Festival del Cinema Africano d'Asia e America Latina 2024

Lav Diaz
Fondazione Prada Cerca sulla mappa
DA Venerdì03Maggio2024
A Domenica12Maggio2024

Dal 3 al 12 maggio 2024 si svolge a Milano la trentatreesima edizione del Festival del Cinema Africano d'Asia e America Latina: 10 giorni di proiezioni, 42 film di cui 20 prime italiane e 2 prime mondiali, una tavola rotonda, incontri con gli autori, eventi speciali sul cinema e le culture dei 3 continenti.

Il festival si svolge nei seguenti luoghi di Milano: Cinema Godard della Fondazione Prada (largo Isarco 2), Cineteca Milano Arlecchino (via San Pietro all'Orto 9), Cineteca Milano Mic (viale Fulvio Testi 121) Auditorium San Fedele (via Hoepli 3b).

Il programma prende il via venerdì 3 maggio con la cerimonia d’apertura presso il Cinema Godard della Fondazione Prada: a inaugurare il festival il regista Babak Jalali, presente in sala per la proiezione del film Fremont (Usa, 2023), scritto con Carolina Cavalli. Nel cast una giovane rifugiata afghana per la prima volta sullo schermo, Anaita Wali Zada, e una delle star attualmente più richieste a Hollywood, l’attore americano Jeremy Allen White

Quest’anno a presiedere la Giuria Internazionale del Festival del Cinema Africano d'Asia e America Latina è il pluripremiato regista filippino Lav Diaz (Pardo d'Oro 2014 con From What is Before e Leone d’Oro 2016 con The Woman Who Left- La donna che se ne è andataa cui viene dedicato un omaggio con la presentazione di alcuni film. Lo affiancano il regista iraniano Ali Asgari e la distributrice italiana Anastasia Plazzotta per assegnare il Premio Comune di Milano al Miglior film del Concorso Lungometraggi Finestre sul Mondo (8000 euro). Per il secondo anno, grazie alla collaborazione con il Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani, una Giuria composta da tre critici cinematografici attribuisce il Premio della Critica al Miglior Film del Concorso Extr’A (1000 euro); la stessa giuria attribuisce anche il Premio al Miglior Cortometraggio Africano (2000 euro). 

Il concorso lungometraggi Finestre sul Mondo propone un’accurata selezione di 9 film selezionati tra le ultime produzioni di fiction e documentari provenienti dai 3 continenti (tutti i film sono anteprime nazionali). Dalla Berlinale 2024 vengono presentati il vincitore dello Special Jury Prize del concorso Encounters Some Rain Must Fall, opera prima del cinese Qiu Yang; sempre da Encounters, Demba, l’opera seconda del regista senegalese Mamadou Dia (Swatch First Feature Award a Locarno 2019 con Le père de Nafi); dal concorso Generation dopo anni di silenzio finalmente un film di finzione dal Madagascar, Disco Afrika: une histoire malgache, opera prima di Luck Razanajaona.

Ben quattro film a regia femminile in concorso, di cui tre a rappresentare l’America Latina: dal Messico Sujo di Astrid Rondero e Fernanda Valadez, film vincitore del Grand Jury Prize al Sundance 2024; sempre dal Messico la sorprendente performance di una giovanissima attrice, Danae Ahuja Aparicio che interpreta una bambina alle prese con il lutto per la perdita del padre tra gioco, fantasia e mondo soprannaturale nell’opera seconda della regista Ángeles Cruz, Valentina o la serenidad; due attori straordinari Alfredo Castro (Tony Manero, Ti guardo) e Sergi Lopez (Una relazione privata, Il labirinto del fauno) nel film El viento que arrasa della regista argentina Paula Hernández. Da Cannes 2023 un altro film girato da una donna, l’opera prima della camerunese Rosine Mbakam, Mambar Pierrette. Pluripremiato nei festival, un film dal Kazakistan, Bauryna Salu, opera prima di Askhat Kuchinchirekov (conosciuto come attore di Tulpan) ispirata alla sua infanzia. Dall’India una insolita e divertente commedia che ironizza sul razzismo e la demonizzazione degli stranieri, Dilli Dark di Dibakar Das Roy.

