Sanremo 2021, Noemi con Glicine: testo e pagella

Magazine, 05/03/2021.

La rossa Noemi [Veronica Scopelliti], forte di sei album e cinque Sanremo, si presenta in grande spolvero con un brano, Glicine (in cui c’è anche la mano dell’infaticabile Dardust), che vuole marcare una svolta nel suo percorso musicale (non senza influssi underground). È una ballata di un amore finito, ma anche di una rinascita: “ricordo ancora quella sera guardavamo le / le code [?] delle navi dalla spiaggia sparire / vedi che sono qui che tremo / parla parla parla parla con me [Almodovar?] / ma forse ho dato tutto per scontato e / e mi ripeto che scema a non saper fingere [discorso endofasico, a sé stessa] / dentro ti amo e fuori tremo [semiallitterazione] / come glicine di notte”. Italiano medio con qualche pretesa parapoetica. La bella voce di Noemi farà il resto. Neffa [Giovanni Pellino] la affiancherà sul palco in duetto per reinterpretare la sua Prima di andare via (2003). Rinata. Voto: 7.

Qui sopra potete leggere la valutazione linguistica sui testi delle canzoni in gara a Sanremo 2021 di Lorenzo Coveri, professore di linguistica italiana all'Università di Genova e Accademico della Crusca, che si è occupato a più riprese del Festival. Ricordiamo che la valutazione riguarda esclusivamente la parte linguistica e non l'interpretazione, la musica o l'arrangiamento che potranno essere valutati solo con l'avvio del Festival.

Mi dici che
Che non funziona più
Siamo soli adesso noi
Sopra a un pianeta blu

E quando arriva sera
Invadi la mia sfera
Non è la primavera
Che non sento da un po’

Non sento da un po’
I brividi sulla mia pelle,
Il tuo nome fra le stelle

Sembra ieri,
Sembra ieri che la sera
Ci stringeva quando tu stringevi me

Ricordo ancora quella sera guardavamo le
Le code delle navi dalla spiaggia sparire
Vedi che son qui che tremo
Parla parla parla parla con me
Ma forse ho solo dato tutto per scontato e
E mi ripeto che scema a non saper fingere
Dentro ti amo e fuori tremo
Come glicine di notte

Scommetto che
Ora non prendi più
L’abitudine di far
Sempre come vuoi tu

E quando arriva sera
Mi manca l’atmosfera
Non è la primavera
Sembra ieri, sembra ieri che la sera
Ci stringeva quando tu stringevi me

2020-03-10

Ricordo ancora quella sera guardavamo le
Le code delle navi dalla spiaggia sparire
Vedi che son qui che tremo
Parla parla parla parla con me
Ma forse ho solo dato tutto per scontato e
E mi ripeto che scema a non saper fingere
Dentro ti amo e fuori tremo
Come glicine di notte

Dietro di noi vedo giorni spesi su treni infiniti
Forse è solo che mi manca parte
Di un passato lontano come Marte
Tu cosa dirai vedendomi arrivare
Quando ti raggiungerò
Ricordo ancora quella sera guardavamo le
Le code delle navi dalla spiaggia sparire
Vedi che son qui che tremo
Parla parla parla parla con me
Ma forse ho solo dato tutto per scontato e
E mi ripeto che scema a non saper fingere
Dentro ti amo e fuori tremo
Come glicine di notte

Ora che
Non posso più tornare
A quando ero bambina
Ed ero salva da ogni male
E da te, da te, da te

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