima assoluta alla Claque (vico di San Donato, Genova - biglietto 10 euro acquistabile online), sala gestita da Fondazione Luzzati - Teatro della Tosse, giovedì 3 ottobre 2024 alle ore 21.30, nel giorno in cui esce il primo singolo. A firmarlo è Boccanegra, ideatore dell’intero progetto, realizzato con il sostegno del Ministero della Cultura e di SIAE - Società Italiana degli Autori ed Editori nell’ambito del programma “Per chi crea”.

Sono: Marco Buccellato in arte Boccanegra (cante, toque, narrazione), Carmen García Seuma (cante), Ulysse Hénensal (toque), Elodie Roubert (cante), Ana Maria Cornejo Silva (baile). Si sono formati alla Fundación “Cristina Heeren” di Siviglia, al Centro de Arte Flamenco y Danza Española “Amor de Dios” di Madrid e all’Escuela “Carmen de las Cuevas” di Granada. Eseguono un tablao flamenco in cui uniscono musica, canto, danza e narrazione, rinnovando il ritmo della più radicata tradizione andalusa attraverso sonorità indipendenti e attinenti a generi musicali diversi. Un’esplorazione umana, culturale ed espressiva che debutta con “Tablao Beat” e con l’uscita del singolo “Carmona-Alegrías” il 4 ottobre a mezzanotte. Lo spettacolo sarà replicato il 4 ottobre a Bologna, il 6 ottobre al “Meeting delle etichette indipendenti” di Faenza, in un percorso di avvicinamento al 15 novembre, giorno in cui è prevista la pubblicazione dell’album.

Marco Buccellato (Genova, 1997), figlio d’arte, a 15 anni fonda i Boccanegra, band che si scioglie alla fine del liceo,
lasciandogli il nome che da allora porta avanti nella carriera solista. Si laurea in Fisica e si diploma in solfeggio al
Conservatorio “Niccolò Paganini”. Pubblica i due singoli “Tale e quale”, “Zucchero candito” e l’EP “Novembre” (tutti e
tre nel 2018) e nel 2022 il suo primo album, “Boccanegra”, che lo porta in finale al premio Lauzi (Anacapri, dove
ottiene premio per miglior testo originale) e al premio Campana (Marradi). Nello stesso anno prende la chitarra e
parte per Granada, per specializzarsi nella ricerca che lo appassiona, il flamenco. È in questa occasione che, da una
scintilla, inizia a germinare “Tablao Beat”. Lui la racconta così: «Mi trovai una sera d’autunno in un mirador
dell’Albaicín di Granada insieme a dei ragazzi di Cadice, che suonavano e cantavano accompagnati dalle palmas (le
mani) di una decina di coetanei. Mi unii a loro, e mentre le ritmiche del flamenco ci mettevano in relazione,
l’immagine di persone tra loro sconosciute che si incontrano e sperimentano modi alternativi di stare con gli altri,
risuonò in me come una rivelazione. La soluzione a un conflitto che intuivo appartenesse tanto a me, quanto a chi mi
stava accanto. Quella sera cominciò la mia ricerca».

Così nasce la consapevolezza di fare parte di quella che forse è una nuova beat generation, che reagisce al senso di solitudine e a una generale richiesta di generico successo, con il desiderio di condividere il proprio tempo con gli altri,
nello svolgimento di pratiche collettive e corali. Il flamenco, per come il genere è concepito nella cultura andalusa, è una di queste pratiche collettive. Con la vincita del bando “Per chi crea” emesso da SIAE e MiC, Boccanegra trova gli strumenti per realizzare il suo progetto. Scrive gli otto brani di un concept album in cui racconta la storia di una ragazza che per reagire alla propria inquietudine decide di partire per un viaggio oltre confine in cerca di una via d’uscita.

«Ciascun brano - continua Boccanegra - è costruito a partire dal patrón ritmico di uno specifico stile flamenco (palo), sviluppato attraverso una sensibilità contemporanea. Nell’insieme l’album raccoglie vari palos, in analogia a quanto accade in un tablao flamenco». Nella cultura flamenca il tablao è la tavola di legno su cui le danzatrici ballano accompagnate dalla chitarra, dal canto e dalle palmas (i palmi delle mani); tuttavia, in senso esteso quando in Andalusia si parla di tablao si intende sia il complesso linguaggio musicale e corporeo con il quale i vari artisti comunicano tra di loro nel corso dello spettacolo sia lo spettacolo stesso che si serve di tale linguaggio. “Tablao Beat” è il frutto di una ricerca originale e dell’espressione libera di un gruppo di coetanei che hanno costruito un mondo musicale al ritmo che più li rappresenta e sono desiderosi di condividerlo con chi ha voglia di conoscerlo.

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