Il concorso cortometraggi africani ospita i migliori brevi film (fiction e documentari) realizzati da registi provenienti da tutta l’Africa e dalla diaspora. La sezione ha l’obiettivo di promuovere i giovani registi africani ai loro primi passi nel cinema e di mostrare le nuove tendenze e le sperimentazioni del cinema africano. Tra i 10 cortometraggi selezionati vengono presentati in prima italiana tre corti di giovani registi inglesi afrodiscendenti: dal Festival di Locarno Pray del pluripremiato scrittore Caleb Azumah Nelson al suo debutto alla regia; dalla Berlinale Muna della regista Warda Mohamed sul senso di appartenenza alla propria cultura che una giovane di origine somala; la divertente commedia Festival of Slaps del regista Abdou Cissé. Sempre in anteprima italiana: dal Sudafrica una breve commedia satirica che ironizza sui sistemi di sicurezza dei quartieri residenziali di Durban in Love, Your Neighbour di Jethro Westraad, e dal Kenya Stero di Tevin Kimathi e Millan Tarus. Dall’Egitto un veterano del festival, Morad Mostafa con I Promise You Paradise (vincitore del Nikon Discovery Award a Cannes 2023). E ancora tre registe donne: dal Senegal Dusk di Awa Moctar Gueye, racconto tenero sulla questione di genere; dalla Francia La voix des autres di Fatima Kaci e dal Belgio Elen Sylla Grollimnud con il documentatio autobiografico Villa Madjo costruito con un abile mashup di varie tecniche di animazione, video e foto di famiglia.

Il concorso Extr'a è dedicato ai film di registi italiani (o stranieri residenti in Italia) con l’intento di raccontare un’Italia che si fa interprete della diversità culturale. Sono selezionati in questa sezione film girati nei tre continenti o film che hanno come soggetto le tematiche dell’Italia multiculturale. Tra i 13 film in concorso (tutti in prima milanese) due prime mondiali: Saudade di  Pietro Falcone e Non Piangere di Niccolò Corti; dal Rotterdam Iff un prima nazionale Song of All Ends di Giovanni C. Lorusso; dalle Giornate degli autori di Venezia, Casablanca, di Adriano Valerio (la proiezione è realizzata in collaborazione con Institut Français Milano); con Taxibol Tommaso Santambrogio torna a Cuba con Lav Diaz, il famoso regista filippino, in dialogo con un tassista cubano per discutere di politica, migrazione, condizioni sociali e amore; un’amicizia forte, l’amore condiviso per la musica di due adolescenti, nel delicato docu-fiction di Michele Pennetta, Lonely presentato ad Alice nella Città (la proiezione è realizzata in collaborazione con Consolato Svizzero Milano); la vincitrice del David di Donatello 2024, Margherita Giusti con l’animazione The Meatseller, prodotta da Luca Guadagnino, sulla storia vera di una ragazza nigeriana che vuole diventare una macellaia e intraprende un periglioso viaggio verso l’Italia.

La sezione Flash raccoglie invece i film/evento del festival: anteprime italiane o milanesi di rilievo che presentano le opere recenti di registi affermati, film acclamati dalla critica o premiati nei maggiori festival internazionali. Tra i titoli in programma: da Cannes 2023 la prima nazionale di Perdidos en la noche, l’ultimo film del regista messicano Amat Escalante che dipinge un quadro drammatico della società messicana, tra difesa dell’ambiente e lotta alla criminalità, attraverso la ricerca di giustizia del giovane figlio di un’attivista scomparsa. La cerimonia di premiazione del festival, sabato 11 maggio all’Auditorium San Fedele, si conclude con la proiezione di Until Tomorrow di Ali Asgari (membro della Giuria Ufficiale), alla presenza del regista. Il film, che è stato presentato a Panorama della Berlinale 2022, è il secondo lungometraggio del regista iraniano che prosegue il suo ritratto dei giovani del paese in lotta per il riconoscimento dei loro diritti. Ad Asgari le autorità iraniane hanno vietato di lasciare il paese dopo l’uscita a Cannes del suo terzo film Kafka a Teheran, in coregia con Alireza Khatami, ma recentemente gli è stato permesso di tornare a viaggiare. Closing film del festival, domenica 12 maggio, è Noir Casablanca (Les Meutes) del marocchino Kamal Lazraq. Vincitore del Premio della Giuria nella sezione Un Certain Regard di Cannes 2023 il film conduce in un tutto in una notte di un padre e figlio, piccoli criminali nel mondo brutale della periferia di Casablanca. 

La sezione più pop del festival E tutti ridono è dedicata alle commedie provenienti dai 3 continenti e presenta quest’anno dalla Cina, in collaborazione con l’Istituto Confucio dell’Università degli Studi di Milano e il Far East Film Festival l’anteprima della commedia cinese The Movie Emperor di Ning Hao. Una divertente parodia del mondo del cinema interpretata dalla star di Hong Kong, Andy Lau nel ruolo autoironico di un divo del cinema che, alla ricerca di un cambiamento di immagine, decide di calarsi nel ruolo umile di un allevatore di maiali.

