Il fotografo dei Puffi: «Sui social oltre quattromila scatti di allegria»

©Claudio Tallone

Genova, 14/12/2023.

Negli ultimi tempi sui social si assiste ad un fenomeno interessante chiamato Nostalgia (pronunciato nostálgia in inglese) riferito a tutto quel periodo che va dagli anni Ottanta fino agli anni Duemila. Ne sono piacevolmente affetti coloro che appartengono alla Gen X e i Millenial, ma anche la Gen Z sembra magneticamente attratta dalle canzoni, dalle acconciature cotonate, dai make up iper pigmentati, dai giochi e dai programmi Tv di quegli anni. Se si parla di anni Ottanta e di Tv, in special modo di cartoni animati, i Puffi sono senza dubbio un simbolo di quell'epoca: personaggi amati da tutti, presenti non solo sul piccolo schermo, ma anche nei negozi di giocattoli e nelle tabaccherie, in formato piccole miniature da collezionare.

Questo minuscolo popolo azzurro, di un azzurro talmente iconico da aver ispirato addirittuta la creazione di un gusto gelato dal sapore indefinito ma ricchissimo di coloranti alimentari, era composto da Vanitoso, Forzuto, Brontolone, Quattrocchi, Puffetta, Grande Puffo, Baby Puffo e da tanti altri. Le loro avventure e i loro perenni battibecchi con Gargamella, il villain della situazione, hanno accompagnato i pomeriggi di tantissimi bambini dell'epoca e uno di questi è Claudio Tallone, che ha unito la passione per i Puffi, quella per la fotografia e quella per i social in un unico progetto, conosciuto da tutti ormai come Il fotografo dei Puffi.

Sulle pagine Instagram e Facebook dedicate ai piccoli amici azzurri si vedono i Puffi in versione miniatura in mille situazioni diverse, mentre suonano il piano, sciano, si godono il panorama seduti su piccolisime panchine, ma tutte accomunate da uno sfondo tipicamente genovese: «La nostra città è un'ispirazioine continua», ci racconta Claudio. «A volte scelgo i Puffi da immortalare proprio in relazione alla location che ho individuato, come quando utilizzo il Puffo surfista vicino alla fontana di piazza De Ferrari. Spesso mi trovo a gironzolare per il Porto Antico, di fronte alla facciata del Teatro Carlo Felice o quella della cattedrale di San Lorenzo e nelle belle giornate tra le spiagge nei dintorni di Genova, anche se in realtà immortalo i miei Puffi anche quando vado in vacanza, quindi non è raro trovare sulle mie pagine foto in montagna oppure all'estero».

Classe 1977, Claudio si occupa di appalti nel settore ospedaliero: «Il mio è un lavoro impegnativo, ma al mattino assicuro sempre almeno un post, sia su Instagram dove la mia pagina oltrepassato gli undicimila follower e su Facebook dove ho superato i seimila mi piace. È una sorta di rito, un buongiorno che dà allegria». Ma com'è nata l'idea di immortalare i Puffi tra le bellezze di Genova? «In realtà tutto è nato per caso, ma quando sono stato sommerso di affetto e di commenti positivi, ho capito che questa mia idea poteva funzionare! Io ero contento, i miei follower anche e addirittura i Puffi lo erano (sorride), quindi sono andato avanti».

I follower di Claudio sono effettivamente molto attivi, rendendo molto alto il tasso di engagement, di interazione come si dice in termini tecnici. Sempre parlando di attività social, Il fotografo dei Puffi, è stato notato anche da autorità e da istituzioni cittadine, come l'Acquario di Genova, che lo ha nominato ambassador: «Non sono previsti compensi, ma non è quello che mi interessa, ciò che mi rende felice è proprio donare qualche attimo di allegria e colore alle persone».

Un pubblico affezionato, insomma, che ha eletto anche il suo piccolo personaggio azzurro preferito: «Si tratta del Puffo vacanziero, quello perennemente sdraiato in relax, che ritraggo sulle spiagge, oppure direttamente su una slerfa di focaccia o su un piatto di trofie al pesto. Più felice di così, non si può!»

A proposito di piccoli personaggi e di situazioni, è palese che anche i Puffi si siano aggiornati secondo i tempi. Non è raro, infatti, trovare un Puffo oppure Puffetta intenti a scrivere al Pc ad una scrivania oppure in spiaggia, in una situazione che ricorda molto da vicino lo smart working che tutti, soprattutto in questi ultimi tre anni, abbiamo sperimentato: «La quantità di miniature in circolzione è veramente enorme. Basti pensare che c'è tutto un mondo di collezionisti che ricercano con attenzione novità o rarità su internet o durante le convention. I prezzi possono variare dai 5 euro, fino a cifre più alte».

Un piccolo mondo azzurro che non smette di affascinare quello dei Puffi, che soprattutto per i nati tra gli anni Settanta e gli Ottanta ha un significato molto importante, fatto di quella dolce nostalgia di un tempo che fu, che ci fa sorridere con una punta di malinconia, che può trovare conforto anche nei quattromilacento scatti del Fotografo dei Puffi.

Di Paola Popa

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