Una storia italiana, spettacolo di Edouard Pénaud sugli anni di piombo

Chiostro di San Matteo Cerca sulla mappa
DA Giovedì15Settembre2022
A Venerdì16Settembre2022

Il programma del Festival in una notte d'estate di Lunaria prosegue, giovedì 15 e venerdì 16 settembre, con Una storia italiana, spettacolo di Edouard Pénaud sugli anni di piombo, ispirato a Gli scritti corsari di Pier Paolo Pasolini. Regia di Edouard Pénaud con Lorenzo Lefebvre Sara Lo Voi Edouard Pénaud Luca Nasciuti Sinossi

Lo spettacolo ci invita a ripercorrere gli anni di piombo, che tra la fine degli anni ‘60 e gli anni ‘80 del XX secolo hanno sconvolto l’intero paese, in cui si verificò un’estremizzazione della dialettica politica che produsse violenze di piazza, lotta armata e terrorismo. Con le parole di Mario Moretti, membro delle Brigate Rosse, la drammaturgia ripercorre la nascita, l’evoluzione, i sogni e le tragedie che colpirono diverse città come Milano, Torino, Genova, Roma… Ogni città segue il destino delle altre e ne crea uno proprio, poiché ogni città essendo diversa sul piano sociale, geografico e politico avrà una storia diversa dalle altre, con le sue problematiche, le risoluzioni, e le sconfitte. Cosa è successo a Milano nel 69? Che cosa stava succedendo alla Fiat di Torino nel 73? Quali furono le condizioni sociali che spinsero alcuni operai ad elaborare una lotta armata? Quali erano le dinamiche del capitalismo e dello stato che spinsero la necessità di ristrutturare la fabbrica e di reprimere il movimento? Come si arrivò alla tragedia di Aldo Moro e Guido Rossa? Tante domande che lo spettacolo ci invita a rivivere, per cercare di restituire a questa storia la possibilità di una critica e rimettere in gioco le problematiche che scossero la maggior parte della gioventù italiana. Accompagnato da archivi storici, la drammaturgia, tra documentazione.

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Perché il decennio degli anni 70 fu così ricco di avvenimenti politici, sociali e culturali? Che cosa si stava giocando in questo paese stretto tra due superpotenze? Una gioventù che dal 68 aveva preso a sognare delle nuove libertà, dove operai e studenti, che di storia comune non ne avevano, cominciano a pensare insieme, dove delle bombe cominciano a scoppiare facendo morti. Un contesto teso e non chiaro, dove delle forze politiche antagoniste agiscono per influenzare il paese. Tra fascisti e comunisti, una guerra fatta di guerriglia e stragi di stato, misteri e zone d’ombra ancora non chiariti.Mario Moretti è stato l’anima delle Brigate Rosse. Membro dell’Esecutivo e principale dirigente politico dell’organizzazione, ha partecipato a quasi tutte le azioni e in particolar modo al sequestro e all’omicidio di Aldo Moro. Arrestato il 4 aprile del 1981 e sottoposto al regime del carcere speciale, fu intervistato da due giornalisti nell’estate del 93. Il risultato di questa intervista, è un documento storico straordinario in cui Moretti ricostruisce il suo percorso politico, riflette sul senso della lotta armata e sui sogni di un’intera generazione. Ispirandosi del teatro Brechtiano, la ricerca sta tra la capacità didattica del teatro e la finzione scenica, tra testi e improvvisazioni, tra naturalismo e burlesque. Struttura aperta e chiusa, lo spettatore è costantemente sollecitato o come osservatore o partecipante attivo della storia, per cogliere il più possibile la coscienza collettiva che questa storia rinchiude.

Il Festival in una notte d’estate è realizzato con il sostegno di Regione Liguria, Comune di Genova e Camera di Commercio di Genova ed è patrocinato dalla Città Metropolitana di Genova. Si ringraziano lo sponsor Generali ed il partner tecnico Green City Light, Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura, Gallerie Nazionali di Palazzo Spinola, Teatro Nazionale di Genova, l’abate Don Carlo Parodi, la famiglia D’Oria e Armando Idà.

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