"In Liguria qualcosa si muove" commentano ancora Rivarossa e Boeri in seguito all'investimento attuato dalla Regione e destinato prevalentemente alla prevenzione del rischio del dissesto idrogeologico nei territori liguri che si sviluppano sui monti. Il Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane 2023 è pari a oltre 5,8 milioni complessivi per la Regione Liguria per l'anno 2024, ed è stato proposto dal vice presidente con delega all’Agricoltura e allo Sviluppo dell'Entroterra Alessandro Piana. Tra gli interventi proposti, si sottolinea la valorizzazione dei tracciati di interesse regionale per finalità escursionistiche e di fruizione turistico-ricreativa dei territori montani, con interventi previsti per la riqualificazione e valorizzazione dei piccoli centri storici e delle infrastrutture locali.
Un passo importante, questo, per costruire un futuro a dimensione di borgo. "I piccoli comuni hanno un immenso valore storico, culturale e ambientale", spiegano Boeri e Rivarossa, "in un paesaggio fortemente segnato dalle produzioni agricole, dalle colline a strapiombo sul mare pettinate dai rilievi, dagli ulivi secolari, dagli agriturismi e dai rifugi; dai verdi pascoli estensivi fino alle distese di fiori. Un patrimonio che non va isolato ma abbracciato, non nascosto ma esposto,” concludono.
La Liguria, insomma, altro non è che una galassia dalla forma allungata, composta da tante piccole costellazioni unite da un filo, il legame inestricabile che ci lega alla nostra terra. Sta a noi tracciare la mappa che ci indicherà la direzione da dare al nostro domani.