Crema, cosa vedere? Itinerario nella storica città lombarda, scrigno di bellezze architettoniche ed artistiche

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Cremona, 17/02/2023.

Nella bassa Pianura Padana, lungo la sponda destra del fiume Serio, sorge Crema. Oggi situata in provincia di Cremona, la città rappresenta una delle località più antiche del territorio lombardo, zona di dominazione longobarda e provincia veneziana per diversi anni nel Cinquecento. Proprio quest’ultima epoca storica rappresenta il periodo di massimo splendore della città, durante il quale furono erette molte delle bellezze architettoniche ed artistiche ammirabili ancora oggi nel centro storico cittadino.

Crema infatti rappresenta un vero e proprio gioiello artistico-culturale della Lombardia, ricco di tradizioni e storie da scoprire, comodamente visitabile anche in una sola giornata. L’itinerario ideale inizia da piazza Garibaldi, accessibile dall’ingresso monumentale della quattrocentesca Porta Serio, parte della cinta muraria che un tempo delimitava i confini cittadini (sebbene l’ingresso visibile attualmente corrisponde ad un rifacimento di inizio Ottocento). Una volta attraversata la la piazza è possibile recarsi verso via Mazzini, la strada dello shopping di Crema, il cui termine corrisponde con la storica piazza Duomo.

Centro nevralgico della città, piazza Duomo è circondata da diversi palazzi artistici e dominata dalla presenza della Cattedrale dedicata a Santa Maria della Mosa. La sua edificazione originale risale ad una datazione generica, tra il VI e l’XI secolo, ma la struttura visibile oggi corrisponde alla ricostruzione avvenuta tra il 1284 e il 1341. L’edificio è un tipico esempio di gotico lombardo in cotto e marmo bianco, con alcuni elementi propri dell’epoca romanica. Al suo interno sono ammirabili diverse opere artistiche locali e alcuni resti degli affreschi che anticamente decoravano le pareti della chiesa. Non si può non citare poi la presenza del Crocifisso ligneo, oggetto di venerazione da secoli per tutti i cremaschi, e l’altare a destra dell’abside, con la figura del patrono cittadino San Pantaleone.

Tornando ad osservare la piazza è possibile ammirare a nord la Torre Guelfa e il Palazzo Petrorio, residenza del Podestà durante il governo della Serenissima in epoca rinascimentale. Ad ovest invece sorge il Palazzo Comunale, tipico esempio di architettura rinascimentale del Cinquecento e costruito dai veneziani come sede governativa. Parte di quest’ultimo e dell’ingresso monumentale alla piazza di Porta Ombriano, c’è la torre civica, chiamata Torrazzo. La sua facciata, lato piazza, è decorata con lo stemma di Crema e la statua del patrono San Pantaleone. Sempre in piazza del Dumo è presente anche il Palazzo Vescovile, prima sede per ospitare notai e mercanti, successivamente donato al vescovo nel 1580 per l’istituzione della diocesi di Crema.  

Questi luoghi si animano ancor di più durante il celebre Gran Carnevale Cremasco, storica manifestazione cittadina che si ripete ogni anno le tre domeniche precedenti alla Quaresima: piazza Garibaldi, così come quella del Duomo e molte delle vie del centro storico, sono invase da gruppi in costume, sfilate di carri allegorici e mercatini con prodotti gastronomici della zona. Una vera e propria festa popolare coordinata da un apposito comitato e da moltissimi volontari, che organizzano al meglio l’allestimento dei carri e coinvolgono gruppi bandistici e folcloristici locali (tra questi ci sono coloro che si travestono dalla tipica maschera di Crema detta Al gaget col so uchet, ovvero il contadino con la sua oca: il costume rappresenta con il contadino le realtà campagnole della zona, mentre l’oca simboleggia l’economia alimentare). Il Gran Carnevale Cremasco si conclude poi in piazza Garibaldi tra canti, balli, fuochi d’artificio e il rogo di Re Carnevale

Tornando però all’itinerario di visita della città di Crema, una volta lasciata piazza Duomo e percorrendo via XX Settembre, si giunge alla chiesa settecentesca della Santissima Trinità. L’edificio presenta due facciate in stile rococò e al suo interno diversi dipinti di alcuni pittori locali. Proseguendo la visita poi ci si può dirigere verso piazza Giovanni XXIII, abbellita e chiusa dalla monumentale Porta Ombriano. Una volta superata anche quest’ultima, un’ottima idea può essere quella di raggiungere l’area di Campo di Marte: in questa zona sono ammirabili alcuni resti delle antiche mura cittadine e il vicino santuario seicentesco di Santa Maria delle Grazie. L’edificio è celebre per i suoi affreschi interni in stile barocco del pittore cremasco Gian Giacomo Barbelli, rappresentanti alcuni episodi della vita della Vergine.

Per completare poi l’itinerario tra le vie di Crema, può essere interessante fare una tappa in piazza Trento e Trieste, dove si trovano il Teatro San Domenico, all’interno di una ex chiesa domenicana del Quattrocento, e il cinquecentesco Palazzo Benzoni-Donati. Crema rappresenta dunque una meta ideale per realizzare una gita fuori porta nel weekend, un’occasione per viaggiare nella storia tra bellezze culturali e artistiche tutte da scoprire e, perché no, fare una sosta in uno dei tanti ristoranti che propongono i tradizionali tortelli cremaschi, ripieni di amaretti alle mandorle, formaggio duro, spezie, canditi ed uva passa.

Di Simone Caravano

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