Amt Genova: caccia agli evasori seriali. Cosa si rischia senza il biglietto

Arbalete, Wikipedia commons

Genova, 31/10/2018.

Scattate le prime denunce di Amt Genova verso gli evasori seriali fraudolenti, mentre sono stati avviati i primi iter istruttori da parte della Procura. Chi sono gli evasori seriali fraudolenti? La definizione è molto specifica, indica coloro che non solo hanno viaggiato sui mezzi pubblici senza pagare il biglietto e non hanno regolarizzato la loro posizione nei confronti dell’Azienda pagando la sanzione dovuta ma, anzi, hanno reiterato il comportamento scorretto molte altre volte. Sono quindi evasori per scelta e non per necessità o per situazioni contingenti. 

Amt Genova ha deciso di intervenire, con il supporto dei propri legali penalisti, per denunciare questa situazione. Il 5 ottobre del 2018, l’azienda ha presentato un atto di denuncia-querela alla Procura della Repubblica per 6 evasori seriali. La Procura ha già avviato l’iter istruttorio. Il tema dell’evasione è molto composito e Amt Genova lo sta affrontandocon progetti mirati e diversificati. Si tratta di un fenomeno che merita una costante attenzione e uno sforzo continuo per la ricerca di soluzioni utili a contrastarlo. 

Amt Genova prevede, in caso di mancanza di titolo di viaggio, la possibilità di pagare la sanzione a bordo bus. Nel caso questo non avvenga, vi sono 60 giorni per regolarizzare spontaneamente la propria posizione; trascorso anche questo periodo di tempo, si procede con l’ingiunzione. Il 3% dei sanzionati più frequenti (3.286 persone) è titolare di un terzo dei verbali non pagati, l’8% (7.945 persone) della metà. Come si vede la ricorrenza è un fenomeno forte ed è per questo che l’azienda ha deciso di intervenire con questa modalità. Prima di arrivare alla denuncia, Amt Genova ha seguito un percorso articolato fatto di lettere di avviso e ripetuti solleciti volti al recupero del credito maturato. Resi vani questi tentativi bonari dal disinteresse degli evasori, l’Azienda ha deciso di passare all’azione penale, in quanto l’evasione non è un atto lieve ma può comportare serie conseguenze.

La denuncia-querela degli evasori seriali rappresenta una novità in ambito di trasporto pubblico, in quanto raramente praticata. Amt Genova ha però deciso di farlo perché ritiene necessario comunicare in maniera chiara ed esplicita agli evasori il proprio deciso impegno per contrastare una pratica eticamente scorretta e dannosa per l’azienda e per i cittadini. L’azienda è anche consapevole che le situazioni di evasione sono diverse e che quanti non pagano il biglietto possono essere mossi da condizioni, contesti e circostanze differenti; per questo motivo ha deciso di intervenire sugli evasori seriali palesemente ricorrenti e fraudolenti. A queste prime, seguiranno altre querele con le stesse motivazioni.

Perseguire l’evasione non è solo un dovere dell’azienda per la tutela dei ricavi e per il mantenimento in equilibrio dei propri conti, ma è soprattutto un obbligo etico e sociale, per rispetto nei confronti di quanti pagano regolarmente il servizio di trasporto pubblico. Le nostre analisi del fenomeno evasione ci hanno portato a rilevare che il mancato pagamento del biglietto è considerato da molti un “fatto lieve”, infatti, anche in presenza della multa e delle successive contestazioni e ingiunzioni, oltre la metà dei sanzionati non procede al pagamento. Da queste considerazioni la decisione di procedere con le denunce.

Newsletter EventiResta aggiornato su tutti gli eventi a Genova e dintorni, iscriviti gratis alla newsletter