Aviazione: è boom di richieste per le scuole di volo

Magazine, 20/04/2021.

Nonostante la crescita rallentata dovuta all’epidemia di Covid 19, arrivano buone notizie anche per il settore dell’aviazione, in particolare per quello che riguarda la formazione. Anche in questo periodo, infatti, le scuole di volo stanno registrando numeri importanti, con i corsi regolarmente frequentati da tantissimi aspiranti piloti.

Queste realtà formative rappresentano una tappa determinante e imprescindibile per chiunque aspiri a intraprendere una carriera professionale nel settore. Pilotare un aereo, infatti, è il sogno di molti, ma occorre sviluppare inclinazioni e competenze specifiche.

Buone capacità organizzative, una mente lucida e la massima attenzione per i particolari sono solo alcune delle capacità che una scuola di volo permette di acquisire o migliorare durante la frequentazione degli appositi corsi.

I prerequisiti per iscriversi a una scuola di volo e i corsi a disposizione

Innanzitutto occorre ricordare che le migliori scuole di volo, oltre a fornire materiale di approfondimento sui portali dedicati, in molti casi organizzano anche open-day per consentire agli aspiranti piloti di conoscere meglio l'offerta formativa e il tipo di ambiente in cui si sarà immersi.

Gli aspiranti piloti solitamente hanno già avuto una precedente formazione in ambito tecnico-scientifico e ciò significa partire già da una base piuttosto solida in quanto la parte teorica, nel campo dell'aviazione, porterà nozioni di fisica indispensabili per far comprendere appieno le dinamiche del volo.

A seconda della scuola e del tipo di percorso prescelto, poi, si potrà scegliere tra un approccio che riassuma in modo più veloce la teoria passando rapidamente alla pratica (metodo integrato), oppure che dedichi anche oltre 700 ore alle lezioni teoriche in modo da fissare meglio i concetti più importanti prima della fase operativa nel simulatore o persino sul velivolo vero e proprio (metodo modulare).

Scuola di volo: dalle conoscenze meteorologiche alla simulazione

Di sicuro, per diventare piloti non sarà sufficiente seguire delle lezioni nelle quali si impara come funziona la strumentazione, ma occorrerà avere una panoramica della situazione grazie a conoscenze riguardanti le condizioni meteorologiche, la direzione dei venti, il bilanciamento, in modo da adeguare determinate manovre al momento adatto.

A ciò si deve integrare la conoscenza perfetta delle procedure, che invece sono standard perché garantiscono una comunicazione univoca tra colleghi ma anche tra pilota e torre di controllo. Sapere come comportarsi nelle diverse fasi di check-list, partenza, volo e atterraggio diventerà determinante per avviarsi alla pratica in modo consapevole.

Le scuole di volo utilizzano dei simulatori che ricreano perfettamente le condizioni di un volo reale. Ciò non solo consente di mettere finalmente in atto tutta la teoria imparata, ma anche di entrare nel vivo di quelle che, fino a quel momento, erano solo informazioni tecniche da memorizzare.

L'istruttore avrà cura di osservare sempre con grande attenzione l'aspirante pilota, non solo per cogliere eventuali errori per i quali suggerire un ripasso della teoria, ma soprattutto per mettere alla prova le sue capacità di rimanere lucido ed efficiente in situazioni di eventuale emergenza. Si tratta di un passaggio molto importante, perché alla fine del percorso il nuovo pilota avrà, direttamente dall'Aeronautica Militare, un certificato d'idoneità a confermare le sue capacità a 360°.

L'istruttore di volo, che nelle migliori scuole ha esperienza pluriennale e ha anche la capacità di trasmettere in maniera ottimale le nozioni agli studenti, avrà proprio il delicato compito di saper riconoscere eventuali fragilità così come la proattività necessaria per affrontare ogni evento.

Al termine del corso, quindi, si saranno acquisite tutte le competenze necessarie per entrare nel mondo dell'aviazione, sia in ambito pubblico, per i voli di linea, sia nel privato, con le differenze formative che caratterizzano questi due tipi di carriera.

Si possono fare concorsi e presentare curriculum, soprattutto se la scuola che è stata frequentata rappresenta gli elevati standard qualitativi e di aggiornamento indispensabili sia in Italia che all'estero.

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