Katherine Rundell a Genova con le sue Creature Impossibili, tra letteratura e fantasia

Katherine Rundell ©Kate Subin

Genova, 21/11/2023.

Nell’anno di Genova Capitale Italiana del Libro, la nostra città ha ospitato Katherine Rundell, pluripremiata scrittrice britannica, autrice del romanzo fantasy Creature impossibili. Insegnante di letteratura a Oxford, nonchè autrice di romanzi bestseller per ragazzi come La ragazza dei lupi, Sophie sui tetti di Parigi, Capriole sotto al temporale e del saggio Perché dovresti leggere libri per ragazzi anche se sei vecchio e saggio, editi da Rizzoli, è arrivata a Genova in una data dall'alto valore simbolico.

Il 20 novembre è infatti la Giornata mondiale dei diritti dell’infanzia, e Rundell, oltre a presentare il primo romanzo di una questa trilogia fantasy popolata da animali straordinari, come sfingi, centauri e grifoni, ha incontrato i ragazzi delle scuole genovesi, per approfondire un argomento che spesso viene dimenticato, in questo mondo intriso di tecnologia mordi e fuggi.

Proprio da qui abbiamo iniziato la nostra chiacchierata: «Scrivere libri per ragazzi e ragazze significa fornire alle nuove generazioni una sorta di ancoraggio. Piattaforme come Tik Tok e Instagram sono senza dubbio interessanti, ma provocano anche una elevata dipendenza e immergono i nostri giovani in un mondo fragile e soprattutto fittizio, permeato da un vuoto che potrebbe essere colmato da qualcosa di molto più interessante. Sta a noi autori scrivere storie accattivanti e affascinanti, che possano in qualche modo competere con il mondo digitale».

Creature impossibili è ambientato in un immaginario Arcipelago situato nell'Atlantico del Nord, dove risiedono tutte le creature mitologiche create dagli umani, come sfingi, centauri, grifoni e figure ancor più misteriose e antiche come kappe e karkadann, manticore e tori marini: «Il loro tempo sta scadendo, rischiano di scomparire, quindi un ragazzo del nostro mondo e Mal, una ragazza proveniente dall'Arcipelago, devono unire le forze per evitare che ciò accada», ci spiega Katherine Rundell.

Creature impossibili è il primo fantasy di questa giovane scrittrice inglese, che si cimenta con entusasmo in questa nuova avventura letteraria, che sarà distribuita in ventidue paesi e ha già ricevuto molti riconoscimenti e apprezzamenti dalla critica, dalla stampa e da altri noti autori come Michael Morpurgo, Patrick Ness, Neil Gaiman e Philip Pullman. «La caratteristica principale legata al genere fantasy», racconta Rundell, «è quella legata alle infinite possibilità di scrittura che si possono sperimentare. Si può addirittura parlare di filosofia ai ragazzi e alle ragazze, basta renderla talmente vivida da trasformarla in un'avventura».

Un'impresa che Katherine Rundell fa sembrare molto semplice, grazie ad un talento che molti paragonano a quello di giganti della letteratura fantasy come J. R. R. Tolkien oppure C.S. Lewis: «Essere paragonata ai miei eroie è un onore. Da bambina ho letteralmente divorato libri come Le Cronache di Narnia e Lo Hobbit. Credo che sia come far parte di una lunga tradizione che attinge direttamente da opere come l'Iliade e l'Odissea».

La vita di Katherine Rundell è stata ed è tutt'ora molto movimentata, sicuramente alcune esperienze hanno ispirato le sue storie: «Da dieci anni prendo lezioni di volo, piloto un piccolo aeroplano e quando sono tra le nuvole mi diverto ad immaginare il loro sapore, che cambia a seconda della densità. Anche Mal, la protagonista di Creature impossibili, vola grazie ad un mantello. Ho preso la mia esperienza e l'ho trasformata in avventura fantastica».

Fantastica come deve essere stata la sua infanzia, trascorsa tra l'Europa e lo Zimbawe: «Vivere in due posti così diversi, il primo ricco di architetture magnificenti e il secondo a stretto contatto con la natura selvaggia, mi ha dato la possibilità di capire quanto il nostro pianeta sia meraviglioso. E' nostro preciso dovere salvaguardarlo».

Concludiamo la nostra chiacchierata tornando a parlate di Creature impossibili, in special modo dei grifoni, presenti non solo tra le pagine di questo romanzo fantasy, ma anche nello stemma della città di Genova: «Me lo hanno fatto notare i ragazzi e le ragazze delle undici scuole che ho incontrato in questa mia giornata genovese. La vostra città è veramente bellissima e visto che condividiamo l'amore per i grifoni, posso dire che è diventata la mia città preferita!»

Di Paola Popa

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