Giovinette, le calciatrici che sfidarono il Duce! Spettacolo al Teatro Sociale

Teatro Sociale di Camogli Cerca sulla mappa 21.00
Giovedì04Aprile2024

Giovedì 4 aprile 2024, alle ore 21, va in scena al Teatro Sociale di Camogli, per l'ultima replica serale del Teatro per i ragazzi e le famiglie, Giovinette, le calciatrici che sfidarono il Duce!

Ispirato ad una storia realmente accaduta, il testo è tratto dal romanzo di Federica Seneghini ed è interpretato da Federica FabianiRossana Mola e Rita Pelusio, e si avvale della regia di Laura Curino. L’adattamento drammaturgico è di Domenico Ferrari, coadiuvato da Laura Curino stessa e da Rita Pelusio. Lo spettacolo è prodotto da Pem Habitat Teatrali e Rara Produzione, con il sostegno della Fondazione Memoria della Deportazione della sezione A.N.P.I. Audrey Hepburn. La storia è una storia vera e molto seria, ma la verve, la vivacità e l’umorismo trasmesso dalle tre scatenate interpreti la rendono movimentata, coinvolgente e ricca di momenti anche buffi.

1932. Decimo anno dell’era fascista: sulla panchina di un parco di Milano un gruppo di ragazze lancia un’idea, per gioco, quasi per sfida: giocare a calcio. Ed ecco che fondano il GFC (Gruppo Femminile Calcistico), la prima squadra di calcio femminile italiana, che in breve raccolse attorno a sé decine di atlete. Gli organi federali calcistici all’inizio assecondarono l’iniziativa, consentendo al gruppo di allenarsi, ma non di giocare in pubblico. Inoltre le “giovinette” dovevano utilizzare un pallone di gomma e non di cuoio, e indossare la gonna e non i pantaloncini, passare la palla raso terra e in porta dovevano giocare solo maschi. Tutto questo per preservare le loro “capacità riproduttive” e per evitare che indossassero abiti (i pantaloncini) riservati solo agli uomini. Nonostante tutte queste limitazioni, la loro avventura sportiva riuscì caparbiamente a resistere per quasi un anno, quando, proprio alla vigilia della loro prima partita ufficiale, il regime sciolse la squadra e le costrinse a smettere di giocare.

Quella delle giovinette calciatrici era evidentemente una sfida al loro tempo, al regime, alla mentalità dominante che vedeva nel calcio lo sport emblema della virilità. Di questo gruppo di ragazze, che a loro modo sfidarono il Duce e la cultura del loro tempo, alcune trasferirono la loro passione ad altri sport, altre si ritirarono, altre ancora entrarono in una storia più grande, partecipando dieci anni dopo alla lotta partigiana. La loro epopea è raccontata con ironia e leggerezza da un trio di attrici che, mescolando comicità e narrazione dei fatti ci fa pensare a come, anche a distanza di tanti anni e di tante battaglie, certi pregiudizi siano ancora duri a morire, e come la lotta per la libertà e i diritti passi anche attraverso lo sport. 

Per sottolineare e approfondire i tanti aspetti della storia che sta all’origine dello spettacolo, dopo la replica delle ore 21 (della durata di circa 1 ora e 10) si terrà sul palco del Teatro Sociale un incontro tra Federica Seneghini, autrice del romanzo GIOVINETTE, lo storico dello sport Marco Giani, autore del saggio pubblicato in calce al libro, e Maura Fabbri, pioniera del calcio femminile del dopoguerra e campionessa in molti tornei degli anni ’60 e ‘70. Storia del calcio femminile che prese avvio a Genova, nel 1967, per iniziativa di Sandra Revello, calciatrice di origine camogliese. L’incontro sarà coordinato da Silvia Neonato ed è organizzato in collaborazione con l’Associazione OchinMarco Giani terrà un incontro anche alla conclusione della replica del mattino, nello stesso giovedì 4 aprile alle 10.30, e dedicata al numerosissimo pubblico di studenti. 

Foto di Roberto Longoni.

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