Teatro Verdi di Sestri Ponente: il Comune apre il bando per la nuova gestione

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Genova, 01/03/2024.

Dopo mesi di chiusura, Sestri Ponente potrebbe finalmente tornare ad avere il suo teatro. Il Comune di Genova ha infatti avviato il bando per la gestione in concessione del Teatro Verdi di piazza Oriani con una gara che ha scadenza 21 marzo 2024. Il valore complessivo della concessione è di un milione e 570 mila euro, di cui 500 mila destinati al costo della manodopera

Termina quindi in anticipo la gestione precedente, che era stata motivo di scontento, sia per il Comune, sia per i sestresi, tanto che l'opposizione aveva indetto un'assemblea pubblica molto partecipata presso il Municipio, avulsa però dalla novità del bando e dal coinvolgimento dell'amministrazione. Il bando per il Teatro di piazza Oriani esplica subito nelle prime righe che è in atto la «procedura volta ad ottenere la riconsegna al Comune del compendio immobiliare a seguito della risoluzione anticipata della precedente convenzione». 

La nuova concessione della durata di cinque anni, sarà aggiudicata dalla ditta che avrà presentato l’offerta economica più vantaggiosa sulla base dei criteri di valutazione stabiliti nel disciplinare di gara. Il valore complessivo presunto della concessione è ipotizzabile in euro 314.000 euro annui, di cui 100.000 stimati in manodopera. 

«Il servizio - prosegue il bando - non dovrà comportare nessun onere economico a carico del Comune di Genova. Il rischio operativo è trasferito interamente al Concessionario e il suo corrispettivo sarà costituito dal diritto di gestire funzionalmente e di sfruttare economicamente il servizio oggetto del contratto».

Il Teatro, che può essere utilizzato anche come sala cinematografica, dispone di una platea da 394 posti a sedere e una galleria da 216 posti, con attualmente 500 poltroncine e un bar con spazio sulla piazza antistante, attualmente concesso ad affittuario.

«La concessione - si legge nel bando - viene effettuata per realizzare le seguenti finalità di rilevante interesse pubblico: 
a) concorrere in modo determinante alla produzione, fruizione e alla promozione dello spettacolo e della 
cultura in allineamento con gli obiettivi del Piano Strategico della Cultura del Comune di Genova; 
b) valorizzare l’associazionismo per la promozione e diffusione culturale e per una maggiore integrazione
con il territorio; 
c) salvaguardare il prestigio del Teatro ed il suo ruolo di presidio del territorio
d) improntare l’uso del Teatro alla massima fruibilità da parte di cittadini, del mondo dell’istruzione, di 
associazioni e compagnie teatrali, per attività ricreative, ludiche e sociali; 
e) promuovere, nel rispetto dei precedenti commi, altri eventi atti a garantire l’equilibrio economico 
finanziario della gestione nel suo complesso; 
La gestione del Teatro non potrà essere effettuata per altro scopo che quello per cui la concessione è disposta, 
salvo i casi formalmente autorizzati dal Comune». 

Tra i criteri di valutazione ci saranno il Progetto artistico culturale, ovvero la qualità complessiva dell'offerta
artistica con riferimento a pluralità di generi della programmazione e specialmente al primo biennio di concessione. Saranno particolarmente apprezzati: la varietà dell’offerta artistica cinema e teatro, rispetto a diversificate tipologie di
fruitori, il rilievo nazionale e l’innovatività degli eventi proposti ed il numero, nonché il numero ulteriore di giornate di utilizzo delle sale gratuitamente per le attività proposte dal Comune. Criterio di valutazione sarà anche la struttura organizzativa e gestionale, ovvero la modalità di gestione del servizio: per la direzione artistica sarà apprezzato il curriculum della figura proposta. Saranno valutati anche i servizi biglietteria, e il servizio di assistenza agli spettatori. Saranno apprezzate le soluzioni che diano evidenza della capacità di accoglienza, oltre a servizi tecnici, servizi di pulizia, gestione del locale e della sicurezza. Saranno apprezzate le soluzioni che diano evidenza di maggiore efficienza ed efficacia.

Tra i criteri di valutazione anche la capacità di creare rete con le realtà associative, culturali, scolastiche ed imprenditoriali presenti sul territorio, per realizzare le finalità perseguite dall'Amministrazione comunale; saranno apprezzati i progetti che prevedano il coinvolgimento attivo di tali realtà sia al fine di implementare la valenza socio educativa dell’offerta artistico/culturale che al fine di ottenere fonti di finanziamento/sponsorizzazioni. 

La concessione sarà di cinque anni, con possibilità di recesso al terzo anno o con possibilità di rinnovo alle stesse condizioni per ulteriori cinque anni, prima della scadenza. Per sapere quale sarà il destino del polo culturale di Sestri Ponente bisognerà ora attendere il 21 marzo, data di apertura delle offerte.

Di Chiara Pieri

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