Immaginare Genova: museo diffuso di arte urbana, tra poster art e realtà aumentata

Genova, 29/09/2020.

Com’è fatta la città che vorresti? Da questa domanda prende forma nelle giovani generazioni la necessità di pensare e creare un futuro per Genova, assumendo un ruolo attivo nel nuovo sviluppo dello spazio urbano. Con il progetto Immaginare Genova nasce così, nel capoluogo ligure, un museo diffuso a cielo aperto con opere di poster art e realtà aumentata nelle strade di Cornigliano e Certosa a cura dell’hub creativo Base MilanoArci Genova, Bepart Associazione La Stanza, realizzato con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito del Bando CivICa, progetti di Cultura e Innovazione Civica.

L'inaugurazione si tiene sabato 3 ottobre con due tour guidati nei quartieri di Cornigliano e Certosa. Obiettivo dell’iniziativa è quello di attivare un processo di immaginazione collettiva - a partire dai più giovani - che possa contribuire a riattivare la costruzione di immagini di futuro per Genova. Il ritrovo per il tour di Cornigliano, con partenza alle ore 10, è alla stazione Ferroviaria di Genova Cornigliano; mentre per quello di Certosa (ore 15) ci si ritrova alla Stazione Brin.

La prima parte del progetto ha coinvolto alcuni gruppi di ragazzi provenienti dalle scuole medie e superiori dei quartieri Certosa e Cornigliano in laboratori di immaginazione urbana, per creare contenuti attraverso l’utilizzo di linguaggi contemporanei della produzione artistica quali il collage, il video, l’animazione e la realtà aumentata. Partendo dai propri bisogni e dalle proprie paure, i ragazzi hanno definito ed analizzato le necessità della propria città, immaginando un profilo della Genova dei desideri. L’arte diventa quindi processo di apprendimento, elaborazione emotiva, sviluppo di nuove competenze, strumento di partecipazione e trasformazione dello spazio pubblico. 

L’esito di questo percorso, volto ad accrescere nei ragazzi la consapevolezza sul ruolo delle azioni individuali nel raggiungimento di obiettivi di sviluppo locale e globale, è la creazione di un museo diffuso a cielo aperto che riflette sul futuro della città, dove sogni e realtà s’incontrano, producendo animazioni che interagiscono con le architetture e gli spazi. Composto da opere di sticker art e realtà aumentata, il museo ripercorre i punti cruciali dei due quartieri genovesi come l’Ex Mercato coperto di Cornigliano, il Parco Urbano Valletta Rio S. Pietro, i Giardini Melis, l’Info Point Cornigliano, la Stazione della Metropolitana di Brin e il Mercato Comunale di Certosa. Inquadrando con lo smartphone lo sticker attraverso attraverso l’app Bepart (disponibile gratuitamente su iOS e Android), l’opera si anima mettendo in scena un’azione civica sognatrice ma importante. Si tratta di un’occasione di riflessione collettiva intorno alla capacità di immaginare un futuro e il ruolo che ciascun cittadino può avere in questa inversione di tendenza. 

Genova riceve il testimone da Milano. Non è lontano il tempo in cui anche il capoluogo lombardo ha accolto la stessa sfida. Lo scorso luglio infatti, con Immaginare Piazza Tirana, 40 ragazze e ragazzi del Giambellino hanno trasformato il volto del quartiere della periferia sud-ovest della città creando un nuovo luogo di aggregazione e punto di partenza di future progettualità culturali. Il campo da basket di Piazza Tirana, colorata di street art, animazioni digitali e installazioni, è il frutto di un progetto partecipato che ora resta in eredità agli abitanti del quartiere e alla collettività. L’alleanza tra i cittadini e la comunità creativa ha generato una spinta propulsiva verso il ripensamento della città, che si è trasformata in una vera e propria azione di cittadinanza attiva. Partendo dall’esempio di Milano, Immaginare Genova scommette su una relazione virtuosa e generativa tra la comunità creativa milanese e gli operatori della città ligure, promuovendo un’alleanza per l’immaginazione.

Di A.S.

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