Genova, 12/01/2024.
Un programma lungo un anno per raccontare il Medioevo genovese, periodo spesso trascurato nella promozione culturale della città a favore della più nota Genova rinascimentale e barocca. Questa l'idea alla base dell'iniziativa Genova nel Medioevo 2024 annunciata ufficialmente durante la presentazione a Palazzo Tursi, alla presenza del Sindaco Marco Bucci, e curata da Giacomo Montanari (coordinatore Tavolo Cultura Comune di Genova) e Antonio Musarra (Università la Sapienza, curatore scientifico dell'evento).
Perché il Medioevo? Tra il X e il XV secolo Genova conobbe una straordinaria espansione, divenne una tra le città più ricche e importanti del Mediterraneo, proiettandosi ben oltre le proprie mura, sino a fondare non nuove città ma «atre Zenoe». È proprio di questo periodo, infatti, la scelta di cambiarne il nome: da "Genua" (forse derivato dall’etrusco kàinua, "città nuova") al più elegante Ianua, ovvero porta d'Europa e del Mediterraneo. «Il progetto Ianua è solo una delle iniziative che il Comune di Genova proporrà insieme ad enti e istituzioni private nel corso del 2024» - dice il curatore Antonio Musarra - «e si concentrerà dall'11 al 13 ottobre 2024 con al centro un'importante celebrazione, quella legata a Cristoforo Colombo».
Il tema scelto per questo evento di ottobre 2024 non poteva che essere il mare, elemento che rende riconoscibile la Genova medievale anche all'estero. Il format prende spunto da quello dei Rolli Days aggiungendo particolari che saranno svelati nel corso dell'anno ed è stato elaborato da un team di esperti che hanno individuato alcuni siti d’interesse che nel corso dell'iniziativa verranno 'restituiti al pubblico', grazie alla presenza di un centinaio di giovani divulgatori scientifici che li animeranno.
Le iniziative di Ianua. Genova nel Medioevo, come già detto, costelleranno tutto il 2024 con cadenza quasi settimanale: a partire dal convegno a Palazzo Ducale di venerdì 19 e sabato 20 gennaio a tema L'Impero di Genova. Dal Mar Nero all'Atlantico, la grande espansione nel Medioevo, che vede tra gli ospiti lo storico Alessandro Barbero (che chiude l'evento sabato 20 gennio alle ore 17) e il direttore di Limes Lucio Caracciolo, per arrivare al clamoroso riallestimento della Tomba del Cardinale Luca Fieschi presso il Museo Diocesano di Genova, realizzato con il contributo della Compagnia di San Paolo e all'esposizione della Bibbia Atlantica presso la Biblioteca Berio di Genova. Infine, le mostre presso l'Archivio di Stato di Genova, l'Archivio storico del Magistrato di Misericordia e il Museo Diocesano stesso - con il fondamentale contributo della Fondazione Bruschettini - e presso i Musei Nazionali di Genova.
Non mancheranno incontri seminariali, conferenze e presentazioni di ricerche, volumi e temi legati alla storia medievale della città, in cicli di carattere sia specialistico che divulgativo. Nell'anno dedicato alla Genova medievale sarà anche presentato il progetto del Comune per la riapertura e il riallestimento del Museo di Sant'Agostino, che renderà fruibile nuovamente e da subito alcuni percorsi.
Dall'11 al 13 ottobre 2024 sono quindi previste tre giornate dedicate alla scoperta dei luoghi medievali della città: Ianua - Genova nel Medioevo. I visitatori saranno accompagnati in un percorso nella topografia cittadina: dal castrum vescovile, sulla collina di Castello, alla civitas (XI-XII secolo), al burgus (XIII-XIV secolo). L'accesso ai siti d'interesse sarà garantito attraverso un canale di prenotazione. Saranno anche previste visite guidate dedicate alle persone con disabilità e visite con traduzione simultanea in LIS. Il programma dettagliato delle attività e dei singoli appuntamenti sarà presto disponibile sul sito Visit Genoa.
«Genova nel Medioevo può diventare potenzialmente un appuntamento ricorrente che richiami visitatori dall'Italia e dall'estero, così come è successo per i Rolli Days» - dice il sindaco Marco Bucci - «Durante il Medioevo, la Repubblica di Genova si è consolidata e ha costruito tutta la rete di commerci, di navigazione e di strutture locali che ne ha consentito lo sviluppo successivo: quella di quest’anno sarà l’occasione per riscoprire un periodo cruciale della nostra storia».
Di Emanuela Risso