Fahrenheit 451 (martedì 20 febbraio, ore 16 e 21, cinema America) è un’opera capitale nella filmografia di François Truffaut, maestro della Nouvelle Vague, basata sull’omonimo romanzo di Ray Bradbury. La vicenda è ambientata in un futuro (il romanzo è del 1953, il film del 1966) in cui i libri sono vietati e bruciati. Per resistere all'oscurantismo, una frangia di ribelli impara a memoria i testi sopravvissuti al rogo. Una rappresentazione plastica della censura che ha un chiaro riferimento al nazismo, ma è da estendere a ogni dittatura.Fahrenheit 451 è la temperatura a cui prende fuoco la carta.
Brazil (martedì 27 febbraio, ore 16 e 21, cinema America) è ispirato al romanzo “1984” di George Orwell e diretto da un componente dei Monty Python, Terry Gilliam. Il titolo si riferisce a una famosa canzone anni ’40, simbolo di evasione, e annuncia una storia straripante di libertà creativa, un linguaggio che veicola nella forma la metafora della lotta contro la dittatura. Il protagonista del film, uscito nel 1985, è Sam Lowry, addetto agli archivi del Dipartimento informazioni in un paese del futuro dominato dal potere e dalla burocrazia dove gruppi di terroristi seminano distruzione per reagire all'oppressione. In seguito ad imprevisti e a strani incontri (un idraulico che si oppone al sistema riparando abusivamente nelle case, interpretato da De Niro), Sam scopre la sua vocazione di oppositore.
Videodrome (martedì 5 marzo, ore 16 e 21, cinema America) è firmato da un altro regista celebrato, David Cronenberg, che lo gira nel 1984. Il film invita a una rivoluzione dello sguardo concepita come una frustata all’invadenza televisiva degli anni Ottanta. Max Renn possiede una rete televisiva che cerca una sua collocazione nell'etere offrendo, come lui afferma, alla gente ciò che vuole vedere: sesso e violenza. Quando un tecnico gli mostra una brevissima emissione di una sconosciuta emittente denominata Videodrome, Max ne resta colpito. Scoprirà il potere della televisione, in grado di incidere non solo sulla mente, ma anche sul corpo di chi la guarda. Cronenberg è stato allievo di Marshall McLuhan, teorico dei rapporti tra comunicazione e società per cui “il medium è il messaggio”.
La rassegna si chiude con Snowpiercer di Bong Joon-ho (martedì 12 marzo, ore 16 e 21, cinema America). È un thriller apocalittico del 2013. In un futuro non lontano, la Terra conosce una nuova Era Glaciale. Gli ultimi sopravvissuti del genere umano vivono confinati in un treno rompighiaccio in grado di correre perpetuamente attraverso il globo. L'inventore di questa macchina perfetta, il misterioso Wilford, ha anche determinato un sistema sociale su cui si regge l'equilibrio della comunità che abita i vagoni del treno. In coda stanno i miserabili sfruttati che salirono a bordo gratis, verso la testa del treno vivono invece nei privilegi i passeggeri di prima classe. Ma la rivolta degli oppressi dalla coda del treno è oramai imminente.