Pierangelo Campodonico incontra Serena Bertolucci, direttrice del M9 - Museo del '900 a Mestre

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Mercoledì12Giugno2024

Terzo appuntamento del ciclo Il direttore incontra nell’ambito dei festeggiamenti per i 20 anni del Galata Museo del Mare: mercoledì 12 giugno 2024 alle ore 18, presso l’auditorium del Museo, il direttore del Mu.MA Pierangelo Campodonico dialoga con la direttrice del M9 Museo del '900 a Mestre Serena Bertolucci. L'incontro è a ingresso libero fino a esaurimento posti.

La rassegna di incontri, che mette in dialogo illustri rappresentanti di realtà culturali italiane e che nei mesi scorsi ha visto salire sul palco del Galata Museo del Mare Paolo Giulierini direttore uscente del Museo archeologico nazionale di Napoli, Michele Lanzinger presidente di ICOM Italia in collegamento da remoto e  Tiziana Maffei direttrice della Reggia di Caserta, nasce con l’obiettivo di restituire al pubblico presente in sala, una fotografia dell’attuale situazione, del ruolo che i musei hanno per le comunità che li vivono, tracciandone al contempo le linee guida future.

''Il direttore incontra'' è un appuntamento voluto dalla direzione del Museo in collaborazione con ICOM Liguria, coordinamento regionale del principale network italiano ed internazionale di musei e professionisti museali affiliato all’UNESCO. Molti gli spunti di riflessione, partendo dall’esperienza del Galata Museo del Mare che, come museo marittimo, si pone sulla scia di altri grandi musei marittimi europee come Greenwich, Amsterdam, Rotterdam, e oltre Europa, nell'America del Nord, Australia, Nuova Zelanda. Musei che parlano del rapporto tra l'uomo e il mare, nelle varie epoche.

In particolare, il dialogo che sarà sviluppato tra Serena Bartolucci e Pierangelo Campodonico riguarderà la missione che i musei svolgono nei confronti delle loro città e delle loro comunità. In questo senso l’esperienza da direttore di Palazzo Ducale di Genova e quella, attuale di un museo fortemente innovativo come l’M9 di Venezia-Mestre risulta molto stimolante: quale ruolo hanno i musei oggi e, in particolare, nei confronti di città che hanno un grande passato e una fortissima tradizione culturale, sia come Genova e tantopiù Venezia.

M9 è un museo di nuova generazione, un museo per lo più digitale - e in questo senso è vicino al Galata e, soprattutto, al MEI - Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana - ed inoltre è stato realizzato in un edificio realizzato appositamente. Sono musei che si rivolgono a un pubblico trasversale, ma quali problemi presentano? Sia l’M9 che il Galata parlano della contemporaneità e sono musei che attingono alla storia, da sempre considerata una specie di genere ‘minore’ rispetto ai musei d’arte: eppure, tanto più oggi, c’è necessità di musei che sappiamo guardare al passato in maniera critica e non autocelebrativa. M9 si colloca in questo cammino e rappresenta un’importante esperienza, soprattutto per i musei che nascono ex novo, sulla spinta di una società e di una comunità che vuole riflettere su sé stessa e sulla propria identità.

Cosa vuol dire, oggi, per M9 e per il Galata, essere un “museo per tutti”? L’accessibilità ha assunto un’accezione più larga: non si tratta solo di permettere ai diversamente abili di accedere, ma incoraggiare ‘nuovi’ pubblici - famiglie, anziani e nuovi italiani - a entrare nel museo o a entrarci in modo diverso. Il dialogo con altri direttori di musei che si sono posti gli stessi quesiti in materie diverse, ci può allora aiutare a capire meglio la strada, a focalizzarla. Tutto questo ci porta a riflettere, come sempre dovremmo fare, sul "ruolo" del museo: cosa siamo diventati, cosa - guardando al futuro - possiamo diventare. Conclude il direttore Campodonico.

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