In occasione della presenza del maestro filippino Lav Diaz in giuria, in collaborazione con la Fondazione Prada, al Festival del Cinema Africano d'Asia e America Latina 2024 vengono presentati tre film scelti tra i suoi maggiori successi. Lav Diaz è un regista, sceneggiatore, produttore, e attore filippino nato nel 1958: considerato uno dei registi più originali del panorama cinematografico contemporaneo, ha raccontato nella sua filmografia con crudezza e profondo lirismo i capitoli più bui della storia del suo paese. Dal 1998 ha diretto diciotto lungometraggi e ottenuto diversi riconoscimenti internazionali. Al Cinema Godard della Fondazione Prada è possibile rivedere: Norte, the End of History, selezionato nella sezione Un Certain Regard del Festival di Cannes del 2013, che si ispira al capolavoro letterario di Dostoevskij, Delitto e castigo, per indagare l’origine del male nella provincia di Ilocos Norteche ha dato i natali al dittatore militare Ferdinand Marcos; From What is Before con cui Lav Diaz ha vinto il Pardo d’Oro a Locarno nel 2014; e il film vincitore del Leone d’oro  alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2016, The Woman Who Left (La donna che se ne è andata), che racconta la parabola dolorosa di una donna innocente, mossa da ideali di solidarietà e compassione che si trova a dover fare i conti con un inaspettato desiderio di vendetta.

Sabato 11 maggio al Cinema Godard della Fondazione Prada, alle ore 16.00, Lav Diaz è protagonista di una masterclass moderata da Paolo Bertolin, membro del comitato di selezione della Mostra del Cinema di Venezia. L’evento è gratuito su prenotazione.

Martedì 7 maggio la Cineteca Arlecchino presenta la settima eizione di Africa Talks, appuntamento annuale che l’Associazione Coe organizza nell’ambito del Festival del Cinema Africano d'Asia e America Latina in collaborazione con la Fondazione Edu:.il format prevede una tavola rotonda seguita da un film a tema per approfondire gli aspetti più contemporanei e promettenti di un continente in trasformazione. Quest’anno Africa Talks è dedicato per la seconda volta all’industria culturale e creativa in Africa con un focus sulle arti visive. Nella tavola rotonda, dal titolo Visual Africa: Creatività, Prospettive e Cambiamenti nelle Arti Visive, attraverso il confronto tra ospiti internazionali, viene approfondito il dibattito intorno al settore creativo visuale, dalla fotografia alla grafica, analizzando le nuove tendenze e la contaminazione con altri settori e mercati, il digitale come strumento di comunicazione e divulgazione, la libertà di espressione e i percorsi educativi e di carriera.

Quattro ospiti dal continente e dalla diaspora si alternano per illustrare l’evoluzione della spinta creativa del continente e alcune forme espressive delle arti visive dell’Africa contemporanea. Marie Gomis-Trezise, di origine senegalese, vive e lavora a Bruxelles dove ha inaugurato una galleria di arte fotografica ed è direttrice creativa di Nataal, periodico internazionale che mette in luce la moda, l’arte musicale e la cultura africana contemporanea; Osaru Obaseki artista visiva multidisciplinare nigeriana i cui lavori ruotano intorno ai temi dell’identità culturale e delle dinamiche sociali; O'Plérou Grebet giovane artista, grafico e illustratore ivoriano, noto per aver progettato più di 365 emoji; Michael Yoanes, giovane fotografo di origine eritrea, cresciuto in Italia, a Milano si occupa principalmente di ritratto, moda e fotografia sociale. Modera Maria Pia Bernardoni, curatrice di eventi culturali e responsabile dei progetti internazionali di African Artists. A seguire rinfresco e la proiezione del film in anteprima italiana Over the Bridge di Tolu Ajayi (Nigeria, 2023) che racconta la crisi di un uomo dinnanzi alle pressioni di una società sempre più corrotta e spietata nel quartiere degli affari della Lagos moderna. Nel cast le star nigeriane Ozzy Agu e Segilola Ogidan.

Per le proiezioni del Festival del Cinema Africano d'Asia e America Latina 2024 è possibile accedere in sala in due modalità: con un biglietto singolo (6 o 8 euro), acquistabile online o presso le sale del festival in occasione delle proiezioni, oppure con 3 tipologie di abbonamento disponibili e pre-acquistabili online o all’Info Point del festival (c/o bar Girevole, galleria Hoepli) da venerdì 3 maggio. 

Per ulteriori informazioni e aggiornamenti consultare il sito del Festival del Cinema Africano d'Asia e America Latina.

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