Anelante è, secondo gli autori, "un participio presente che simboleggia il combattimento nel suo divenire, una brama senza possesso, uno spasmo degli occhi". Tornano nel cartellone del Teatro della Tosse Flavia Mastrella e Antonio Rezza, artisti che nel 2018 si sono aggiudicati alla Biennale di Venezia il Leone d’Oro alla carriera per il Teatro e dei quali non possiamo più fare a meno. L'appuntamento è nel weekend di sabato 22 e domenica 23 ottobre 2022 (Teatri di S. Agostino - Sala Trionfo).
Con una formula inedita corale (Antonio è accompagnato da altri 4 artisti) la creazione di Rezza Mastrella allude alla lotta quotidiana dell'uomo contemporaneo contro la società che lo muta in un'entità virtuale. Un linguaggio originalissimo che porta in scena corpi di strabordante vitalità, con la genialità, graffiante e surreale e l’ironia corrosiva tipici del lavoro di questi artisti.
“In uno spazio privo di volume, il muro piatto chiude alla vista la carne rituale che esplode e si ribella. Non c’è dialogo per chi si parla sotto. Un matematico scrive a voce alta, un lettore parla mentre legge e non capisce ciò che legge ma solo ciò che dice. Con la saggezza senile l’adolescente, completamente in contrasto col buon senso, sguazza nel recinto circondato dalle cospirazioni. Spia, senza essere visto, personaggi che in piena vita si lasciano trasportare dagli eventi, perdizione e delirio lungo il muro. Il silenzio della morte contro l’oratoria patologica, un contrasto tra rumori, graffi e parole risonanti. Il suono stravolge il rimasuglio di un concetto e lo depaupera. Spazio alla logorrea, dissenteria della bocca in avaria, scarico intestinale dalla parte meno congeniale”.
Ci si piega
Ci si piega troppo spesso con l’assurdo dietro, e si fanno i conti
dei traumi passati. Così l’essere inferiore cerca conforto
nell’impegno civile. E con la morte altrui ritorna l’amor proprio.
Tra balli, feste orientali, lutti premeditati ci si libera della
solidarietà, pratica aziendale che genera profitto. Anche la
cultura con gli occhiali piega il culo. Chi legge un libro è
costretto a stare zitto da chi scrive, chi legge compra il suo
silenzio, chi compra un libro fomenta e capovolge l’omertà. Ma con
la mamma biologica la partita è persa: pelle della sua pelle ma
fine della tua.
Antonio Rezza
Addio terza dimensione
Esplode il luogo comune, i viventi non si accorgono di essere
prigionieri di un monitor, vecchi e giovani, spossati dal desiderio
di emergere, ritrovano nel reinventarsi la spietatezza
dell’infanzia e la malvagità dell’adulto. L’ Anelante vive
confinato tra le muraglie, chiuso nel recinto, senza sporgersi,
pretende di conoscere il mondo, lo fa per non accorgersi della
vuotezza che gli riempie la vita. Disposto a tutto, per sostenere
la gerarchia di sempre usa i sistemi virtuali di cui si è
impadronito
Flavia Mastrella
di Flavia Mastrella, Antonio Rezza
con Antonio Rezza
e con Ivan Bellavista, Manolo Muoio, Chiara Perrini, Enzo di
Norscia
habitat: Flavia Mastrella
(mai) scritto da Antonio Rezza
assistente alla creazione: Massimo Camilli
luci: Mattia Vigo
luci e tecnica: Daria Grispino
organizzazione generale: Stefania Saltarelli
macchinista: Andrea Zanarini
sartoria: Sara Baldazzi
metalli: CISALL
produzione:
REZZAMASTRELLA
Fondazione TPE
TSI La Fabbrica dell’Attore Teatro Vascello
ufficio stampa: Chiara Crupi
comunicazione web: Silvia Vecchini.