Strada della Forra aperta dopo oltre 500 giorni: come arrivare all'ottava meraviglia del mondo

Brescia, 16/06/2022.

Lungo la sponda lombarda del Lago di Garda, in corrispondenza della località di Tremosine, si sviluppa la Strada della Forra. Un vero e proprio itinerario a picco sul lago, con tornanti e gallerie ricavate nelle pareti di roccia delle montagne circostanti e in quelle del torrente Brasa. La strada permette di ammirare tutte le bellezze del paesaggio roccioso della zona, le ricchezze paesaggistiche dei borghi circostanti e panorami sul lago davvero mozzafiato: Winston Churchill definì il percorso «l’ottava meraviglia del mondo» e da molti è ritenuta «la strada più bella del mondo». Non è un caso dunque che sia stata scelta come location per un inseguimento, nel film Quantum of Solace di James Bond.

Oltre alla sua bellezza naturalistica, la Strada della Forra è considerata da tutti un gioiellino di ingegneristica del Novecento. Tutto merito di Arturo Cozzaglio e delle sue soluzioni per passare attraverso la montagna e sul torrente Brasa, con gallerie scavate nel cuore della roccia e ponti lungo il corso d’acqua. Ciò permise, dal maggio del 1913, a tutti gli abitanti di Tremosine di avere finalmente un collegamento agevole con le località circostanti. Prima della costruzione della Strada della Forra, infatti, i residenti erano costretti a portare addosso il peso delle merci e dei prodotti locali, tra sentieri scomodi e tortuosi, per poi imbarcare il tutto su alcune barche e raggiungere via lago i paesi vicini.   

La strada, oggi denominata Strada Provinciale 38, ha una lunghezza totale di 6 chilometri e collega due borghi della località di Tremosine: Porto e Pieve di Tremosine. Per la precisione si parte dai 65 metri sopra il livello del lago di Porto di Tremosine, si sale verso il comune di Vesio e si giunge ai 423 metri d’altezza del borgo di Pieve. Qui, presso il piazzale della chiesa del paese o dalla cosiddetta Terrazza dei Brividi, è possibile godere di una vista panoramica sul Lago di Garda davvero suggestiva.

Per arrivare fino a questo punto ci sono diverse alternative, infatti la strada è percorribile con diversi mezzi di trasporto. La soluzione migliore è sicuramente quella che prevede l’uso della moto, per respirare l’aria del lago e ammirare al meglio le sue bellezze paesaggistiche. Tuttavia è bene sempre non esagerare in termini di velocità, vista la presenza di alcuni semafori prima delle gallerie e tornanti protetti solo da piccoli muretti in roccia. La strada è adatta anche per essere percorsa in macchina, seppur a velocità contenuta per via della strettezza di tornanti e gallerie. Se si realizza l’itinerario in automobile, all’ingresso della prima galleria, è ammirabile una statua di una madonnina sulla roccia, secondo la tradizione protettrice degli automobilisti di Tremosine.

Si può anche scegliere di percorrere la Strada della Forra in bicicletta, però, essendo consapevoli della durezza e della bassa sicurezza del percorso: si consiglia così di avventurarsi con le due ruote pedalando, solo se si ha una certa esperienza nel realizzare certi tipi di escursioni. Infine l’itinerario può essere fatto anche a piedi, seguendo sentieri circostanti e passeggiando solo sul finale nelle gallerie della strada. Per esempio una soluzione potrebbe essere quella del sentiero 301, un percorso ad anello che da Porto di Tremosine arriva a Pieve. Anche in questo caso si consiglia di realizzare l’escursione con una guida esperta, informandosi bene sui tratti di strada da percorrere. Soprattutto nei tratti finali, al buio nelle gallerie, è bene prestare attenzione e farsi condurre da chi conosce bene la strada.

In ogni caso, comunque, per immettersi all’inizio della Strada della Forra ci sono principalmente due possibilità. Se si proviene da nord la via si prende dalla Gardesana Occidentale (SS 45 bis), oltrepassando il comune di Limone sul Garda, mentre se si giunge da sud ci si immette prima di entrare a Limone.  

Un vero e proprio gioiello, dunque, per gli appassionati di moto e di escursioni, che dopo oltre 500 giorni di chiusura, il 26 maggio 2022 è stata nuovamente aperta a turisti e viaggiatori. L’intero itinerario infatti ha dovuto subire importanti lavori di manutenzione in seguito ad uno smottamento del 28 dicembre 2020 che aveva reso inagibile la strada. Grazie però ai lavori di messa in sicurezza, per un milione e settecento mila euro, sono state disboscate delle zone, tolti i materiali instabili da alcune pareti e montate con degli elicotteri delle nuove reti paramassi in acciaio. Inoltre è stato istituito il senso unico di marcia a salire dalle 10.00 alle 19.00 dall’intersezione con la Strada Gardesana al chilometro 0 alla località Forra al chilometro 3. I ristoranti lungo la strada invece sono raggiungibili 24 ore su 24 in entrambi i sensi di marcia. Aggiustamenti necessari per rendere ancora più sicura e all’avanguardia, uno tra gli itinerari più affascinati della Lombardia e del nostro paese.  

Di Simone Caravano

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