Nell'ambito delle Giornate europee del patrimonio 2024, i bacini di carenaggio delle riparazioni navali del Molo Giano di Genova riaprono le porte al pubblico sabato 28 e domenica 29 settembre 2024: l'evento, promosso dalla Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio di Genova e La Spezia in collaborazione con Ente Bacini, consiste in una visita guidata alla scoperta del cuore della storia e della tecnologia navale del Porto di Genova.
Nel corso della visita, a cura dei funzionari della Soprintendenza e del personale dell'Ente, sono mostrati principalmente i tre bacini più antichi, entrati in funzione tra il 1892 e il 1928, fornendo ai visitatori informazioni di tipo storico-culturale e sul funzionamento delle strutture. In entrambe le giornate del 28 e 29 settembre sono previste visite guidate della durata di circa un'ora distribuite su quattro turni in partenza, rispettivamente, alle ore 9, 10, 11 e 12, comprendenti ciascuno un massimo di 20 persone. Alle due mattinate sono stati aggiunti tre ulteriori turni di visita al sabato pomeriggio, in partenza alle ore 14, 15 e 16, di 25 persone ciascuno. Il punto di incontro per accedere all’area portuale è il Varco Giano, sotto le mura della marina, in corrispondenza dell’uscita dalla metro Sarzano/S. Agostino su via della Marina.
Le visite sono gratuite e accessibili esclusivamente su prenotazione tramite il sito entebacini.com. La prenotazione va effettuata entro giovedì 26 settembre 2024 scegliendo tra i turni disponibili, indicando i propri dati anagrafici e gli estremi di un documento d’identità in corso di validità. La prenotazione risulterà perfezionata solo al momento della ricezione dell'e-mail di conferma con data e ora della visita. Nella stessa mail saranno fornite indicazioni dettagliate circa il luogo di incontro per l'accesso all’area portuale. Per l'accesso è obbligatorio presentare il documento d'identità indicato in sede di prenotazione. Si raccomanda un abbigliamento comodo e l'uso di scarpe basse e chiuse, dal momento che la visita si svolge all'interno di un'area con cantieri attivi.
«Pur essendo stati dichiarati beni culturali dal Ministero per i beni e le attività culturali già dal 2007 in ragione del loro interesse storico ed archeologico, i bacini di carenaggio rappresentano una realtà ancora poco conosciuta agli stessi genovesi: «Per questa ragione aderiamo con grande entusiasmo all’iniziativa della Soprintendenza, convinti che l'apertura al pubblico costituisca un importante momento di connessione con la cittadinanza e di valorizzazione dell’attività di riparazione navale così intrinsecamente legata alla storia della nostra città», dice la presidente di Ente Bacini, Daniela Boccadoro Ameri.